Google accelera verso un futuro in cui intelligenza artificiale, privacy e produttività si fondono in un ecosistema sempre più completo e accessibile. Dai modelli generativi offline alla gestione smart dei documenti, passando per un’evoluzione stilistica dei Pixel e strumenti rinnovati per Chrome, Foto e Drive, il colosso di Mountain View si conferma protagonista dell’innovazione software e hardware. Le ultime novità raccontano una visione sempre più ambiziosa, dove l’AI diventa davvero tascabile, i colori dei dispositivi cambiano rotta e la produttività riceve una spinta concreta grazie a funzioni automatizzate e intuitive.
AI in tasca, anche offline: il futuro secondo Google con Edge Gallery
Con il lancio silenzioso di Google AI Edge Gallery, Mountain View compie un passo strategico verso l’intelligenza artificiale completamente offline, accessibile direttamente dallo smartphone. L’app, disponibile per ora solo su Android, consente di utilizzare modelli AI open-source – come quelli della piattaforma Hugging Face – senza bisogno di connessione internet, rispondendo così alla crescente domanda di privacy, autonomia e operatività in mobilità.
Attraverso un’interfaccia semplice ma potente, l’utente può chattare con un’IA, generare immagini, riscrivere testi o ricevere risposte contestuali, il tutto sfruttando il calcolo locale del proprio dispositivo. Non mancano limiti tecnici legati alle performance hardware, ma la flessibilità dell’applicazione e la licenza open ne fanno un banco di prova ambizioso per l’AI portatile, che potrebbe presto diventare uno standard anche su iOS.
Google Pixel 10: lancio posticipato al 20 Agosto
Secondo recenti indiscrezioni, Google avrebbe deciso di spostare la presentazione della nuova linea di smartphone Pixel 10 al 20 agosto, una settimana dopo la data inizialmente prevista del 13 agosto. I preordini inizieranno contestualmente, con consegne e disponibilità nei negozi attese per il 28 agosto. La gamma Pixel 10, che include il modello Pro, non sembra introdurre grandi novità rispetto ai predecessori, mantenendo un design simile e lo stesso comparto fotografico, ma con un nuovo chip Tensor di quinta generazione prodotto da TSMC. Questa strategia di aggiornamenti incrementali riflette un approccio consolidato nel settore, privilegiando ottimizzazioni software rispetto a rivoluzioni hardware.
Novità in PDF: Chrome ora riconosce il testo anche nei documenti scannerizzati
Dopo anni di attesa, Google Chrome introduce finalmente il riconoscimento del testo nei PDF scansionati. Questa funzione, che permetterà di copiare, selezionare e cercare parole anche in documenti digitalizzati, è in fase di distribuzione graduale a partire dalla versione Beta. Un passo importante per chi lavora quotidianamente con i PDF e che segna una svolta nell’usabilità del browser anche su Android.
Grazie all’introduzione del riconoscimento OCR nei PDF, Chrome permette finalmente di sfruttare i comandi “Ctrl+F” anche nei documenti precedentemente inaccessibili. Una novità che va a completare l’integrazione con strumenti come Google Lens e che semplifica notevolmente l’interazione con i file, evitando la necessità di software esterni. Una funzione semplice ma attesa, che migliora il flusso di lavoro e rende Chrome ancora più completo.
Funzione attiva per pochi: come gestire Ask Photos in attesa del rilancio
Chi ha già ricevuto Ask Photos può continuare a usarlo, ma dovrà convivere con risposte meno immediate. Per chi preferisce disattivare temporaneamente la funzione, è possibile farlo direttamente dalle impostazioni di Google Foto. La sospensione del rollout arriva in concomitanza con il decimo anniversario dell’app, che ha visto anche l’introduzione di un editor AI potenziato, la condivisione tramite QR code e nuove funzioni prima esclusive dei Pixel 9.
Nel frattempo, Google non ha fermato gli aggiornamenti alla versione classica della ricerca in Google Foto. Ora è possibile individuare con più precisione le immagini che contengono specifiche parole, semplicemente racchiudendole tra virgolette. Questo nuovo metodo permette di cercare testi contenuti all’interno delle foto, migliorando ulteriormente l’organizzazione del proprio archivio digitale.
“Catch me up”: la rivoluzione della gestione documentale su Google Drive
Google Drive si prepara a introdurre “Catch me up“, una nuova funzione basata sull’intelligenza artificiale di Gemini, annunciata il 4 giugno 2025. Questa feature consentirà agli utenti di Google Workspace di monitorare le modifiche ai documenti in modo rapido ed efficiente. Grazie a Gemini, sarà possibile ottenere un riepilogo automatico delle variazioni apportate a file come Google Docs, inclusi testi modificati e commenti aggiunti in Fogli o Presentazioni.
L’accesso avviene tramite un pulsante nel carosello “Chiedi a Gemini” o cliccando sull’icona di Gemini accanto ai file modificati, rendendo la gestione dei documenti condivisi più intuitiva e immediata. La funzione, disponibile nelle prossime settimane, sarà riservata a utenti con abbonamenti premium come Business Standard/Plus, Enterprise Standard/Plus, Gemini Education e Google One AI Premium (Pro e Ultra).
NotebookLM apre le porte alla condivisione globale
Sempre il 4 giugno 2025, Google ha annunciato un importante aggiornamento per NotebookLM, l’app di gestione appunti potenziata dall’AI. Ora gli utenti possono condividere quaderni digitali e podcast generati dall’intelligenza artificiale con chiunque tramite un link pubblico. Basta cliccare sul pulsante “Condividi” e selezionare “Chiunque abbia il link” per consentire a terzi di visualizzare e interagire con il contenuto, pur senza privilegi di modifica. Questa novità si affianca alla condivisione via email, che invece permette di assegnare permessi di modifica. La funzione semplifica la collaborazione, rendendo NotebookLM uno strumento più versatile per studenti, professionisti e team che desiderano condividere risorse in modo rapido e sicuro.
Always on Display con sfondo: i Pixel si preparano a un salto di stile con Android 16 QPR1
Google sta portando una ventata di freschezza nel look dei suoi smartphone con Android 16 QPR1 beta, introducendo un cambiamento destinato a trasformare l’esperienza visiva dell’Always on Display. Tra le righe del nuovo firmware è emersa una funzione che promette di rendere l’AoD dei Pixel più moderno e coinvolgente, grazie all’integrazione dello sfondo della schermata di blocco. A scoprirlo è stato Mishaal Rahman, che ha individuato il toggle “Show lock screen wallpaper” nascosto nel codice e lo ha attivato in anteprima. Il risultato è una schermata Always on più ricca e personalizzata, coerente con il linguaggio visivo di Material 3 Expressive. Tuttavia, il leggero sfarfallio osservato lascia intendere che la funzione potrebbe essere destinata esclusivamente ai futuri Pixel 10, dotati di display ottimizzati per questo tipo di visualizzazione. Google, in sostanza, potrebbe seguire la strada già percorsa da Apple e Samsung, rendendo l’AoD uno spazio non solo funzionale ma anche espressivo, senza sacrificare l’autonomia grazie ai progressi in termini di efficienza energetica.
Pixel 10, rivoluzione cromatica: Google cambia rotta dopo quattro generazioni
Con un evento “Made by Google” fissato per il 13 agosto, la linea Pixel 10 si prepara a fare il suo debutto puntando su un aspetto estetico profondamente rinnovato. Dopo ben quattro generazioni, Google abbandona le storiche colorazioni Obsidian (nero) e Porcelain (bianco), scegliendo tinte nuove e più sofisticate. Il Pixel 10 standard sarà disponibile in Ultra Blue, Limoncello, Iris e Midnight, mentre le varianti Pro e Pro XL proporranno Sterling Gray, Light Porcelain, Midnight e Smoky Green, con quest’ultimo che rappresenta un verde scuro inedito. Il modello pieghevole, Pixel 10 Pro Fold, sarà commercializzato solo in Sterling Gray e Smoky Green. Light Porcelain, pur richiamando la vecchia Porcelain, si distingue per una tonalità più chiara, segnando comunque una cesura rispetto al passato. Le indiscrezioni parlano anche di un design leggermente aggiornato e della presenza del nuovo chipset Tensor G5, oltre a miglioramenti attesi su fotocamere, display e batteria. L’apertura dei preordini è prevista per il 13 agosto, con le consegne a partire dal 20. Le nuove scelte cromatiche, pur restando nel solco del bianco e nero, mostrano la volontà di Google di differenziare visivamente i propri dispositivi, introducendo variazioni cromatiche raffinate e al passo coi gusti attuali.
Google Traduttore si prepara ad accogliere nuove funzionalità AI in arrivo
Google Traduttore sta per evolversi profondamente grazie all’integrazione di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, che promettono di rendere le traduzioni più accurate, complete e interattive. Tra le novità emerse dal recente teardown della versione 9.10.70 dell’app, spicca la modalità “Practice” e una nuova interfaccia che offrirà una lista di possibili traduzioni per ogni parola, evidenziando la più corretta con una definizione chiara e dettagliata. Questa funzione sarà accompagnata da un’area dedicata alle “Altre traduzioni”, dove saranno presentate varianti lessicali e grammaticali, con spiegazioni sul loro utilizzo in frasi reali.
Particolarmente interessante è l’introduzione di “Varianti Regionali”, che fornirà informazioni contestuali sull’uso delle parole in specifici paesi, e l’opzione “Fai una domanda”, che sfrutterà Gemini, l’intelligenza artificiale di Google, per rispondere a dubbi e curiosità linguistiche in modo diretto. Un pulsante “Approfondimenti” guiderà ulteriormente l’utente nel comprendere come usare al meglio il termine selezionato, promuovendo un apprendimento più attivo e consapevole. Sebbene non sia ancora stata comunicata una data ufficiale di rilascio, lo sviluppo avanzato suggerisce che queste funzioni innovative saranno disponibili a breve, segnando un passo importante verso un traduttore sempre più intelligente e completo.