Google punta sulla realtà virtuale. Nasce una divisione ad hoc

Il confronto sulla realtà virtuale si fa sempre più serrato. Mentre gli altri big tecnologici annunciano o mettono in preordine i loro visori VR, Google crea un'apposita divisione dedicata alla realtà virtuale, mettendovi a capo Clay Bavor (ex Gmail e Gdocs)

Google punta sulla realtà virtuale. Nasce una divisione ad hoc

Secondo il portale “Recode”, Google avrebbe confermato il suo interesse per i “mondi simulati” istituendo un’apposita divisione per la realtà virtuale: al suo interno verranno concentrati tutti gli sforzi e le attività di Mountain View in ambito di simulazione, virtualizzazione e realtà aumentata.

Nello specifico Google avrebbe concentrato attività di ricerca già presenti in un’apposita divisione (“X”) dedicata alla realtà virtuale ponendo a capo di quest’ultima Clay Bavor, ex responsabile di Gmail e Gdocuments (settori nei quali sarà sostituito da Diane Greene che, sino a poco tempo fa, si occupava di cloud computing per l’azienda di Sundar Pichai). La conferma di una tale mossa è stata fornita, indirettamente, dallo stesso Bavor il quale ha aggiornato la sua qualifica sul proprio profilo Twitter ufficiale.

Google è già attiva nel settore della realtà virtuale col visore Cardboard al quale, di recente, ha migliorato le specifiche audio: il device in questione è un supporto di cartone, dal prezzo di 20 euro, nel quale si può inserire il proprio smartphone onde fruire di contenuti girati a 360 gradi (reperibili anche su YouTube). Oltre a questo, si registra un recente investimento di 542 milioni di dollari – sempre da parte di Google – nella start-up statunitense “Magic Leap” che mira a creare interfacce virtuali per interagire con i device del futuro (i nuovi smartphone e computer).

I concorrenti, già presenti sul campo, sono molti e ben agguerriti: Samsung ha già commercializzato il suo Gear VR (a 100 euro), Facebook ha reso prenotabili (a 600 euro) i suoi Oculus Rift dal 9 Gennaio, HTC è prossima a varare, dal 29 Febbraio, i suoi Vive (forse a 1500 dollari), e persino Sony ha idea di commercializzare qualcosa – in tema VR – che si possa usare in tandem con la sua Playstation.

Per fortuna, secondo quanto dichiarato dall’istituto statistico Gartner, meno dell’1% di tutti i computer attualmente presenti nel mondo è attrezzato a sostenere, in modo fluido, la realtà virtuale e, quindi, per la grande G c’è ancora tempo. 

Il fatto però che Google abbia creato una specifica divisione per la realtà virtuale, con tanto di capo già designato per il progetto, dimostra – però – che gli sforzi in questo campo, d’ora innanzi, saranno accentrati e incrementati perché il confronto in quest’ambito si annuncia piuttosto avvincente ed incerto. 

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