Le nuove sfide di Apple: da dazi e privacy a innovazioni nei dispositivi

Apple è al centro di diverse novità e sfide, tra cui l'aumento dei dazi sui suoi prodotti, la rimozione della crittografia avanzata su iCloud nel Regno Unito, e un'importante causa legale in Francia. Al contempo, l'introduzione di Apple Intelligence segna un progresso nell'intelligenza artificiale, mentre nuovi modelli di iPhone e MacBook stuzzicano l'interesse degli utenti.

Le nuove sfide di Apple: da dazi e privacy a innovazioni nei dispositivi

Apple sta affrontando diverse sfide e novità che potrebbero influenzare le sue strategie aziendali nei prossimi mesi. Tra le questioni in corso, spiccano l’impatto dei nuovi dazi statunitensi, che potrebbero portare a un aumento dei prezzi degli iPhone, e decisioni critiche in ambito sicurezza e privacy. In particolare, la rimozione della crittografia avanzata su iCloud nel Regno Unito ha sollevato preoccupazioni riguardo alla protezione dei dati degli utenti. Inoltre, l’azienda è coinvolta in una causa legale in Francia, accusata di raccogliere illegalmente dati tramite Siri. Nel frattempo, Apple ha fatto un significativo passo avanti nell’intelligenza artificiale con l’introduzione di Apple Intelligence, disponibile anche in italiano in iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS 15.4. Tra le altre novità, i nuovi modelli di iPhone e MacBook, tra cui l’iPhone 16e e il MacBook Air M4, continuano a suscitare grande attenzione con specifiche tecniche sempre più evolute.

Apple e il possibile rincaro degli iPhone: le conseguenze dei dazi

L’inasprimento delle politiche commerciali statunitensi potrebbe avere un impatto diretto sui prezzi degli iPhone negli Stati Uniti. Secondo recenti analisi, l’amministrazione Trump ha annunciato nuovi dazi sulle importazioni da paesi come Cina e India, principali hub produttivi per Apple. Il risultato potrebbe tradursi in un aumento dei prezzi fino al 9%, mettendo l’azienda di fronte a una scelta difficile: assorbire i costi riducendo i margini di profitto o trasferirli direttamente sui consumatori.

Se decidesse di aumentare i prezzi, il rischio sarebbe una contrazione delle vendite, ma assorbire i costi significherebbe ridurre gli utili. Apple dovrà dunque bilanciare attentamente le proprie strategie per minimizzare l’impatto sul mercato.

Apple cede alle pressioni del Regno Unito: addio alla crittografia avanzata su iCloud

Apple ha annunciato la rimozione della funzione di sicurezza Advanced Data Protection per gli utenti nel Regno Unito, una mossa che segue l’ordine del governo britannico di creare un accesso speciale ai dati degli utenti. La funzione, che protegge con crittografia end-to-end i backup e i dati su iCloud, non sarà più disponibile per i nuovi utenti nel Paese, mentre chi la utilizza dovrà disattivarla manualmente per continuare ad accedere al proprio account. L’azienda di Cupertino si è dichiarata “profondamente delusa” dalla decisione e ha ribadito la sua opposizione alla creazione di backdoor nei suoi servizi, sottolineando che la sicurezza dei dati resta una priorità assoluta.

Apple sotto il mirino in Francia: causa per la raccolta illegale di dati tramite Siri

Apple si trova di nuovo al centro di una battaglia legale, questa volta in Francia, dove l’ONG Ligue des droits de l’Homme ha intentato causa contro l’azienda per violazione della privacy degli utenti tramite la raccolta illecita di dati vocali da parte di Siri. La causa è stata sostenuta da un ex dipendente, Thomas Le Bonniec, che ha fornito prove concrete sulla raccolta massiva di registrazioni vocali effettuate senza il consenso degli utenti. Le Bonniec, mentre lavorava presso Globe Technical Services (GTS) nel 2019, ha rivelato che il suo compito era ascoltare e trascrivere le registrazioni attivate accidentalmente dall’assistente vocale. La denuncia sostiene che questa pratica violi le normative GDPR, poiché Siri è stato utilizzato in modo improprio, senza informare correttamente gli utenti. Apple, tuttavia, respinge le accuse, affermando che non conserva né utilizza le registrazioni vocali per scopi pubblicitari.

iOS 18.4 e Apple Intelligence: un salto in avanti per l’intelligenza artificiale, ora anche in italiano

Apple ha appena rilasciato la prima versione beta di iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS 15.4, segnando un importante passo in avanti nel campo dell’intelligenza artificiale con l’espansione di Apple Intelligence. Questa nuova versione porta con sé significativi aggiornamenti, tra cui l’introduzione di otto nuove lingue, inclusi l’italiano, il francese e il giapponese, rendendo il sistema più accessibile a una vasta gamma di utenti. Tra le novità più rilevanti, spicca l’introduzione di funzionalità avanzate per la scrittura, la gestione delle email e delle notifiche, l’integrazione con ChatGPT, e miglioramenti nell’editing fotografico.

Apple Intelligence si arricchisce anche di strumenti per la creazione di emoji personalizzate e la generazione di immagini tramite descrizioni testuali, oltre ad aprire le porte agli sviluppatori con nuove API. Con il supporto esclusivo per dispositivi con hardware compatibile, questa nuova beta è destinata a rivoluzionare l’esperienza utente, rendendo l’interazione con i dispositivi Apple più intelligente, intuitiva e personalizzata che mai.

iPhone 16e su Geekbench: GPU ridotta e prestazioni sotto la media

Il nuovo iPhone 16e è recentemente emerso sulla piattaforma di benchmark Geekbench, rivelando dettagli inaspettati ma attesi. Identificato con la sigla iphone17,5, questo modello “economico” monta iOS 18.3.1 e vanta 8 GB di RAM, come previsto. Tuttavia, ciò che ha suscitato maggiore attenzione è la GPU, che, a differenza delle versioni standard di iPhone 16 e 16 Plus, presenta una versione “binned” del chip A18, con un core GPU in meno (4 invece di 5). Questo ha comportato un punteggio di 24.188, circa il 12-13% in meno rispetto ai circa 27.700 punti dei modelli standard. Resta da vedere quanto questa riduzione impatterà in attività come gaming o elaborazione video, ma l’attesa cresce per scoprire come si comporterà anche la CPU. I preordini partiranno oggi, con le prime consegne previste per il prossimo venerdì.

iPhone 17 Air: uno schermo più grande per un nuovo posizionamento

Nuove indiscrezioni suggeriscono che l’iPhone 17 Air potrebbe essere più grande del previsto, con un display da 6,7 pollici. Questo modello, concepito come una versione più sottile e leggera della gamma, potrebbe rappresentare il successore della variante Plus, con un formato che punta a soddisfare chi cerca un dispositivo di dimensioni generose senza necessariamente passare ai modelli Pro. Oltre al nuovo schermo, si prevede l’adozione del modem C1, progettato per migliorare l’autonomia del dispositivo nonostante la riduzione dello spazio per la batteria. Un equilibrio tra design e prestazioni che potrebbe fare la differenza nelle vendite del prossimo anno.

iPhone pieghevole: possibile prezzo svelato e design inedito

Le ultime indiscrezioni rivelano dettagli sul primo iPhone pieghevole di Apple, suggerendo un design innovativo ispirato all’OPPO Find N. Il dispositivo dovrebbe presentare uno schermo esterno compatto da 5,49 pollici e un display interno da 7,74 pollici, offrendo un’esperienza simile a quella di un mini iPad. Oltre al form factor più compatto rispetto ai concorrenti Android, il prezzo del nuovo iPhone potrebbe aggirarsi intorno ai 19.999 yuan (circa 2.632 euro). Tuttavia, Apple non ha ancora confermato ufficialmente queste informazioni, che al momento restano indiscrezioni di mercato.

Apple accelera sul chip C2: test in corso per la prossima generazione di dispositivi

Secondo le ultime indiscrezioni, Apple sta già sviluppando il chip C2, destinato a equipaggiare i futuri dispositivi dell’azienda, tra cui la serie iPhone 18. Questo nuovo componente rappresenta l’evoluzione del chip C1, introdotto con l’iPhone 16e, e potrebbe portare miglioramenti significativi, come il supporto alle reti mmWave e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica. Le fonti parlano di test in corso con diverse varianti del chip, il che suggerisce che Apple potrebbe implementarlo non solo sugli iPhone, ma anche su Mac e altri prodotti. Con una possibile riduzione del processo produttivo sotto i 4 nanometri, il C2 potrebbe segnare un nuovo passo avanti nella strategia di Apple per l’indipendenza tecnologica dai fornitori di terze parti.

MacBook Air M4: performance quasi identica a quella del MacBook Pro, ma a un prezzo più accessibile

I primi test del presunto MacBook Air M4 rivelano un rendimento sorprendentemente simile a quello del modello Pro, soprattutto nelle attività grafiche. Con l’aggiunta di 10 core nella GPU, il dispositivo ha raggiunto 36.305 punti nel benchmark OpenCL, mentre il MacBook Pro con specifiche simili ha ottenuto 38.313 punti, evidenziando una differenza di solo il 5%. Questa somiglianza potrebbe rendere il MacBook Air M4 una scelta eccellente per chi desidera potenza, senza rinunciare a un prezzo più contenuto.

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