Diciamocelo chiaramente, l’Ifa di Berlino si sta rivelando il paese della cuccagna per gli amanti dell’innovazione a 360 gradi. Nessun ambito sembra esserne risparmiato: la vita quotidiana, l’intrattenimento, la casa, e – immancabilmente – la salute.
Non troviamo, naturalmente, solo cose utilissime ma anche semplici gadget davvero curiosi di cui, difficilmente, potremo fare a meno.
È il caso dello stand della Hardware Club dove si può trovare una miriade di device destinati a popolare la nostra quotidianità, se non ora, negli anni avvenire.
Il primo gadget degno di nota, a vocazione “salutista”, è lo “hugOne” di Sevenhug, un sistema per per monitorare la qualità del sonno di un’intera famiglia. Ha un hub che funge da base centrale a cui fanno riferimento una serie di sensori che andranno collocati sotto il materasso di ogni letto. I dati registrati, formeranno profili individuali, consultabili su smartphone grazie ad un’apposita applicazione.
Altro giro, altro gadget. Passiamo alla “SmartLamp“, la lampada intelligente della Holi. Ha forma di un quadrato con un buco al centro (modello “Polo”…) e fornisce l’illuminazione ambientale giusta in ogni fase della giornata, all’alba – per un dolce risveglio – come di notte per conciliare il sonno. Volendo, poi, è possibile variare le tonalità della luce in modo da fare della cromoterapia in salsa new-age. Particolarmente significativo, questo particolare, se si considera che le varie sfumature cromatiche si possono associare a particolari melodie musicali rilassanti per fare della SmartLamp qualcosa di più di una semplice lampada.
Tra gli altri device in esposizione in questo stand, mi ha colpito particolarmente anche “Lifx” (da Life, vita) che collega i diversi dispositivi intelligenti della casa, dotati di wireless, in modo da farli dialogare senza la necessità di passare per un pc, una working station, o uno smartphone. Scenari? Magari la temperatura di casa è troppo alta e, in questo caso, si può inviare il segnale di avvio al nostro condizionatore e, parimenti, abbassare un po’ la temperatura del frigo.
Concludiamo con “Prizm“, un lettore musicale davvero unico. Tanto per cominciare ha la forma di un vero e proprio prisma ma non basta questo a distinguerlo dai competitor. Prizm, infatti, si collega a Deezer, Spotify e Soundcloud e, da essi, attinge alla musica da mandare in streaming: grazie a due simboli (“Cuore” e “Ics”) possiamo dare un Piace o un Dislike ad una data canzone in modo da registrare le nostre preferenze in profili consultabili online o da smartphone. Quando entreremo in una stanza, a Prizm, basterà – quindi – riconoscere chi siamo per mandare in riproduzione la NOSTRA musica – via Bluetooth o porta ottica – a un altoparlante esterno.
Lo so. Magari sembrano tutti oggetti di cui si potrebbe benissimo farne a meno ma…ne siamo davvero così sicuri?