Floppy Disk del 1995 scoperti sulla Stazione Spaziale Internazionale

Un astronauta ha scoperto un armadietto contenente alcuni vecchi floppy disk risalenti al 1995, alcuni dei quali avevano funzioni specifiche per Windows 95 e 98.

Floppy Disk del 1995 scoperti sulla Stazione Spaziale Internazionale

La Stazione Spaziale Internazionale ha festeggiato quest’anno i 20 anni di attività, durante i quali una quantità enorme di astronauti, famosissimi e non, hanno soggiornato almeno una volta per portare avanti degli studi o delle ricerche. La tecnologia in 20 anni ha fatto passi da gigante, e anche i dispositivi su cui si salvano i dati hanno subito notevoli cambiamenti.

Si è passati dal floppy disk, ai CD, passando successivamente per le chiavette USB, i salvataggi su Hard Disk, concludendo ai giorni d’oggi con il backup su Cloud, che non comporta alcun dispositivo fisico se non il computer stesso da cui inviare i dati da salvare.

Queste varie trasformazioni, ci hanno portato ad una tecnologia all’avanguardia, ma proprio recentemente sono stati ritrovati dei vecchi floppy disk, risalenti al 1995, dunque a 23 anni fa, grazie alla scoperta fatta per puro caso da Alexander Gerst, l’astronauta che attualmente risiede all’interno della Stazione Spaziale Internazionale.

I Floppy Disk del 1995 contegono la storia delle ricerche

L’astronauta, reso fortunato dalla sua curiosità che lo ha spinto a ritrovare questi reperti storici, ha pubblicato la foto del ritrovamento su Twitter, affermando di aver rinvenuto un armadietto che molto probabilmente è chiuso da tantissimo tempo.

Tra i vari floppy disk, sono stati ritrovati le Norton Utilities per Windows 95/98, e il Crew Personal Support Data Disk, in cui sono riportati i nomi di Shep e Sergey: questi ultimi, molto probabilmente, sono i due astronauti che hanno preso parte alla missione nel 2000, e che facevano parte dell’equipaggio Expedition 1.

A guardare quei dispositivi di archiviazione viene quasi da ridere, però, se ci si pensa, sembra in un batter d’occhio di tornare indietro con gli anni, quando anche trasferire un singolo file, o un singolo documento, comportava un certo tempo e le capacità massime di memorizzazione erano molto piccole, sull’ordine dei chilobyte.

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