Dopo una lunga attesa, posto che si vociferava del suo esordio sin dalla fine del 2021, è stata alfine presentata da Panasonic la nuova fotocamera mirrorless Lumix GH6, decisamente adatta per i videomaker, ma non solo.
La nuova Panasonic Lumix GH6, in arrivo nel Bel Paese da Marzo partendo da 2.199 euro, ha un corpo in lega di magnesio, pressofuso davanti e dietro, con gommatura per migliorarne l’impugnatura: capace di resistere a polvere e spruzzi, e di operare sino a -10°, la nuova micro quarto-terzi nipponica frontalmente ha un tasto rosso di registrazione in basso a destra per quando ci si autoriprende e, ovviamente, il nuovo sensore (migliorato nella gamma dinamica, nella velocità di lettura, nella riduzione del rolling shutter, con 800 di ISO nativo) Live MOS da 25.2 megapixel, privo di filtro passa basso e di Dual ISO, capace di scattare anche foto da 100 megapixel, unendone 8 realizzate in sequenza.
In alto, l’avvicinamento della ghiera di selezione delle modalità (ora 4 con una personalizzata) al tasto REC rosso ha permesso di aggiungere anche un selettore per i canali audio (4, nel caso la registrazione sia supportata da un adattatore esterno): sul retro, campeggia il touchscreeen in formato 3:2 da 3 pollici risoluto in 1.84 megapixel, completamente orientabile, e il mirino LVF basato su un OLED da 3.68 megapixel con ingrandimento a 0.76x. In basso si accede via sportellino alla batteria da 2.200 mAh mentre, a destra, vi sono i due slot per le memorie (rispettivamente di tipo SD UHS II V90 e CFexpress), e a sinistra spiccano l’ingresso per il microfono, l’uscita da 3.5 mm per le cuffie, una normale HDMI (per l’output in 4K 4:2:2 10 bit 60p e presto a 100p), e una USB 3.2 Type-C per carica e registrare direttamente su un SSD esterno.
Provvista di autofocus a contrasto, la nuova fotocamera Panasonic Lumix GH6 unisce la stabilizzazione meccanica ottenibile da alcuni obiettivi compatibili a quella IBIS a 5 assi: l’interno cela il nuovo processore Venus Engine che sfrutta la raddoppiata potenza per la funzione Intelligent Detail Processing (miglioramento dinamico della nitidezza via AI), per il denoiser in 2 e 3D, per il Dual 3D (controllo del colore), ma anche per consentire un’ampia possibilità di registrazioni video, che vanno dal 5.7K 30p in ProRes 422 e ProRes 422 HQ al Full HD 300p (variabile frame rate) a 10-bit in 4:2:2. Il tutto senza preoccuparsi del riscaldamento grazie alla presenza di una ventolina interna.
Sempre tra le specifiche, la Panasonic Lumix GH6 annovera le connettività Bluetooth 5.0 e Wi-Fi dual band: in merito alle funzioni, invece, un bell’assist ai videomaker è offerto da Anamorphic Desqueeze Display, Waveform Monitor, Frame Marker, Luminance Spot Meter, Tally (anteriore e posteriore), e Red REC Frame Indicator. Con il Dynamic Range Boost si otterranno in tempo reale immagini HDR dopo aver scattato varie foto a singola esposizione, laddove il Safety Zone Marker mostrerà una guida per una certa porzione (95/90/80%) dell’area di ripresa. Ovviamente, sarà possibile usare la fotocamera come webcam per il computer (via Type-C e LUMIX Tether) e in tandem con lo smartphone (via LUMIX Sync) usabile per trasferire i contenuti e come otturatore remoto.