Google è stata fondata nel 1998 partendo dal suo motore di ricerca: dopo quasi vent’anni, la piccola società americana è diventata un colosso internazionale grazie ai grandi introiti pubblicitari, al Play Store ed al sistema operativo Android per gli smartphone.
In questi ultimi periodi, però, la società di Mountain View si sta ponendo un obiettivo molto ambizioso: Google sta cercando un grosso appezzamento di terreno per costruire una città tecnologica tutta basata sulle proprie innovazioni tecniche, elettroniche e informatiche; il proposito è quello di ideare e mettere a punto una “città ideale” del futuro, con tutti i servizi disponibili per i cittadini, a partire dal Wi-fi gratuito ed esteso in tutta la copertura urbana, puntando su un sistema di trasporto pubblico elettrico e non inquinante.
Dal 2015, di questo progetto si sta occupando la divisione Alphabet (società madre di cui fa parte Google) dei Sidewalk Labs: è solo in questi mesi che si sta passando dalla fase progettuale ai fatti, cercando un’area negli Stati Uniti per costruire questa città del futuro, mettendo in moto un grande processo produttivo che genererà migliaia di posti di lavoro.
Il pensiero di costruire una città ideale di livello futuribile non è però un’esclusiva di Google: anche Elon Musk, il miliardario finanziatore del gruppo Tesla, ha deciso di fondare la propria città, in Australia nella periferia di Melbourne, dando vita alla prima di quelle che dovrebbero essere, nei suoi intenti, le “Tesla Cities”. Google sta cercando a suo modo di fare concorrenza al visionario imprenditore americano.
Google, oltre ai pregi di una città che rispetta l’ambiente, pulita e tecnologica, dovrà vedersela anche con la gestione automatizzata dei dati e la necessità di porre un confine tra la privacy degli abitanti e le informazioni messe a disposizione per gestire al meglio questa città. Questo è un problema da allineare con le leggi sulla tutela dei dati personali, con cui spesso Google è entrata in conflitto; una volta risolta questa annosa questione, l’azienda californiana potrà stendere l’ultima parte del suo progetto di città del futuro, per – successivamente – partire con la fondazione.