LPDDR6 rivoluziona la RAM a bassa potenza: velocità record, consumi ridotti e sicurezza avanzata

Il nuovo standard LPDDR6 promette prestazioni fino a 14.400 MT/s, un significativo risparmio energetico e innovazioni nella protezione dei dati, aprendo la strada a smartphone e notebook più veloci, efficienti e affidabili entro il 2026.

LPDDR6 rivoluziona la RAM a bassa potenza: velocità record, consumi ridotti e sicurezza avanzata

Il recente annuncio ufficiale dello standard LPDDR6 segna un passo importante nel mondo della memoria RAM a bassa potenza, rivoluzionando l’efficienza e le prestazioni dei dispositivi portatili come smartphone, tablet e notebook.

Presentato formalmente il 9 luglio 2025 dal Joint Electron Device Engineering Council (JEDEC), questo nuovo standard promette miglioramenti sostanziali rispetto al suo predecessore LPDDR5X, su cui si basa gran parte della tecnologia attuale nei dispositivi mobili. LPDDR6 introduce diverse innovazioni tecniche che impattano direttamente su tre aspetti fondamentali: velocità, consumi energetici e sicurezza.

Il primo elemento di rilievo riguarda la capacità di trasferire dati, che raggiunge ora una velocità massima di 14.400 MT/s (mega trasferimenti al secondo). Questo risultato è reso possibile da una nuova architettura a quattro sottocanali di comunicazione da 24 bit ciascuno, in contrasto con la suddivisione in due canali da 32 bit usata nelle memorie DDR5 tradizionali. Tale configurazione consente un flusso dati più ampio e simultaneo, riducendo anche la latenza, ovvero il tempo necessario per il trasferimento delle informazioni.

Dal punto di vista energetico, LPDDR6 implementa strategie di ottimizzazione avanzate per diminuire il consumo, un tema cruciale per dispositivi che puntano all’autonomia prolungata. Il nuovo standard opera a tensioni più basse rispetto al passato e permette di adattare in modo intelligente la potenza utilizzata, utilizzando solo i sottocanali necessari per le operazioni in corso e aggiornando selettivamente le aree di memoria. Ciò si traduce in un significativo risparmio energetico senza compromettere la velocità o la reattività.

Sul fronte della sicurezza e dell’affidabilità, LPDDR6 incorpora meccanismi avanzati di correzione degli errori (ECC), fondamentali per mantenere l’integrità dei dati in ambienti sempre più complessi e soggetti a interferenze. Viene inoltre introdotta una modalità operativa chiamata “Carve-out Meta mode” che riserva porzioni specifiche della memoria per funzioni critiche, rafforzando la stabilità e la protezione dei dati più importanti.

Tra i principali protagonisti coinvolti nello sviluppo e nell’adozione precoce di questo nuovo standard figurano Samsung e SK Hynix, giganti della produzione di memorie, ma anche Qualcomm e MediaTek, leader nei chipset per dispositivi mobili, che hanno confermato l’intenzione di integrare LPDDR6 nelle loro future piattaforme. Questo fa pensare che i primi dispositivi dotati di RAM LPDDR6, tra cui smartphone di fascia alta e notebook ultraleggeri, potrebbero arrivare sul mercato già nel corso del 2026.

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