Nel panorama sempre più competitivo dei chatbot AI, X (ex Twitter) sta cercando di guadagnare terreno con Grok, il suo chatbot creato dalla divisione xAI. Fino a poco tempo fa, Grok era disponibile solo per gli utenti premium della piattaforma, ma ora X ha deciso di testare una versione gratuita in alcune regioni, a partire dalla Nuova Zelanda. Questo cambiamento rappresenta una mossa strategica per ampliare la base di utenti e raccogliere feedback cruciale sul prodotto, ma, come spesso accade in fase di test, ci sono alcune limitazioni.
L’accesso gratuito a Grok non è illimitato, e gli utenti devono rispettare alcune restrizioni. Secondo quanto riportato dai ricercatori, chiunque desideri utilizzare il chatbot deve soddisfare alcuni requisiti: l’account X deve essere attivo da almeno sette giorni e deve avere un numero di telefono associato. Una volta soddisfatti questi criteri, gli utenti possono accedere a Grok, ma con limiti di utilizzo piuttosto severi.
In particolare, gli utenti che utilizzano il modello Grok-2, il più potente, possono porre fino a 10 domande ogni due ore. Chi opta per il modello più leggero, il Grok-2 mini, può fare fino a 20 domande nel medesimo arco temporale. Inoltre, è previsto un limite di tre query giornaliere per l’analisi delle immagini, una funzione che era stata introdotta solo recentemente, con l’aggiornamento di Grok-2 che ha aggiunto la capacità di generare e comprendere immagini.
La disponibilità gratuita del chatbot in alcune regioni, come la Nuova Zelanda, potrebbe essere solo un esperimento. Non è ancora chiaro se X deciderà di rendere questa versione gratuita permanente o se la testerà in altre nazioni. Alcuni analisti suggeriscono che questa iniziativa potrebbe essere una strategia per raccogliere feedback in tempo reale, migliorando le prestazioni del chatbot e attirando nuovi utenti, prima di espandere l’accesso a un pubblico più ampio.
Con l’ingresso di Grok nella corsa tra i chatbot AI, X sta cercando di competere con altri giganti come ChatGPT, sviluppato da OpenAI, e i chatbot di Google, come Gemini e Claude di Anthropic. Rendere Grok accessibile a un numero maggiore di utenti potrebbe aiutare X a fidelizzare una nuova base di clienti e a raccogliere dati importanti per migliorare il prodotto. Inoltre, la grande e attiva comunità di X potrebbe fornire un flusso costante di feedback utile a perfezionare le capacità del chatbot. L’accesso gratuito rappresenta anche una spinta importante per far crescere la popolarità di Grok e posizionarlo come una valida alternativa ai concorrenti, che già godono di una solida posizione di mercato. Se questa versione gratuita dovesse riscuotere successo, non è da escludere che X espanda ulteriormente l’offerta a livello globale, magari rendendola parte di un pacchetto più ampio di funzionalità per gli utenti base.