Nel corso del 2013 Jeff Bezos, Ceo di Amazon, illustrò per la prima volta la sua idea di far consegnare almeno i piccoli pacchi ad un servizio di droni aerei chiamato, per l’occasione “Prime Air“. Da allora il progetto è proseguito grazie a diversi test realizzati sotto la supervisione della FAA americana ed oggi, a quanto pare, Amazon sarebbe pronta a far sì che i suoi droni Prime Air ci consegnino i pacchi entro 30 minuti dall’ordine.
Ad illustrare i progressi del progetto Prime Air, secondo cui dei droni Amazon dovrebbero consegnarci i pacchetti appena ordinati sul portale della “grande A col sorriso”, è stato il vicepresidente di Amazon, Paul Misener, intervistato da un giornalista nell’ambito di un’inchiesta realizzata per il programma CBS Sunday Morning e apparsa, in questi giorni, anche nella sezione “Tech” del portale Yahoo.
Nell’intervista in questione, Misener ha spiegato che Amazon avrebbe previsto droni diversi a seconda della zona di consegna: in questo modo le zone sub-urbane, quelle con grandi palazzi, quelle aride o umide con un elevato tasso di piovosità, avranno ciascuna il proprio drone specifico. I droni, in ogni caso, non dovrebbero pesare più di 25 kg ed il peso dell’oggetto trasportato non dovrebbe superare i 2,3 kg, abbastanza – comunque – per consegnare la maggior parte degli oggetti venduti su Amazon (notebook compresi).
L’obiettivo, ha spiegato Misener, è di riuscire ad effettuare una consegna entro 30 minuti dal concretizzarsi dell’ordine sul portale Amazon: perché ciò avvenga, comunque, sarà necessario che, tra il magazzino e la destinazione, non vi siano più di 16 km di distanza. Rientrando nel range in questione, il drone – ricevuto in carico la merce – si metterà in volo – ad un’altezza tra i 60 ed i 120 metri – e, tracciato il percorso, si muoverà verso la destinazione, scansando eventuali ostacoli che dovesse incontrare lungo il cammino. Certo, vi è il pericolo che qualche malintenzionato possa sparare al drone per rubarne la merce ma queste eventualità, spiega Misener, dovrebbero ridursi progressivamente man mano che lo scenario dei droni commerciali diverrà normale quanto il verdersi arrivare un corriere della UPS.
Attualmente, ha lasciato intendere Misener, Amazon è pronta con il suo programma di consegna dei piccoli pacchetti tramite i droni aerei di Prime Air ed attende solo le autorizzazioni delle autorità aeree americane (la FAA) che dovrebbero, in tal senso, varare i primi regolamenti ad hoc.
Nel caso, comunque, gli USA dovessero tardare, non è impensabile che Amazon decida di far esordire in altre nazioni il servizio di consegne droniche “Prime Air”. Se ciò dovesse accadere sul serio, potremmo davvero comprare un oggetto sul nostro tablet, ed aspettare comodamente sulla veranda che atterri il drone e ci consegni il prodotto. Se non in mano, quasi.