Il Cop21 prosegue imperterrito a Parigi all’insegna dell’ambiente e, qualche giorno addietro, anche diverse imprese private – tra cui Microsoft, Facebook, Amazon, e Alibaba – hanno annunciato diversi investimenti ed iniziative nel settore delle energie rinnovabili. A quanto pare Google non vuole essere da meno e, sempre tramite il suo blog istituzionale, ha comunicato di aver acquistato circa 842 megawatt per alimentare i suoi 3 datacenter negli USA, in Sud America, e in Europa.
L’acquisto degli 842 megawatt citati, di origine fotovoltaica ed eolica, va a costituire una cifra totale di 2 gigawatt di eco-potenza energetica che, per rendere l’idea del relativo impatto ambientale, corrisponde alla mancata presenza di 1 milione di auto sulle strade di mezzo mondo. Google, nel comunicato diffuso, riferisce di essersi sempre impegnata, sin dall’acquisto del suo primo datacenter nel 2006, per un più corretto rapporto con l’ambiente.
Nello specifico, Mountain View cerca di realizzare i suoi datacenter con criteri di efficienza energetica in modo che non siano esosi di energia e ha investito ben 2 miliardi e mezzo in progetti sull’energia rinnovabile e che possano favorire l’adozione di energia pulita. Il passaggio dell’acquisto dei megawatt di eco-energia per i suoi principali datacenter è, inoltre, un passo ulteriore in questa direzione: lo step successivo, in tal senso, sarà quello di triplicare gli acquisti di energia pulita entro il 2025 (in modo da favorire anche l’espansione dell’industria che se ne occupa) per, poi, giungere al 100% di funzionamento con sola energia green, rinnovabile e pulita.
In conclusione dell’intervento, Google si è felicitata per la presenza di così tanti interlocutori istituzionali al Cop21 di Parigi e spera vivamente che i suoi sforzi possano contribuire alla risoluzione dei problemi climatici causati dall’aumento dei gas serra.
Google, in sintesi, ha dimostrato di puntare in concreto sull’energia rinnovabile e non ha mancato l’occasione per battere un colpo, lanciare un segnale eco-friendly anche ai potenti del mondo radunati a Parigi. Ci sarà una risposta soddisfacente?