Ci sono voluti ben 9 anni di sperimentazioni, ma l’attesa è valsa la pena. A settembre, nella conferenza internazionale sui robot e i sistemi intelligenti, che si terrà a Vancouver, sarà presentato ufficialmente il robot che riesce a scoprire le perdite che ci possono essere all’interno di acquedotti e gasdotti.
Il congegno è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori del Massachussets Institute of Technology (Mit) e, al contrario di quello che si possa pensare, è molto economico: riesce ad “analizzare qualsiasi tipo di tubatura a prescindere dal materiale del quale è composta.
L’invenzione ha carattere storico ed è molto utile. Oggi, oltre il 20% dell’acqua si perde proprio durante il trasporto all’interno degli stessi sistemi di distribuzione e tale perdita, oltre che a causare disagi per l’approvvigionamento, crea problemi che riguardano la stessa sicurezza: l’acqua, infiltrandosi all’interno del terreno, rende lo stesso molto friabile e causa danni – in alcuni casi irreparabili – a strade e ad edifici, rendendoli poco sicuri specialmente se i danni riguardano le fondamenta.
Come funziona
Il robot è un piccolo apparecchio di gomma, con la forma che ricorda il volano che si usa per il badminton, e proprio tale forma consente al marchingegno di “adattarsi” a qualsiasi tipo di tubatura. Il movimento è del tutto passivo, ed avviene grazie allo sfruttamento del flusso dell’acqua. Registra costantemente la propria posizione e, nello stesso momento, riesce a rilevare la minima variazione di pressione grazie agli “scossoni” che “l’ombrello” riceve.
Per recuperarlo, verrà utilizzata una rete inserita da un altro idrante e, in seguito, verranno analizzati tutti i dati memorizzati: permetteranno di capire se e dove vi sia un’eventuale perdita e/o falla e, soprattutto, si potrà sapere il punto preciso del danno consentendo, quindi, un intervento rapido e sicuro, senza il bisogno di scavi e di eventuali interruzioni della fornitura del servizio idrico.
È in fase di sperimentazione, di già, una release più evoluta del robot: oltre che al rilevamento della falla, provvederà anche ad una immediata riparazione dei “guasti” più piccoli.