Google tra rivoluzione AI, novità per Messaggi e guai legali in Europa: tutte le novità che cambiano le regole del gioco

Google accelera sull'innovazione integrando profondamente l'IA in Messaggi, Ricerca e Drive per rivoluzionare l'interazione utente, mentre affronta crescenti pressioni legali e antitrust in Europa.

Google tra rivoluzione AI, novità per Messaggi e guai legali in Europa: tutte le novità che cambiano le regole del gioco

Google è al centro di un vortice di innovazioni che promettono di trasformare l’esperienza utente su più fronti, dall’app Messaggi fino al cuore della sua Ricerca e all’integrazione dell’AI in Drive. Mentre l’intelligenza artificiale guida molte di queste evoluzioni, il colosso di Mountain View deve anche navigare le acque turbolente delle sfide legali in Europa. Ecco le principali novità.

Google semplifica la cancellazione dei video e prepara le menzioni su Messaggi 

Google continua a lavorare per migliorare la sua app Messaggi, e tra le novità più interessanti individuate nella beta v20250507_02_RC00 spicca una funzione che permetterà di eliminare i video RCS con un solo tocco, rendendo più veloce la gestione dello spazio occupato sullo smartphone. Al posto della tradizionale doppia freccia per l’inoltro, ora accanto ai contenuti multimediali più pesanti compare un’icona a forma di cestino, che una volta premuta apre un pop-up di conferma, specificando che l’eliminazione sarà definitiva e non reversibile.

Una soluzione pratica che semplifica la cancellazione rispetto al metodo attuale, che prevede una lunga pressione sul video e la successiva selezione dell’opzione di rimozione. Tuttavia, secondo indiscrezioni, la funzionalità potrebbe essere integrata all’interno di un pacchetto premium o essere subordinata a determinati piani Google One, facendo pensare che il colosso di Mountain View stia valutando un modello freemium anche per la sua app di messaggistica. L’aggiornamento si inserisce in un pacchetto di migliorie più ampio che comprende anche la visualizzazione orizzontale migliorata, la condivisione della posizione in tempo reale e una gestione più flessibile delle notifiche, nel tentativo di rendere Google Messaggi una valida alternativa a WhatsApp e Telegram.

In più, secondo quanto riportato da Android Authority, la versione beta v20250511 di Google Messaggi nasconde una nuova funzione in fase di test: la possibilità di menzionare altri utenti usando il simbolo@“, proprio come accade nelle chat di gruppo su WhatsApp. Una volta digitata la chiocciola seguita dal nome o dal numero del contatto, l’app suggerisce automaticamente le possibili persone da selezionare, semplificando l’interazione. Al momento, però, la funzione non genera ancora notifiche per gli utenti menzionati, segno che si tratta di un lavoro in corso. Dopo l’invio, il nome selezionato appare in grassetto e, toccandolo, si potrà accedere direttamente al profilo per inviare un messaggio privato o effettuare una chiamata. Questo aggiornamento, se ben rifinito, potrebbe rivelarsi molto utile per rendere meno confusionarie le conversazioni nei gruppi numerosi, facilitando il richiamo dell’attenzione tra partecipanti. 

Google Search si fa più sociale: in arrivo un pannello di discussione per interazioni in tempo reale

Google sembra pronta ad arricchire la sua celebre Ricerca con un tocco più “umano”, sperimentando una nuova funzione chiamata Discussione. Attualmente in fase di test limitato, questo pannello appare in contesti specifici — come gli eventi sportivi — offrendo agli utenti la possibilità di commentare e leggere opinioni in tempo reale, in uno stile che ricorda le chat dal vivo di YouTube. Il pannello permette di filtrare i messaggi, dare valutazioni ai commenti e aggiornarli per vedere i più recenti, ma al momento non è possibile sapere se i propri interventi sono stati visualizzati o hanno ricevuto risposta.

Sebbene questa funzione sia ancora sperimentale, apre la strada a una Ricerca Google più interattiva e partecipativa, avvicinandola a un vero e proprio spazio di dialogo online. Una mossa interessante che, se ben implementata, potrebbe ridefinire il modo in cui gli utenti si informano e si confrontano su ciò che cercano nel web.

Google Gemini parla italiano su Drive: ora riassume intere cartelle con un clic

Da oggi anche gli utenti italiani possono sfruttare appieno le potenzialità di Gemini, l’assistente AI di Google, direttamente su Drive. Dopo un lungo periodo in cui questa funzionalità era disponibile esclusivamente in inglese, l’integrazione si estende finalmente alla nostra lingua, insieme ad altre venti, rendendo l’esperienza d’uso più inclusiva e potente. La vera novità? Gemini non si limita più a interpretare singoli file, ma è ora in grado di analizzare e sintetizzare intere cartelle, offrendo un riassunto dettagliato dei contenuti con un semplice clic. È sufficiente selezionare una cartella e attivare l’opzione “Riassumi questa cartella” o interagire con il tasto “Chiedi a Gemini” per ottenere un report chiaro e contestualizzato, anche attraverso il drag & drop nel pannello laterale. L’integrazione è fluida e ben distribuita all’interno dell’interfaccia di Drive, segno che Google punta con decisione su un ecosistema AI sempre più accessibile, anche nel nostro Paese.

Google ridisegna la ricerca: AI Mode al posto di “Mi sento fortunato”?

Google sta testando una delle trasformazioni più significative degli ultimi anni nella sua interfaccia di ricerca: l’introduzione di AI Mode, una modalità conversazionale che sfrutta l’intelligenza artificiale per rispondere direttamente alle domande degli utenti. A sorprendere non è solo la funzionalità in sé, ma la sua collocazione: in alcune versioni sperimentali dell’interfaccia, AI Mode prende il posto dello storico pulsanteMi sento fortunato”, simbolo dell’approccio rapido e diretto che ha sempre contraddistinto il motore di ricerca.

La novità, al momento, è visibile solo a un numero ristretto di utenti negli Stati Uniti, all’interno dell’ambiente sperimentale Google Labs. Tuttavia, gli screenshot trapelati mostrano già una varietà di design e animazioni per il nuovo tasto, incluso un effetto arcobaleno che lo rende facilmente riconoscibile. Secondo quanto riferito da Google, si tratta ancora di un esperimento, ma il segnale è chiaro: l’azienda sta cercando di integrare l’intelligenza artificiale generativa nel cuore della sua esperienza di ricerca, rendendo le risposte non solo più immediate, ma anche più contestualizzate. La possibile rimozione del tasto “Mi sento fortunatonon è ancora confermata, ma l’intenzione di trasformare l’interazione utente-motore di ricerca è evidente. In un’epoca in cui la velocità e la precisione delle risposte contano più della navigazione classica tra i risultati, Google sembra orientarsi verso una guida AI sempre più centrale, che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui accediamo alle informazioni online.

Google sotto accusa in Europa: pioggia di richieste milionarie dai compara-prezzi

La tensione tra Google e l’Unione Europea si riaccende con forza. Dodici piattaforme europee di comparazione prezzi, tra cui l’italiana Trovaprezzi, hanno avviato una serie di azioni legali chiedendo un risarcimento totale di almeno 12 miliardi di euro, accusando il colosso di Mountain View di comportamento monopolistico. Le richieste derivano dalla storica sentenza del 2017, che aveva già riconosciuto Google colpevole di abuso di posizione dominante con Google Shopping, comminandole una multa da 2,42 miliardi di euro.

Ora, però, le rivendicazioni superano di gran lunga quella cifra, con Idealo (Germania), Pricerunner (Svezia) e Trovaprezzi (Italia) in prima linea. Google si difende parlando di accuse infondate e di un sistema pubblicitario corretto, ma il contenzioso si prospetta lungo e potenzialmente esplosivo, anche a causa delle possibili ingerenze internazionali, con gli USA pronti a intervenire in caso di contenzioso oltre Atlantico.

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