Meta e DeepSeek rivoluzionano il settore tecnologico con due grandi annunci

Meta annuncia Project Waterworth, un cavo sottomarino in fibra ottica di 50.000 km per connettere cinque continenti, mentre DeepSeek punta a sviluppare chip AI proprietari per sfidare le restrizioni sui semiconduttori in Cina.

Meta e DeepSeek rivoluzionano il settore tecnologico con due grandi annunci

Meta e DeepSeek hanno recentemente presentato due progetti innovativi che potrebbero avere un impatto significativo nel settore tecnologico globale. Meta ha svelato il suo ambizioso “Project Waterworth”, un cavo sottomarino in fibra ottica lungo 50.000 km, mentre DeepSeek ha annunciato l’intenzione di produrre chip per l’intelligenza artificiale in modo autonomo. Entrambe le iniziative puntano a rafforzare l’infrastruttura tecnologica mondiale, affrontando le sfide della connettività e della potenza di calcolo per l’IA.

Meta rivoluziona la connettività con il Project Waterworth

Meta ha ufficializzatoProject Waterworth“, un’infrastruttura di rete sottomarina che collegherà cinque continenti grazie a un cavo di 50.000 km, il più lungo al mondo tra quelli a 24 coppie di fibre. L’iniziativa mira a potenziare la connettività globale, supportando applicazioni emergenti come l’intelligenza artificiale, le esperienze di realtà aumentata e le transazioni digitali.

Il cavo attraverserà Stati Uniti, Brasile, India e Sudafrica, con una tecnologia innovativa che permetterà di posizionarlo fino a 7.000 metri di profondità, riducendo il rischio di danneggiamenti accidentali. Meta ha evidenziato come l’infrastruttura contribuirà a garantire una trasmissione dati più veloce e affidabile, aspetto cruciale per le sue piattaforme social e per lo sviluppo di servizi digitali avanzati. L’investimento in questa infrastruttura non è casuale: Meta gestisce circa il 10% del traffico internet fisso globale e il 22% di quello mobile. Tuttavia, il progetto è stato approvato nel comunicato congiunto tra Stati Uniti e India senza il coinvolgimento finanziario di quest’ultima.

DeepSeek sfida i colossi dei semiconduttori

Parallelamente, l’azienda cinese DeepSeek ha annunciato l’intenzione di produrre chip proprietari per l’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai fornitori internazionali e contrastare le restrizioni sulle tecnologie avanzate imposte alla Cina. DeepSeek ha già avviato un’importante campagna di reclutamento di esperti nel settore dei semiconduttori per avviare lo sviluppo di chip IA proprietari. Tuttavia, la sfida è complessa: le restrizioni internazionali impediscono alle aziende cinesi di accedere alle più avanzate tecnologie di produzione dei chip. Al momento, l’unica alternativa disponibile è rappresentata da produttori locali come SMIC, che però si trova ancora indietro rispetto ai colossi occidentali.

Nonostante queste difficoltà, DeepSeek possiede un’importante base hardware, con circa 10.000 GPU NVIDIA H800 e altrettante H100, per un valore complessivo stimato in un miliardo di dollari. L’azienda utilizza anche i chip Ascend di Huawei per ottimizzare le operazioni di inferenza. Se riuscirà nel suo intento, DeepSeek potrebbe contribuire a diversificare il mercato dei semiconduttori IA, oggi dominato da un numero ristretto di aziende statunitensi. Resta da vedere se l’azienda sarà in grado di colmare il divario tecnologico con i competitor occidentali.

 

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