Meta chiude un 2024 da record ma affronta sfide legali in Europa

Meta ha concluso il 2024 con un incremento significativo dei ricavi e progressi in AI e metaverso, ma deve affrontare anche una multa antitrust da parte dell'Unione Europea.

Meta chiude un 2024 da record ma affronta sfide legali in Europa

Meta ha concluso il 2024 con risultati straordinari, dimostrando ancora una volta la sua capacità di innovare e crescere in un panorama tecnologico in continua evoluzione. La compagnia, che comprende piattaforme come Facebook, Instagram, WhatsApp e Oculus, ha registrato numeri record, con un aumento significativo dei ricavi e un notevole progresso nell’adozione di intelligenza artificiale e metaverso. Tuttavia, non tutto è andato liscio: Meta si trova a fronteggiare anche sfide legali, tra cui una significativa multa antitrust dell’Unione Europea. Vediamo più da vicino come l’azienda sta affrontando questo periodo di espansione, tra successi e contenziosi.

Meta chiude un 2024 da record e punta sull’innovazione

Meta ha chiuso il 2024 con risultati eccezionali, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama tecnologico mondiale. I risultati finanziari per l’ultimo trimestre dell’anno e per l’intero periodo fiscale dimostrano non solo la solidità della compagnia, ma anche la sua continua evoluzione, con l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e i social media come principali driver di crescita. Nel quarto trimestre del 2024, Meta ha registrato un impressionante aumento del 21% dei ricavi, arrivando a 48,39 miliardi di dollari, rispetto ai 41,11 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento è stato accompagnato da una crescita del margine operativo, che ha toccato il 48%, e da un reddito netto di 20,84 miliardi di dollari, con un aumento del 49% rispetto all’anno precedente. Il numero degli utenti attivi mensili nelle sue piattaforme social, che include Facebook, Instagram e WhatsApp, ha visto un ulteriore rialzo, con un incremento del 5% rispetto al 2023, toccando i 3,35 miliardi di utenti giornalieri. Una crescita che testimonia la continua espansione dell’ecosistema Meta e il suo impegno a mantenere l’appeal delle sue piattaforme.

L’anno fiscale 2024 ha visto Meta accumulare ricavi per 164,50 miliardi di dollari, un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. Questo successo è stato spinto in particolare dal segmento pubblicitario, che ha registrato entrate per 160,63 miliardi di dollari, un aumento del 11% rispetto al 2023. Meta ha anche confermato che i ricavi da Reality Labs, la divisione focalizzata sulla realtà virtuale e aumentata, hanno toccato i 2,15 miliardi di dollari. Questo segmento, pur essendo ancora in fase di sviluppo, si sta mostrando come un aspetto sempre più centrale per la compagnia di Zuckerberg. Il successo di Meta non si limita solo ai numeri. Il CEO Mark Zuckerberg ha ribadito l’importanza dell’intelligenza artificiale per il futuro dell’azienda. A tal proposito, Meta ha annunciato che nel 2025 investirà ben 65 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, con l’intento di consolidare la sua posizione di leader nell’innovazione tecnologica. Questi investimenti si concentreranno principalmente su IA generativa, infrastrutture digitali e soluzioni per migliorare la sicurezza online. A supporto di questa visione, Meta ha rafforzato il suo team con l’assunzione di nuove figure professionali, salendo a 74.067 dipendenti, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.

Meta sfida una multa antitrust dell’UE da 841 milioni di dollari

Nel frattempo, Meta ha anche affrontato sfide legali in Europa. La Commissione Europea ha emesso una multa record di 841 milioni di dollari per presunti abusi di posizione dominante nel mercato degli annunci online. La multa è stata imposta in relazione all’integrazione di Facebook Marketplace nella piattaforma di social media, una mossa che, secondo l’UE, ha dato a Meta un vantaggio sleale rispetto ad altri servizi di annunci online. Meta ha prontamente annunciato di voler appellarsi contro questa decisione, ritenendo che l’azione della Commissione Europea costituisca un’ulteriore pressione sulle aziende tecnologiche americane. Zuckerberg ha da tempo criticato le normative europee, accusandole di limitare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico.

In una recente intervista, ha dichiarato di voler lavorare più strettamente con il governo degli Stati Uniti, e in particolare con il neo presidente Donald Trump, per proteggere le aziende tecnologiche americane da quello che considera un trattamento ingiusto da parte delle autorità europee. L’azienda ha definito la multa come un tentativo di penalizzare l’innovazione e la competitività delle compagnie tecnologiche, accusando l’Europa di adottare politiche che impediscono la crescita delle imprese statunitensi. Se l’appello di Meta dovesse rivelarsi vincente, potrebbe segnare un precedente importante nella relazione tra le grandi aziende tecnologiche e la regolamentazione europea.

 

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