Meta si prepara a una mossa strategica che potrebbe cambiare radicalmente il mercato dei dispositivi indossabili: l’azienda guidata da Mark Zuckerberg lancerà il prossimo mese i suoi primi occhiali intelligenti dotati di display, conosciuti internamente con il nome in codice Hypernova.
La notizia, riportata da Mark Gurman di Bloomberg, segna un passo importante verso il futuro della realtà aumentata, avvicinando sempre più gli utenti a una tecnologia che fino a poco tempo fa sembrava ancora lontana. La novità più interessante riguarda il prezzo. In fase di sviluppo, infatti, Meta prevedeva di fissare il costo degli occhiali a una cifra compresa tra i 1.000 e i 1.400 dollari, posizionandoli quindi in diretta concorrenza con smartphone top di gamma come gli iPhone più recenti. Tuttavia, grazie a una revisione della strategia e all’accettazione di margini di guadagno più bassi, il prezzo di lancio sarà sensibilmente inferiore: circa 800 dollari. Una scelta che potrebbe rendere il prodotto più accessibile e stimolare una domanda iniziale maggiore, aspetto fondamentale per una tecnologia ancora agli esordi.
Gli Hypernova non vanno confusi con i più noti occhiali Ray-Ban prodotti in collaborazione con Meta, venduti tra i 200 e i 400 dollari ma privi di display, né con i nuovi modelli Oakley con funzionalità smart disponibili fino a 500 dollari. Questi occhiali rappresentano un’evoluzione significativa: integreranno infatti un piccolo schermo posizionato sull’obiettivo destro, in grado di mostrare notifiche, mini-app e informazioni contestuali senza dover estrarre lo smartphone.
Un’altra innovazione di rilievo è il sistema di controllo. Secondo le anticipazioni, gli occhiali potranno essere gestiti tramite un accessorio da polso neurale, già testato da Meta sui prototipi Orion AR. Questa tecnologia, basata su segnali muscolari, consentirà di interagire con il dispositivo in modo naturale e discreto, aprendo la strada a nuove modalità di utilizzo nella vita quotidiana.
Il prezzo di 800 dollari si riferisce però alla versione base. Come accade con molti altri dispositivi tech, il costo finale potrà aumentare a seconda delle personalizzazioni scelte dall’utente, come varianti di stile o lenti graduate. Nonostante ciò, la cifra rimane ben al di sotto delle aspettative iniziali e potrebbe rivelarsi un fattore decisivo per conquistare il mercato. La scelta di Meta di ridurre i margini di profitto in favore di una diffusione più rapida del prodotto non è casuale. L’azienda, che punta sempre di più sul metaverso e sulla realtà aumentata, sa che per costruire un ecosistema sostenibile è necessario che il pubblico inizi a familiarizzare con queste tecnologie.
Rendere gli occhiali accessibili significa quindi gettare le basi per un’adozione su larga scala nei prossimi anni. In conclusione, gli Hypernova di Meta rappresentano molto più di un semplice gadget tecnologico: sono il preludio a una nuova era in cui la realtà aumentata potrà diventare parte integrante della nostra quotidianità. Se l’azienda riuscirà a mantenere le promesse, questi occhiali potrebbero segnare l’inizio della transizione dal concetto di metaverso a un utilizzo concreto e diffuso della tecnologia AR, con un prezzo che finalmente non spaventa più il consumatore medio.