Google continua a stupire con una serie di importanti novità che spaziano dal miglioramento delle sue piattaforme software alle iniziative di supporto a livello globale. Con l’annuncio di Android 16 in arrivo al Google I/O 2025, la rivoluzionata funzionalità di dettatura vocale su Gboard e il debutto di Android XR, l’azienda si prepara a offrire esperienze sempre più avanzate per gli utenti. Tuttavia, non mancano anche modifiche significative in ambito culturale, come la rimozione di alcune festività dai calendari, sollevando dibattiti, e azioni solidali come il supporto alle vittime degli incendi di Los Angeles. Questi sviluppi mostrano come Google stia continuando a influenzare non solo la tecnologia, ma anche la cultura e le emergenze globali.
Google annuncia la data di presentazione di Android 16 al Google I/O 2025
Google ha anticipato di un mese l’invito ufficiale alla conferenza annuale Google I/O 2025, l’evento dedicato agli sviluppatori in cui vengono svelate le ultime novità su Android, software e intelligenza artificiale. Il protagonista di quest’anno sarà Android 16. L’evento si terrà il 20 e 21 maggio – più o meno negli stessi giorni (dal 19 al 22 maggio) della conferenza Build di Microsoft, presso l’anfiteatro Shoreline di Mountain View, in California, e sarà accessibile sia dal vivo che in streaming su YouTube. Come da tradizione, Google ha anche rilasciato un nuovo rompicapo interattivo nel browser, pensato per coinvolgere gli appassionati in attesa della conferenza.
Gboard rivoluziona la dettatura vocale: la nuova barra che cambia tutto!
Google ha appena lanciato una novità entusiastica su Gboard: una barra per la dettatura vocale completamente ridisegnata. La barra, che appare nella parte inferiore della tastiera, sostituisce momentaneamente la tastiera tradizionale, lasciando spazio al testo dettato. Con un design semplice e funzionale, la barra offre opzioni rapide per tornare alla tastiera, cambiare lingua, accedere alle emoji e personalizzare le impostazioni del testo. Un’icona sulla destra consente di avviare o mettere in pausa la dettatura, mentre un piccolo avviso al centro indica se Gboard sta ascoltando o è in pausa. Per avvalersene, basta un semplice tocco sul microfono e il tutorial introduttivo guiderà l’utente nel processo. Attualmente disponibile per chi ha aderito alla beta di Gboard su Android, questa novità potrebbe presto arrivare anche alla versione stabile.
Android XR offrirà l’accesso alla fotocamera alle app per migliorare l’esperienza utente
Android XR rappresenta una svolta significativa nel panorama delle applicazioni di realtà aumentata e virtuale. Google ha deciso di consentire agli sviluppatori di accedere ai dati delle fotocamere dei dispositivi per migliorare l’interazione con l’ambiente e arricchire l’esperienza utente. Questa scelta risponde alle necessità di compatibilità con un numero sempre maggiore di app, permettendo una gestione avanzata delle funzionalità in ambienti di realtà mista.La decisione di Google di offrire l’accesso ai dati delle telecamere delle app per visori VR è una mossa coraggiosa, che mira a impiegare il potenziale delle esperienze immersive. Grazie a questa possibilità, le app saranno in grado di tracciare i movimenti e l’ambiente in modo molto più accurato, permettendo anche il controllo tramite gesti complessi, senza l’ausilio di un controller. Sebbene la privacy rimanga una preoccupazione, Google ha adottato misure di protezione, come la richiesta di autorizzazione da parte dell’utente e l’accesso limitato alle telecamere frontale e posteriore.
Trump e Google: la rimozione delle festività e ricorrenze dal calendario
Con il nuovo mandato presidenziale, Donald Trump sta apportando modifiche che vanno ben oltre i confini geografici, toccando anche la sfera culturale e le festività celebrative. In seguito alla sua decisione di eliminare alcuni riconoscimenti legati alla diversità e all’inclusione, tra cui il Black History Month, il Women’s History Month e il Pride Month, queste ricorrenze non compaiono più ufficialmente nei calendari americani. Questa mossa, che fa seguito a un’analoga e discutibile novità per Google Maps, ha destato preoccupazioni tra molti cittadini, ma ha anche trovato un riscontro immediato nel mondo digitale. Google, infatti, ha subito applicato una modifica al proprio servizio Calendar, rimuovendo questi eventi dal suo elenco di festività. Sebbene il portavoce dell’azienda, Madison Cushman Veld, abbia affermato che la decisione non è direttamente collegata agli ordini esecutivi di Trump, la tempistica della modifica ha sollevato dubbi riguardo una possibile influenza della nuova presidenza. L’azienda ha spiegato che la rimozione delle festività culturali era una scelta dovuta alla necessità di semplificare la gestione dei calendari, che in passato includevano un’ampia varietà di ricorrenze provenienti da diverse parti del mondo. Nonostante la standardizzazione delle festività, Google ha rassicurato gli utenti sulla possibilità di aggiungere manualmente eventi e ricorrenze attraverso calendari di terze parti, garantendo che nulla cambierà per quanto riguarda altre piattaforme, come YouTube Music, dove si continueranno a celebrare eventi come il Black History Month. Tuttavia, questo cambiamento solleva interrogativi sulla crescente influenza delle politiche governative sugli strumenti digitali e sulla gestione delle tradizioni culturali a livello globale.
Google aiuta chi ha patito gli incendi di Los Angeles con stampe e fotolibri gratuiti
Google ha annunciato un’iniziativa di solidarietà per aiutare le persone colpite (tra cui Paris Hilton) dagli incendi che hanno colpito Los Angeles. L’azienda sostituirà gratuitamente stampe e fotolibri realizzati con Google Foto e andati perduti nell’accadimento. Gli utenti coinvolti potranno contattare il supporto di Google per ottenere una nuova copia dei loro ricordi fotografici senza alcun costo. Oltre a questa iniziativa, Google ha donato 15 milioni di dollari a organizzazioni impegnate nei soccorsi, tra cui American Red Cross ed Emergency Network Los Angeles. Anche YouTube offrirà supporto ai creatori di contenuti colpiti, mettendo a disposizione le proprie strutture di produzione. Un segnale concreto di come il mondo della tecnologia possa fare la differenza nei momenti di emergenza.