Durante la nuova edizione virtuale della Global Press Conference, il marchio taiwanese Acer ha attenzionato diverse categorie di utenti, da quelli comuni ai creativi, senza dimenticare gamers e professionisti, con (anche) molti portatili equipaggiati con gli ultimi ritrovati dei più popolari chipmaker mondiali.
Tra le soluzioni più portable continuano a dominare i notebook Swift che, ora, annoverano anche il modello Swift X (Luglio, da 999 euro a salire), un quasi ultrabook da appena 1.39 kg che, nel suo esile chassis, ottenuto anche grazie a cornici molto sottili (85.7% di screen-to-body) attorno al luminoso (300 nits) display LCD IPS FULLHD da 14 pollici col 100% di gamma RGB, ha integrato (per ottenere financo 17 ore d’autonomia) una batteria da 59Wh, e messo ai timoni di comando un processore AMD della serie 5000, il Ryzen 5800, con architettura Zen 3, affiancato da una GPU dedicata di livello mobile, come la GeForce RTX 3050 Ti di Nvidia.
La RAM tocca i 16 GB di dotazione, mentre per lo spazio d’archiviazione a stato solido non mancano configurazioni sino a 2 TB complessivi. Connesso stanzialmente mediante il Wi-Fi ax/6, questo laptop si concede diverse porte tra cui, in ottica multi-tasking, per aggiungere un secondo monitor, pure una USB Type-C predisposta con l’uscita video.
Per le esigenze dei creativi scendono in campo i gemelli diversi ConceptD 5 (CN516-72G: a Luglio, da 2.199 euro) e 5 Pro. Sono sostanzialmente lo stesso portatile con uno schermo 3K da 16 pollici, adatto all’affiancamento dei contenuti (16:10), esteso sull’87% della superficie, cui la calibrazione Pantone offre la certezza di coprire un’ampia gamma cromatica (100% sRGB) con estrema fedeltà (Delta E<2). Ad animarli sono processori Intel di 11a generazione serie H, che traggono la massima fluidità dalla RAM che può essere aggiornata sino a 64 GB, mentre lo storage massimo si ferma sempre a 2 TB, risultando veloce non solo per l’essere un SSD PCIe 4a gen, ma anche per la configurazione in Raid 0: ovviamente, la versatilità è nel DNA di questi laptop, non per nulla attrezzati con lettore di microSD, HDMI 2.1 e, tra le altre porte, con un paio di Typ-C predisposte per il Thunderbolt 4. La dissonanza tra le due emanazioni del ConceptD 5 è che il modello liscio gira con la grafica dedicata RTX 3060 mobile laddove la sua iterazione Pro può sollazzare le maggiori esigenze dei creativi hardcore con le discrete RTX A3000/A5000.
ConceptD 7 Ezel (Ottobre, da 2.699 euro) ha un telaio in alluminio con un display 4K da 15.6 pollici, certificato Pantone con 100% di copertura della gamma colore Adobe RGB, e sotto il valore di 2 per la difformità cromatica Delta E: essendo ruotabile a 360°, trasforma il device in un taccuino digitale su cui scrivere avvalendosi del touch, ma può anche sdraiarsi a 180° su una superficie piana per far vedere i contenuti a chi ci sta di fronte. In termini di memorie, si arriva a un massimo di 2 TB di SSD per lo storage e di 32 GB per la RAM: volendo collegare un secondo display 4K o una eGPU è possibile disporre della connessione Thunderbolt 4. Nel modello Ezel standard è di stanza un processore serie H della 11a gen Intel, ovvero l’i7-11800H, assieme alla scheda grafica GeForce RTX 3080 di Nvidia, mentre nel ConceptD 7 Ezel Pro le già viste grafiche RTX A3000/A5000 by Nvidia dialogano con il processore Intel Xeon W-11955M.
Sono davvero tante le specifiche che accomunano i notebook ConceptD 3/3 Pro (Settembre, da 1.299 euro) e ConceptD 3 Ezel (Settembre, da 1.499 euro), con l’ultimo modello differenziato per lo più dall’essere un convertibile con touch in grado di ruotare sino ad aderire al panciotto della tastiera, facendo da tablet. In tutte le configurazioni, il display da 14 pollici è un FullHD accurato nei colori (Delta E<2), dettagliato nei particolari cromatici (100% scala sRGB), calibrato Pantone: i processori, serie H della 11a gen Intel, contano sulla 4a gen di un SSD PCIe, mentre in tema di schede grafiche non manca l’opzione per una GeForce RTX 3050 Ti: dulcis in fundo, è sempre presente una Type-C con Thunderbolt 4 e supporto alla carica veloce.
In tema di attenzione all’ambiente, sia nel packaging, che nell’uso dei materiali di costruzione (plastica riciclata post consumo senza verniciatura) per lo chassis assemblato – sì da favorirne la riparazione – senza specifiche viti, scende in campo, con tanto di curiosi caps R ed E scritti da destra verso sinistra a simboleggiare il trittico di ridurre (reduce), riutilizzare (reuse), riciclare (recycle), il portatile Acer Vero che, sotto una tastiera che tende ad sollevarsi un po’, avvicinandosi alle mani dell’utente, grazie alla cerniera, è mosso da processori Intel di 11a generazione non supportati che da una grafica integrata, comunque Iris Xe: nonostante il poco spessore, non mancano esternamente una HDMI 2.0, un paio di USB 3.2 e una USB Type-C mentre, come collegamento ad Internet, si opta per il Wi-Fi ax Gig+.
Potevano mancare dei Chromebook? Certo che no. Acer ne ha annunciati ben 4, o forse più, datosi che i primi due sono anche in edizione Enterprise: utilizzabile in 4 modalità (tenda, tablet, notebook, stand), lo Spin 713 CP713-3W (16,9 mm di spessore, per 1.37 kg) propone (Giugno, da 769 euro) un display da 13 pollici incrementato del 18% in verticale (VertiView), quindi da 2256 x 1504 pixel. Essendo un terminale certificato Intel EVO ottiene tempi d’avvio eccellenti grazie al contributo dei processori Intel 11a gen sino all’i7, contemplando ipso facto il ricorso a un paio di Type-C con Thunderbolt 4: anche l’autonomia, pari a 10 ore, con 4 recuperabili in mezzora, e la sicurezza, con un opzionale fingerprint, sono di conseguenza scontate, per un device è anche iper resistente (MIL-STD 810H) e attento al multimediale (sonorità immersiva DTS Audio, presenza di un amplificatore smart).
Rispetto al modello dell’autunno 2020, il rinnovato (Agosto, da 549 euro) Chromebook 514-CB514-1W/CB514-1WT, sempre in Enterprise Edition via Chrome Enterprise, mutua del modello poc’anzi menzionato il superamento dei test di resistenza militare, l’autonomia di 10 ore, il risveglio fulmineo, i processori, le connettività Wi-Fi 6 Gig+ e le porte Type-C Thunderbolt 4. La tastiera, però, a parte l’opzione per il fingerprint, è retroilluminata e protegge l’area del touchpad con un vetro Gorilla Glass.
I dati visualizzati dagli studenti, entro minuscole (7.3 mm) cornici, sull’LCD IPS FullHD da 14 pollici opzionalmente touch del Chromebook 314-B314-2H/CB314-2HT sono (Agosto, da 329 euro) elaborati sino a 15 ore, grazie all’estrema efficienza energetica del processore MediaTek MT8183, che consente l’implementazione, tra le connettività, della USB Type-C.
Da record sono le dimensioni per il display LCD FullHD con anti-riflesso e touch opzionale del Chromebook 317-CB317-1H (Giugno, da 399 euro) che, non a caso, sfrutta il maggior spazio disponibile per mettere in servizio anche due speaker: nel merito, si parla di una diagonale di 17.3 pollici, contenuta tra esili cornici che, però, preservano l’opzione per la webcam. Anche lo scanner per le impronte digitali è a scelta, come la retroilluminazione, per la tastiera che, in compenso, ha sia il touchpad che, per gli amanti di Excel, un tastierino numerico. Ai suoi lati sono presenti, sia da una parte che dall’altra, due USB 3.2 Type-C, mentre l’interno ospita tanto il modem per il Wi-Fi 6 quanto (purtroppo) i processori Intel Celeron, (per fortuna, almeno) poco impegnativi energeticamente (fino a 10 ore di autonomia).
Top di gamma, non per nulla in Special Edition, il notebook per gamers Acer Predator Triton 500 SE attenziona la resa visiva del display WQXGA da 16 pollici con 16:10 di aspect ratio, offrendo opzioni che vanno da un fluido (165 Hz) IPS a un IPS PolarBlack con 100% di estensione sulla gamma colore DCI-P3, 3 ms di tempo di risposta e 240 Hz di refresh rate, passando per un luminoso (1250 nits) e sempre scorrevole (165 Hz) pannello con microLED che copre la gamma completa sRGB.
Pur sottile (19.9 mm), lo chassis metallico di questo notebook si concede varie interfaccie I/O, tra cui un lettore di schede 7.0, USB 3.2 di 2a gen, Type-C (due) con Thunderbolt 4 e Display Port e mette a disposizione un ottimo sistema di dissipazione termica, in cui l’aria calda aspirata dalle prese di scarico fluisce ininterrottamente (stante il design Vortex Flow) verso l’esterno, mossa da 3 ventole (una AeroBlade 3D), catturata da 5 heatpipe in rame applicati a processore (di 11a gen Intel, anche i9) ed alla GPU (GeForce RTX 3080, ottimizzata da Nvidia con la tecnologia Advanced Optimus che contribuisce alle 12 ore di autonomia), in termini logici coadiuvati da un massimo di 4 TB di SSD PCIe e da max 64 GB di RAM DDR4 3200 MHz. Chiude in bellezza la scheda tecnica dell’Acer Predator Triton 500 SE il software, con il tool proprietario Acer Predator Sense che overclocca la GPU e regola la velocità (e rumorosità) delle ventole, e l’hub Killer Control Center 2.0, che migliora ancor di più le prestazioni di rete, es. in latenza, delle connettività cablate Ethernet (Intel Killer E3100G) e senza fili Wi-Fi 6 (Intel Killer AX1650i).
Il gaming notebook Predator Helios 500 (PH517-52) ricorre ad AUO per la fornitura del suo 17.3 pollici, che può essere un 4K AMOLED da 120 Hz con Mini LED e full-array local dimming, o un FullHD da 360 Hz con 3 ms per il tempo di risposta, ben consapevole che quando si gioca conta anche l’audio, spazialmente 3D (DTS: X Ultra). Il corpo macchina, attorniato da barre luminose, personalizzabili come pure la retroilluminazione dei singoli caps (via PredatorSense, con effetti Predator Pulsar) della tastiera, in cui gli interruttori meccanici per i tasti MagForce e WASD Racing offrono il feedback di un joystick, ospita un processore overcloccabile i9 della 11a gen Intel e la GPU GeForce RTX 3080 di Nvidia, oltre a uno storage ibrido (HDD SATA e due SSD PCIe su Raid 0) e a financo 64 GB di RAM (DDR4, 3200 MHz).
Tanta potenza va gestita a dovere e, a tal proposito, Acer non bada a spese: la tecnologia Vortex Flow fa sì che le due ventole (una delle quali AeroBlade 3D) indirizzino aria fresca sulle componenti più calde, come la CPU, sulla quale l’applicazione di un polimero in lega metallica (PowerGem) si occupa di distribuire meglio il calore altrimenti concentrato. Tra le porte, spiccano la RJ45 presieduta dal controller Ethernet Intel Killer E3100G (comunque presente il Wi-Fi 6 con latenza abbattuta dal Control Center 2.0), una mini-DP 1.4, la HDMI 2.1, una tripletta di USB 3.2 che caricano anche a PC spento, e un paio di Type-C con Thunderbolt 4.