Google ha deciso di scartare il progetto Daydream

Attraverso delle fonti vicine a Google, senza conferme ufficiali, sembra che il progetto di Daydream abbia raggiunto il capolinea prima che vedesse la luce. Google vuole affinare prima il software dedicato al VR.

Google ha deciso di scartare il progetto Daydream

Il mondo di Google è molto dinamico. Ci sono cambiamenti periodici, positivi e negativi, e parte di questi cambiamenti influiscono sull’investimento di nuove tecnologie. Google, al giorno d’oggi, incide molto sulle attività quotidiane, è un opzione che sta per diventare quasi un bisogno primario per la ricerca di informazioni, qualsiasi esse siano. Android è il software nato proprio da Google, lo ha portato avanti fino alla creazione dell’ultima versione, ovvero Android Nougat. È installato su milioni di smartphone, e il traffico dati effettuato via  rete cellulare o via WiFi, è talmente elevato che ha una sua importanza. Un guasto causato al traffico generato dal mobile, causerebbe un calo non indifferente delle cifre registrate ogni giorno.

Google ha anche d’altra parte altri progetti, molti dei quali sono originali, rinchiusi nel laboratorio X, chiamato così perché i lavori e i progetti svolti servono appunto per lo sviluppo di nuove tecnologie. Hanno però una data di scadenza se così possiamo chiamarla, o se vogliamo entrare in gergo, una deadline. Dopo un certo periodo di tempo, deve uscire fuori un risultato. Se non esce niente, allora il progetto deve essere terminato prima del previsto. Questo modo di agire risparmia energie e risorse che possono essere utilizzate per altri scopi.

Uno di questi progetti, Daydream, includeva la costruzione di un visore VR, ovvero di realtà virtuale, a cui i dipendenti Google stavano lavorando. Delle fonti vicine, attestano di recente che Google abbia fermato il progetto, in favore della creazione del software dedicato al VR. Non ci sono notizie ufficiali da parte di Google, quindi potrebbe anche non essere vero. Google può anche decidere di stoppare per il momento solo la parte hardware del progetto e proseguire solo la parte software, oppure deciderà di proseguire solo sulla parte software e sta alle altre aziende creare il visore VR, proprio come ha fatto con Android. Ma dato le ultime fonti su Google, come ad esempio lo smartphone e gli smartwatch costruiti in proprio, sembrano andare un po’ in conflitto con la nuova ideologia che sta per intraprendere.

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