Il colosso Google ha introdotto significative innovazioni con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza energetica e migliorare l’esperienza degli utenti. Questi aggiornamenti, che interessano il browser Chrome, Google Maps, Google Maps, l’educazione e il sistema operativo Android, rappresentano un passo importante nella strategia dell’azienda per offrire prodotti sempre più performanti e sostenibili. Dulcis in fundo, non mancano le indiscrezioni sul prossimo Pixel 11a.
Risparmio energetico avanzato su Google Chrome
Una delle novità più attese è il “freezing delle schede” che sarà disponibile con la versione 133 di Google Chrome, prevista per febbraio. Questa funzionalità punta a ridurre il consumo energetico sui computer portatili identificando le schede inattive e mettendole in uno stato di ibernazione temporanea. Questa soluzione consente di risparmiare batteria senza influire negativamente sull’esperienza dell’utente. Quando una scheda congelata viene riaperta, infatti, si riattiva istantaneamente senza alcun ritardo percettibile.
L’innovazione è stata progettata per agire in modo intelligente, preservando le attività essenziali delle applicazioni web, come i client di posta elettronica, le chat o le piattaforme per videoconferenze, che continueranno a funzionare anche in background. Per favorire l’adozione di questa novità, Google ha fornito agli sviluppatori linee guida specifiche per ottimizzare i propri siti web in vista dell’introduzione del freezing delle schede.
Google Maps per Android: nuovi cambiamenti nel design
Google Maps per Android sta ricevendo modifiche al design, attualmente in fase di test, che mirano a migliorare l’esperienza utente. Le nuove funzionalità, visibili nella versione 25.04.01.x, includono un layout più dinamico per le sezioni “Esplora“, “Salvati“ e “Contribuisci“. Le informazioni non occupano più l’intera schermata, consentendo una visualizzazione ottimizzata della mappa e migliorando l’interazione. Quando si sposta la pagina verso l’alto, il campo di ricerca si nasconde, ma riappare quando si minimizza la schermata. Inoltre, le schede salvate occupano metà dello schermo, permettendo di continuare a navigare sulla mappa. Sebbene le modifiche siano ancora in fase di test, si prevede che saranno distribuite gradualmente a tutti gli utenti.
Google Play Store: la sicurezza delle app certificata con nuovi badge
Il Google Play Store ha introdotto una novità importante per garantire la sicurezza delle app: i nuovi badge che certificano le app sicure. Questo badge, che appare nella sezione “Sicurezza dei dati”, è il risultato di un’analisi indipendente condotta da esperti, che verificano se un’app rispetta standard elevati di protezione dei dati. Attualmente, l’iniziativa riguarda principalmente le app VPN, ma non è escluso che in futuro venga estesa ad altre categorie di applicazioni. Questi badge offrono agli utenti una maggiore tranquillità durante il download, assicurando che l’app sia stata esaminata e giudicata sicura per l’uso. Il progetto fa parte di un aggiornamento più ampio rilasciato da Google a gennaio 2025, che coinvolge anche altri servizi come Play Store, Play Services e Android Intelligence. Le analisi delle app sono effettuate secondo lo standard MASA (Mobile Application Security Assessment), un protocollo sviluppato dalla App Defense Alliance, un’organizzazione fondata da Google. Con l’introduzione di questa novità, Google vuole garantire una maggiore trasparenza e sicurezza per gli utenti, facilitando la scelta di app che rispettano elevati standard di privacy e protezione dei dati personali.
Beta di Android 15
Sul versante Android, l’azienda ha rilasciato la QPR2 Beta 3 di Android 15, un aggiornamento disponibile per una vasta gamma di dispositivi Pixel, tra cui gli ultimi modelli della serie 9 e i tablet. Questo update include miglioramenti significativi volti a risolvere problemi tecnici riscontrati dagli utenti.
Tra i principali interventi c’è la correzione di un bug che causava il riavvio del dispositivo durante le chiamate telefoniche, un inconveniente che comprometteva la stabilità del sistema. Sono stati inoltre risolti problemi legati alla ricarica wireless e all’interfaccia utente, come il malfunzionamento del menu di selezione della lingua e alcuni arresti anomali durante la registrazione video. Questi miglioramenti mirano a garantire una maggiore affidabilità, offrendo agli utenti un’esperienza più fluida e priva di interruzioni.
Google for Education: innovazioni per migliorare l’apprendimento e la sicurezza
In occasione del BETT 2025, Google ha svelato una serie di nuove funzionalità destinate a migliorare l’esperienza di studenti, insegnanti e amministratori scolastici. Tra le principali novità, troviamo strumenti avanzati per la gestione della classe e funzionalità per migliorare l’accessibilità e la sicurezza digitale. Tra queste, l’integrazione dell’intelligenza artificiale, come NotebookLM, che supporta la creazione di programmi di lezioni e guide di studio personalizzate. Inoltre, gli insegnanti potranno sfruttare funzionalità come la visualizzazione remota degli schermi degli studenti e l’invio di contenuti in tempo reale, migliorando l’efficacia della didattica.Google ha inoltre migliorato l’accessibilità per gli studenti con esigenze particolari, con nuove funzionalità sui Chromebook, tra cui il controllo dei movimenti facciali e la modalità di lettura, che converte il testo in audio. Un altro punto importante riguarda la sicurezza digitale: gli amministratori scolastici avranno ora maggiore controllo sulla gestione dei dati e delle app di terze parti. Queste innovazioni rappresentano un passo importante verso un’istruzione più inclusiva, sicura e moderna, con un occhio di riguardo alla protezione dei dati sensibili degli studenti.
Google Pixel 11a: trapelano il nome in codice “Formosan” e le prime indiscrezioni
Secondo le ultime indiscrezioni trapelate, il Google Pixel 11a, previsto per la primavera del 2027, avrà il nome in codice “Formosan“. Questo nome sembra essere un omaggio all’orso nero di Formosa, una specie tipica di Taiwan, e si inserisce nel tema generale che Google ha scelto per i suoi dispositivi Pixel 11, ispirato agli orsi. Mentre i modelli principali della gamma, come il Pixel 11, Pixel 11 Pro e Pixel 11 Pro XL, hanno ricevuto nomi legati a diverse specie di orsi (come “cubs” per i cuccioli, “grizzly” per l’orso adulto e “kodiak” per l’orso gigante), il Pixel 11a potrebbe continuare questa tradizione con un focus sul “Formosan”. Al momento, però, non sono trapelati altri dettagli sul dispositivo, lasciando aperti molti interrogativi riguardo alle specifiche tecniche. Si ipotizza che il Pixel 11a possa montare lo stesso chip dei Pixel 11, il Tensor G6, ma non è escluso che Google possa scegliere di equipaggiare questo modello con il chip più vecchio, il Tensor G5, per mantenere una linea economica.