Il Google Tensor G5, il prossimo chip di Google atteso sugli smartphone Pixel 10, ha fatto il suo debutto in rete attraverso un avvistamento su Geekbench. Il dispositivo, con nome in codice “Frankel”, ha ottenuto risultati che sollevano interrogativi e discussioni tra gli appassionati di tecnologia e gli esperti del settore. Il Tensor G5 ha registrato punteggi di 1.323 nel test single-core e 4.004 nel multi-core.
Questi risultati, a prima vista, non sono affatto entusiasmanti, specialmente se messi a confronto con i concorrenti diretti nel mercato dei SoC per smartphone di fascia alta. Per esempio, chip come l’Apple A18, il Qualcomm Snapdragon 8 Elite e il MediaTek Dimensity 9400 si attestano tra i 3.000 e i 3.500 punti in single-core, mentre nel multi-core i punteggi possono addirittura raggiungere i 10.000. Inoltre, il predecessore Tensor G4, presente nel Pixel 9 Pro, ha mostrato prestazioni superiori, totalizzando circa 1.800 punti in single-core e 4.300 in multi-core. Nonostante questi risultati iniziali possano sembrare deludenti, è importante contestualizzarli.
I punteggi di benchmark non sempre riflettono le reali capacità di un chip, poiché i produttori, come Google, eseguono continuamente test per ottimizzare il loro hardware. In effetti, è stato notato che i primi risultati di test sono spesso quelli che non rappresentano al meglio le performance finali di un dispositivo, come nel caso di altri smartphone Samsung. Inoltre, Google ha dichiarato più volte che la potenza della CPU e della GPU non è il loro obiettivo principale; l’accento è posto sull’intelligenza artificiale (AI) e sull’unità di elaborazione neurale (NPU).
Dall’avvistamento emergono dettagli interessanti sulla configurazione dell’architettura del Tensor G5. Si prevede che il chip sarà un’unità octa-core, organizzata in tre cluster: un core “prime”, cinque core intermedi e tre core a risparmio energetico. A sorpresa, Google non ha adottato il core più recente progettato da Arm, il Cortex-925, ma ha optato per il Cortex-X4 già utilizzato nel Tensor G4. I core intermedi saranno Cortex-A725, mentre i core a basso consumo saranno basati su A520.
Questo approccio potrebbe suggerire che Google sta cercando di stabilizzare la sua transizione alle nuove fonderie TSMC, dopo aver abbandonato Samsung come partner nella progettazione del chip. Questo passaggio rappresenta un significativo cambiamento strategico, e Google potrebbe preferire adottare un approccio più cauto, migliorando gradualmente le prestazioni del chip. Con il Tensor G5, Google sembra puntare a una fusione di prestazioni e ottimizzazione energetica, cercando di mantenere il focus sull’AI piuttosto che sulla pura potenza di calcolo. Mentre i punteggi di benchmark iniziali possono sembrare poco promettenti, è possibile che il chip sveli il suo potenziale reale quando verrà implementato sugli smartphone Pixel 10. Con il 2025 alle porte, gli appassionati di tecnologia e gli utenti di smartphone non vedono l’ora di scoprire come il Tensor G5 si comporterà nel mondo reale e quali innovazioni porterà nell’ecosistema Android. Gli sviluppi futuri saranno cruciali non solo per Google, ma anche per la competitività nel mercato degli smartphone di fascia alta.