Nei scorsi giorni abbiamo parlato del tour di Zuckerberg nei paesi in via di sviluppo dell’Asia per propugnare il suo progetto di connettività universale, Internet.org, e l’esigenza di fornire alle popolazioni di quelle aree qualcosa di meglio delle connessioni, in 2 G, che hanno allo stato attuale.
Facebook non è, però, l’unica grande realtà tecnologica a puntare all’immenso e potenziale mercato dell’Asia. In queste ore, uno dei fondatori di Google (pardon, Aphabet), Sergey Brin, ha dichiarato che l’esperimento di Mountain View di portare la connessione in tutto il mondo tramite palloni aerostatici, il Project Loon, può dirsi passato alla fase operativa.
Project Loon ha compiuto 17 milioni di km di test di volo sugli ambienti più disparati (pianure, deserti, valli, montagne, foreste) ed ora è pronta per portare la connessione alle popolazioni dello Sri-Lanka.
Immediatamente dopo, continua l’alto dirigente di Google, si passerà ai test sull’arcipelago indonesiano, in collaborazione con i principali operatori locali di connettività (Indosat, XL Axiata e Telkomsel) con l’obiettivo di connettere, entro il 2016, almeno il 60% della popolazione locale (250 milioni di persone) in modalità LTE.
L’Indonesia, in effetti, rappresenterà una sfida non da poco per l’ambizioso progetto di connettività di Mountain View: il paese in questione è composto da qualcosa come 17 mila isole che, causa anche montagne e fitte giungle, rendono poco pratico stendere cavi, fibra ottica ed infrastrutture di comunicazione in generale. Tutti problemi che, comunque, Project Loon dovrebbe essere in grado di ben gestire visto il suo funzionamento.
Con il sistema di Google, infatti, basterà lanciare dei palloni aerostatici che si posizioneranno all’altezza di 20 km da terra e che un domani potranno essere controllati anche tramite i droni della controllata Titan: nel frattempo qualora un pallone dovesse uscire dalla zona di sua pertinenza, basterà che venga automaticamente sostituito da un altro esemplare, in modo da creare una cintura continua di palloni Loon nel mondo.
Questi ultimi, posti come detto a 20 km da terra, alimenteranno il computer di bordo grazie ai pannelli solari e, tramite un GPS ed un altimetro, manterranno posizione ed altezza giusta: da lassù, tramite 2 antenne LTE (una per ricevere, una per inviare il segnale più un sistema radio per dialogare tra di loro), questi palloni invieranno una connettività di 10 Megabit/s coprendo aree dal diametro di 40 km a terra. Mica male!