L’avanzamento dell’Intelligenza Artificiale nei videogiochi e nella produzione multimediale

Le recenti innovazioni nell'intelligenza artificiale come l'abilità di Google DeepMind di giocare autonomamente e il prossimo arrivo di Sora di OpenAI indicano progressi significativi nel campo dell'IA nel settore dei videogame e della produzione multimediale.

L’avanzamento dell’Intelligenza Artificiale nei videogiochi e nella produzione multimediale

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha compiuto passi da gigante nel campo dei videogiochi e della produzione multimediale. Due recenti sviluppi hanno attirato l’attenzione sulla crescente potenza e versatilità di queste tecnologie: da un lato, l’annuncio di Google DeepMind riguardante un nuovo agente IA in grado di muoversi in autonomia nei videogiochi, e dall’altro, l’anticipazione del lancio imminente di Sora, il rivoluzionario strumento di generazione video di OpenAI.

Google DeepMind, la società di ricerca sussidiaria di Alphabet, ha annunciato un notevole passo avanti nell’intelligenza artificiale (IA) con la sua recente ricerca che ha portato alla creazione di un agente IA in grado di muoversi in autonomia nei videogiochi. Questo nuovo agente, denominato SIMA (Scalable Instructable Multi-Environment Agent), rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai precedenti modelli di DeepMind, che si concentravano principalmente sulla vittoria a giochi come Go e scacchi o sull’apprendimento di giochi senza conoscere le regole.

La ricerca di DeepMind ha coinvolto una collaborazione con diversi studi e publisher di videogiochi, tra cui Hello Games, Tuxedo Labs e Coffee Stain, per addestrare SIMA su nove giochi 3D diversi. Questa collaborazione ha permesso a SIMA di acquisire una vasta gamma di competenze, dalle semplici navigazioni all’interno dei giochi fino alla gestione di astronavi o alla creazione di strutture virtuali, aprendo così nuove possibilità nel campo dell’IA applicata ai videogiochi.

Uno degli aspetti più interessanti di SIMA è il suo metodo di addestramento, basato sull’osservazione delle azioni umane nei videogiochi. I ricercatori hanno registrato le azioni dei giocatori e le hanno utilizzate per insegnare a SIMA come muoversi e interagire all’interno dei giochi. Questo approccio ha permesso a SIMA di operare in quasi qualsiasi ambiente virtuale senza la necessità di conoscere il codice sorgente o l’API specifica di ciascun gioco.

Tuttavia, nonostante i notevoli progressi compiuti, SIMA presenta ancora alcune limitazioni. Ad esempio, l’agente richiede input linguistici per comprendere gli obiettivi e le istruzioni dell’utente, e il suo addestramento è ancora in fase iniziale. Nei test in cui non sono state fornite istruzioni linguistiche, SIMA ha eseguito azioni comuni, ma senza uno scopo preciso. Questo suggerisce che l’IA potrebbe beneficiare di ulteriori sviluppi per diventare più versatile e generalizzabile.

Parallelamente agli sforzi di DeepMind, OpenAI sta preparando il lancio di un altro strumento rivoluzionario nell’ambito dell’IA: Sora. Sora è un potente generatore di video in grado di creare sequenze iper realistiche fino a un minuto di durata. Questo strumento ha destato grande interesse per la sua capacità di generare video che sembrano quasi indistinguibili da quelli reali. OpenAI prevede di rendere Sora disponibile al pubblico entro pochi mesi, aprendo così nuove opportunità nel campo della produzione video.

Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni riguardanti l’uso potenziale di strumenti AI generativi come Sora per la creazione di disinformazione. Per affrontare queste preoccupazioni, OpenAI ha annunciato che Sora non sarà in grado di produrre immagini di figure pubbliche e i video generati avranno un watermark per distinguerli da quelli reali. In sintesi, mentre Google DeepMind dimostra i progressi nell’addestramento di agenti IA per i videogiochi, OpenAI si prepara a rivoluzionare la produzione di video con il lancio di Sora. Questi sviluppi promettono di portare l’IA a nuovi livelli di versatilità e creatività, ma sollevano anche interrogativi etici e sociali sulla gestione e l’uso responsabile di tali tecnologie emergenti.

Continua a leggere su Fidelity News