L’intelligenza artificiale Gemini continua ad evolversi, conquistando nuovi spazi sia su iPhone che su Android. Le ultime novità riguardano widget sempre più intuitivi e personalizzabili, nuove funzioni vocali per l’editing fotografico e un’integrazione estetica più profonda con il design Material You. Parallelamente, Google lavora anche al miglioramento dell’interfaccia Android 16 e promette una svolta hardware attesa da anni con i Pixel 10. Di seguito, tutti i dettagli sule novità di Google.
Gemini su iPhone: widget intelligenti per un accesso immediato
Google potenzia l’esperienza di Gemini su iPhone introducendo due nuovi widget per la schermata Home, pensati per garantire accesso immediato alle sue funzioni AI. Il primo è una griglia 2×2 con icone che permettono di avviare l’app, dettare prompt vocali, usare la fotocamera o attivare Gemini Live. Il secondo è un widget rettangolare con barra “Chiedi a Gemini“, microfono integrato e scorciatoie per file e galleria. Il design si allinea all’estetica dell’app Ricerca Google, rispondendo a richieste esplicite degli utenti Apple.
Questa novità segna un ulteriore passo verso una presenza più strutturata di Gemini su iOS, mentre crescono le aspettative per un’app dedicata anche su iPad. Intanto, Sundar Pichai ha lasciato intendere che Gemini potrebbe arrivare nativamente con iOS 19, aprendo la strada a una futura integrazione tra l’AI di Google e l’ecosistema Apple.
Gemini rivoluziona l’editing con la voce: l’immagine prende forma mentre parli
La nuova funzione vocale introdotta da Google nell’app Gemini segna una svolta nell’editing fotografico, permettendo agli utenti di modificare immagini semplicemente parlando: basta descrivere ciò che si desidera – come cambiare lo sfondo, aggiungere un oggetto o alterare un dettaglio – e l’intelligenza artificiale esegue le istruzioni in tempo reale, mantenendo coerenza visiva e qualità elevata; questa modalità, già disponibile per alcune versioni dell’app, consente anche modifiche successive e interpretazioni contestuali dei comandi, rendendo l’esperienza intuitiva e accessibile anche a chi non ha competenze grafiche, il tutto con la sicurezza offerta da SynthID, una filigrana invisibile che certifica l’origine AI delle immagini create. Vuoi anche un titolo ottimizzato e una frase riassunto per questo paragrafo?
Android 16 si rifà il look: il grande restyling che punta a leggibilità e coerenza
Dopo anni di coerenza stilistica con Material You, Google si prepara a rivoluzionare l’interfaccia di Android con un profondo restyling individuato nella beta 4 di Android 16. Le modifiche, al momento disattivate di default, segnano un netto ritorno alla chiarezza visiva: testi e icone diventano più leggibili, con caratteri più spessi e indicatori (come quelli di rete e batteria) più intuitivi e segmentati. Il pannello delle impostazioni rapide introduce trasparenze e un effetto blur elegante, con colori più tenui nella modalità scura. Anche la schermata di blocco si rinnova: data e meteo cambiano posizione, mentre le notifiche possono diventare elementi più discreti e traslucidi. Il menu Impostazioni guadagna infine icone colorate e una struttura meno ingombrante, mentre nel Pixel Launcher arrivano nuove forme personalizzabili per le icone. Tutti questi elementi potrebbero debuttare ufficialmente già al prossimo Google I/O previsto dal 20 al 21 maggio.
Amche Gemini si rifà il look: arriva il Material You sul widget per Android4o
Gemini AI si rinnova su Android adottando finalmente il design Material You anche per il suo widget: con questo aggiornamento, in fase di distribuzione, l’assistente virtuale di Google diventa non solo più elegante ma anche più funzionale, grazie alla capacità di adattarsi ai colori dinamici del sistema e alla possibilità di essere ridimensionato da 2×2 fino a 5×3, rendendosi perfettamente integrabile nella schermata principale; oltre all’estetica, migliorano anche le funzionalità, con accesso immediato a tutte le scorciatoie più utili — dall’apertura dell’app con tastiera attiva, al microfono per i prompt vocali, fino all’uso della fotocamera e alla gestione dei file — il tutto disponibile in due layout alternativi, una barra orizzontale o una griglia con barra di ricerca, per un’esperienza utente sempre più personalizzata e fluida, purché si abbia almeno Android 10 e l’ultima versione dell’app Gemini, la 1.0.751104895 o successiva, scaricabile da Play Store o via apk.
Pixel 10: Google promette di risolvere il fastidioso sfarfallio degli schermi
Una delle criticità più discusse della gamma Pixel è lo sfarfallio da PWM degli schermi OLED, causa di affaticamento visivo e mal di testa per molti utenti sensibili. Dopo anni di lamentele inascoltate, Google ha finalmente confermato di essere al lavoro per mitigare il problema. Secondo quanto riferito ad Android Central, la prossima generazione Pixel 10 potrebbe integrare un’opzione nelle impostazioni per ridurre il flickering del display. Attualmente, la frequenza PWM dei Pixel è ferma a 240 Hz, molto inferiore rispetto ai 480 Hz di iPhone e Samsung o ai 1.920-4.320 Hz dei modelli cinesi. L’introduzione di un sistema anti-sfarfallio rappresenterebbe un deciso passo avanti per l’ergonomia visiva, ampliando l’appeal dei Pixel anche tra gli utenti più sensibili, in vista del lancio previsto per l’estate 2025.