Google continua a essere al centro di sviluppi significativi in diversi settori, dall’intelligenza artificiale alla piattaforma Android. In questo contesto, la società sta affrontando sfide legali e nuove alleanze strategiche, come dimostrato dalle controversie legali con Chegg e dalla collaborazione con Salesforce per portare l’AI agentic nelle aziende. Con il lancio di strumenti avanzati come Gemini Code Assist, nuove funzionalità per Google Drive e il miglioramento dell’esperienza Android, Google sta ridefinendo continuamente il panorama tecnologico. Tuttavia, le sue mosse non sono prive di controversie, come dimostra la questione della concorrenza e l’innovazione nella pubblicità su YouTube.
Google finisce in tribunale: le accuse sulla gestione dell’AI Overview
Google è recentemente finita al centro di una controversia legale con Chegg, una piattaforma di edutech californiana, che accusa il colosso di Mountain View di danneggiare sia le aziende che gli utenti con la sua nuova funzione AI Overview. L’intelligenza artificiale, che offre sintesi di contenuti direttamente nei risultati di ricerca, ha causato una drastica riduzione del traffico verso i siti degli editori, minando le loro entrate e il loro modello di business. Secondo Chegg, l’uso dell’AI Overview costringe gli utenti a rimanere sulla piattaforma di Google per ottenere risposte rapide, senza mai visitare i siti esterni, riducendo così il numero di clic e, di conseguenza, il guadagno per gli editori. L’azienda accusa anche Google di pratiche anticoncorrenziali, dato che detiene una posizione dominante nel settore delle ricerche online e approfitta dei contenuti altrui senza compensarli.
La denuncia non riguarda solo i danni economici diretti, ma pone anche in discussione l’effetto dell’AI Overview sulla qualità delle informazioni. Secondo Chegg, infatti, gli utenti potrebbero essere indotti a credere che i riepiloghi generati dall’AI siano informazioni complete e verificate, mentre in realtà spesso mancano di precisione e affidabilità. Il caso potrebbe segnare un punto di svolta per la regolamentazione dell’uso delle intelligenze artificiali e per il futuro delle pratiche di ricerca su Internet.
Salesforce e Google Cloud: la nuova frontiera degli AI agentic per le aziende
Salesforce e Google Cloud hanno ampliato la loro partnership per rivoluzionare l’adozione degli AI agentic nelle aziende, combinando l’infrastruttura avanzata di Google Cloud con la piattaforma Agentforce di Salesforce. Questa collaborazione consente alle aziende di sviluppare soluzioni personalizzate utilizzando i modelli Gemini di Google, migliorando l’efficienza, la velocità e la comprensione contestuale grazie a risposte in tempo reale e accesso ai dati aggiornati. Con un focus su quattro aree principali — dati, intelligenza artificiale, fiducia e azioni — la partnership offre alle imprese un approccio flessibile e sicuro alla creazione di agenti intelligenti, garantendo protezione dei dati e pratiche etiche. Inoltre, le integrazioni con strumenti come Slack e Google Workspace ottimizzano i flussi di lavoro, migliorando la produttività aziendale. Questo accordo segna una nuova era per l’intelligenza artificiale aziendale, con sviluppi continui che renderanno le soluzioni ancora più potenti e accessibili.
Google lancia Gemini Code Assist gratuito: l’intelligenza artificiale al servizio degli sviluppatori
Google ha lanciato una versione gratuita di Gemini Code Assist, il suo strumento di codifica avanzata basato sull’intelligenza artificiale, ora disponibile a livello globale per sviluppatori individuali, studenti, freelance e appassionati di programmazione. Questa nuova offerta permette di generare snippet di codice, effettuare il debug e modificare applicazioni senza la necessità di passare tra diverse finestre o copiare e incollare informazioni. Una delle principali caratteristiche distintive è la disponibilità di ben 180.000 completamenti di codice mensili, un numero che supera di gran lunga i 2.000 completamenti offerti dal piano gratuito di GitHub Copilot, il principale concorrente. Inoltre, a differenza di GitHub Copilot, che limita l’interazione con il chatbot a 50 messaggi mensili, Google non impone restrizioni di utilizzo. Gemini Code Assist supporta 38 lingue di programmazione, inclusi Python, JavaScript e HTML, e sfrutta il potente modello di intelligenza artificiale Gemini 2.0, offrendo una finestra di contesto di 128.000 token.
Tra le sue funzionalità principali ci sono la generazione automatica di blocchi di codice, il completamento in tempo reale e l’assistenza tramite chatbot, rendendolo compatibile con ambienti di sviluppo come Visual Studio Code, GitHub e JetBrains. Pur offrendo un’ampia gamma di strumenti, la versione gratuita non include alcune funzionalità avanzate disponibili nelle versioni a pagamento, come l’integrazione con i servizi cloud di Google, metriche avanzate di produttività e la personalizzazione delle risposte in base ai dati di codice privati.
Google Drive si evolve: trascrizione automatica dei video con ricerca testuale
Google Drive introduce una nuova funzione che semplifica l’accesso ai contenuti video: la trascrizione automatica con ricerca integrata. Ora, i video caricati sulla piattaforma non solo generano trascrizioni automatiche, ma permettono anche di cercare parole specifiche all’interno del testo generato, facilitando il recupero di informazioni senza dover scorrere manualmente il video. Le trascrizioni appariranno in una barra laterale accanto al lettore video e saranno evidenziate in tempo reale durante la riproduzione. Il rollout della funzione è già iniziato e raggiungerà tutti gli utenti entro il 26 marzo.
Qualità massima: Android 16 introdurrà il supporto per screenshot in HDR
Android 16 porterà un’importante novità nella qualità degli screenshot, permettendo agli utenti di salvare immagini in vero HDR. A differenza di Android 15, dove gli screenshot venivano ancora convertiti in SDR, la nuova versione del sistema operativo consentirà di mantenere tutta la gamma di colori e la luminosità delle immagini HDR senza perdita di qualità. Questa innovazione garantirà catture più vivide e fedeli alla realtà, soprattutto su dispositivi con schermi compatibili. La funzione è già stata testata sul Google Pixel 7 Pro e promette di migliorare significativamente l’esperienza visiva degli utenti Android.
YouTube ottimizza il piazzamento degli annunci pubblicitari: più discrezione e maggiori guadagni per i creatori
YouTube ha annunciato un’ottimizzazione nel piazzamento degli annunci pubblicitari, con l’intento di ridurre le interruzioni fastidiose durante i video. Gli annunci verranno posizionati in punti strategici, come transizioni o pause, dove l’attenzione del pubblico tende naturalmente a diminuire. I creatori di contenuti possono scegliere di gestire manualmente le interruzioni, affidarsi completamente agli algoritmi, o optare per una soluzione mista. Inoltre, YouTube introdurrà un tool su YouTube Studio che aiuterà i creatori a monitorare eventuali criticità nei video a causa degli annunci automatici. Questo cambiamento, che entrerà in vigore dal 12 maggio, potrebbe portare a un aumento medio del 5% dei ricavi per i creatori che utilizzano l’approccio ibrido.
Android Auto: il bug che ha messo in crisi il sistema e come risolverlo
Android Auto, la piattaforma di infotainment di Google, ha recentemente fatto parlare di sé a causa di un bug che ha causato il riavvio improvviso degli smartphone durante l’uso del sistema in modalità wireless. Sebbene il problema non sia stato segnalato in modo diffuso, alcuni utenti hanno sperimentato un malfunzionamento, in cui il loro dispositivo si riavviava durante l’interazione con il sistema Android Auto, interrompendo la sessione in corso. Il motivo di questa anomalia sembrerebbe risiedere nelle impostazioni per sviluppatori del dispositivo, in particolare nella configurazione USB e in altre opzioni avanzate.
La soluzione, condivisa dalla community di utenti, consiglia di regolare alcune impostazioni per risolvere il problema. Tra le modifiche suggerite ci sono la selezione della modalità di trasferimento file come “Android Auto” nelle impostazioni USB e la disattivazione della modalità desktop e della scrittura con stilo. In alternativa, alcuni utenti hanno risolto il bug tornando alla versione 13.3 di Android Auto, ma la soluzione consigliata è quella di aggiornare all’ultima versione disponibile, in modo da evitare future incompatibilità.Questi bug occasionali evidenziano la complessità e le sfide legate all’aggiornamento continuo delle piattaforme software di Google, che, pur offrendo nuove funzionalità e miglioramenti, possono presentare problemi imprevisti che richiedono una pronta risoluzione.
I prezzi attesi per il Google Pixel 9a in Italia: conferma dei dati precedenti
AH ha confermato i prezzi per l’Italia del nuovo Google Pixel 9a, che saranno i seguenti: 549€ per il modello da 128GB e 649€ per la versione da 256GB, con un incremento di 50€ rispetto al modello Pixel 8a. Questi prezzi sono allineati con quelli previsti per altri mercati europei come Francia, Germania e Spagna. Tuttavia, gli utenti irlandesi potrebbero affrontare prezzi più alti, con 559€ e 659€ rispettivamente per i modelli da 128GB e 256GB. Negli Stati Uniti, i prezzi saranno di 499$ e 599$, mentre nel Regno Unito si aggireranno intorno a 499£ e 599£.