Google: strategia per iPhone, Pixel Watch 3, Play Protect, Play Store, Fucsia

Google sta cercando di aumentare l'uso delle sue app di ricerca sugli iPhone e si prepara a lanciare il Pixel Watch 3 con nuove funzionalità. Ecco tutti i dettagli anche comprensivi delle novità per Google Play Protect, Play Store, e Fucsia.

Google: strategia per iPhone, Pixel Watch 3, Play Protect, Play Store, Fucsia

Google continua a innovare e a cercare nuove opportunità per espandere la sua presenza nel mercato tecnologico. Da un lato, l’azienda di Mountain View sta intensificando gli sforzi per aumentare l’adozione delle sue app di ricerca tra gli utenti iPhone, cercando di ridurre la dipendenza dal browser Safari. Dall’altro, si prepara al lancio del Pixel Watch 3, con nuove specifiche tecniche che promettono di migliorare significativamente l’esperienza utente. Scopriamo insieme queste due importanti novità. Nel mentre si prospettano novità per il sistema operativo Fucsia e per le piattaforme Play Protect e Play Store. 

Google sta affrontando una sfida significativa nel cercare di aumentare l’adozione delle sue app di ricerca tra gli utenti iPhone. Attualmente, Safari è il browser predefinito sugli iPhone, e questa integrazione profonda con il sistema operativo iOS rende difficile per altre app di ricerca competere. Google, che spende annualmente milioni di dollari per essere il motore di ricerca predefinito su Safari, sta cercando soluzioni alternative per ridurre la sua dipendenza dal browser di Apple.

Stando a quanto riportato da The Information, Google sta lavorando per far crescere l’adozione e l’utilizzo delle sue app di ricerca da parte degli utenti iPhone. Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, le ricerche Google su iPhone tramite le app di Mountain View si attestano solo intorno al 30%. Rispetto a cinque anni fa, questo rappresenta un miglioramento, ma è ancora lontano dall’obiettivo di Google di raggiungere il 50% entro il 2030. Per incentivare l’uso delle sue app, Google aveva considerato di rendere esclusive alcune funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, come AI Overviews, ma l’idea è stata accantonata.

Un’altra proposta riguardava l’integrazione di brevi video in stile TikTok e YouTube Shorts direttamente nella ricerca di Google, ma anche questa è stata scartata. La situazione potrebbe evolvere ulteriormente con la sentenza della causa intentata dal Dipartimento di Giustizia americano contro Google, accusata di monopolio e abuso di posizione dominante nella ricerca online.

Intanto, il lancio del Pixel Watch 3 si avvicina, come dimostra la sua recente certificazione presso la FCC. Questo nuovo smartwatch di Google è atteso con quattro distinti numeri di modello, suggerendo diverse varianti del dispositivo. Una delle principali novità tecniche è l’adozione dell’Ultra-Wideband (UWB) e del Wi-Fi a 5 GHz, che rappresentano un miglioramento significativo rispetto alle generazioni precedenti. L’UWB potrebbe migliorare la funzione di sblocco dell’orologio mediante Pixel phone, offrendo un’esperienza utente più fluida e sicura. Inoltre, il passaggio al Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax rappresenta un salto significativo rispetto al Wi-Fi 802.11 b/g/n a 2.4 GHz delle precedenti versioni. Due dei quattro modelli del Pixel Watch 3 dovrebbero integrare il supporto LTE, mentre gli altri due si limiteranno a Bluetooth e Wi-Fi.

Un altro indizio sulle possibili varianti del Pixel Watch 3 proviene dai test effettuati: i modelli GBDU9 e GG3HH sono stati testati con otto cinturini, mentre i modelli GGE4J e GRY0E ne supportano solo cinque. Questa differenza potrebbe indicare la distinzione tra due dimensioni previste, 41 mm e 45 mm. Sebbene Google abbia mantenuto una certa riservatezza sui dettagli relativi ai cinturini, l’evento Made by Google 2024, in programma il prossimo mese, sarà probabilmente l’occasione ideale per svelare tutte le caratteristiche del Pixel Watch 3.

Passando al software, Google Play Store potrebbe presto introdurre una nuova funzione che permetterà agli utenti di visualizzare note e recensioni delle app direttamente nelle sezioni che sono più rilevanti per loro. Questa modifica, attualmente in fase di test, mira a migliorare l’esperienza dell’utente fornendo recensioni specifiche per piattaforma, come smartphone, tablet o Chromebook, senza la necessità di toccare vari tag per accedere alle valutazioni pertinenti. Questo aggiornamento potrebbe semplificare significativamente la ricerca di feedback utile e dettagliato, facilitando agli utenti la scelta delle app più adatte alle loro esigenze specifiche. Sebbene si tratti di un cambiamento relativamente piccolo, potrebbe avere un impatto notevole sull’usabilità del Play Store, rendendo le informazioni più accessibili e migliorando l’interazione complessiva con la piattaforma.

Google Play Protect potrebbe presto ricevere significativi miglioramenti nella sua capacità di identificare localmente gli APK contenenti virus. Attualmente, Play Protect effettua un controllo di sicurezza sia sulle applicazioni scaricate dal Play Store che sugli APK installati manualmente, ma le nuove modifiche potrebbero introdurre regole più severe e aumentare la protezione. In particolare, Google sta integrando YARA, uno strumento avanzato per l’identificazione e la classificazione di malware, all’interno di Play Protect. YARA si concentra sull’individuazione di famiglie di malware piuttosto che di singoli malware, utilizzando un approccio basato su regole che permette di rilevare una gamma più ampia di minacce in modo efficiente. Questo aggiornamento promette di migliorare significativamente la sicurezza degli utenti Android, rendendo più difficile per i malware aggirare i controlli di sicurezza.

Google sta esplorando la possibilità di integrare una versione compatta del suo sistema operativo Fuchsia in una macchina virtuale su Android. Questa versione semplificata, denominata “microfuchsia”, è stata sviluppata per rendere Fuchsia compatibile con i dispositivi esistenti tramite la virtualizzazione. Il progetto sfrutta pKVM (Protected Kernel-Based Virtual Machine), che consente di eseguire attività in un ambiente isolato e sicuro, simile a “microdroid” su Android. L’adozione di microfuchsia potrebbe aumentare la sicurezza e la velocità delle operazioni eseguite dal sistema operativo host, Android, rendendo i dispositivi più protetti contro le minacce. L’integrazione di Fuchsia su dispositivi Android rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza e stabilità, grazie alla riduzione dei codici con privilegi elevati nel sistema operativo basato su kernel Zircon. Sebbene la sostituzione totale di Android con Fuchsia sembri ancora lontana, l’integrazione parziale di questa nuova piattaforma potrebbe trasformare l’esperienza utente sui dispositivi mobili.

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