Fitbit, l’azienda californiana specialista in fitness tracker e, ad oggi, di wearable salutistico in generale, ha presentato la sua nuova smartband, il Fitbit Charge 3, dotata di un’ottima autonomia e di una capiente memoria nella quale stoccare i rilevamenti delle numerose attività fisiche supportate, maggiormente riguardosa del pubblico femminile (presente anche il tracciamento del ciclo mestruale).
Fitbit Charge 3 ha un vetro Gorilla Glass 3 a protezione del display, un pannello sensibile al tocco, di tipo OLED, incastonato in uno chassis d’alluminio immune alle immersioni in acqua fino a 50 metri (5 atmosfere): in tal modo, si rivela adatto anche per il nuoto, oltre al riconoscimento automatico di allenamenti disputati nella corsa, sull’ellittica, etc.
Grazie all’accelerometro triassiale, all’altimetro, ed all’interazione col GPS dello smartphone, rileva dati quali i passi fatti, i minuti di attività, i piani saliti, il ritmo e la distanza (anche in bici), tramutandoli in calorie bruciate, ed ottenendo delle analisi precise grazie all’app Fitbit: il cardiofrequenzimetro a impulsi ottici, ed il sensore di SpO2 (saturazione di ossigeno nel sangue), consentono di ottenere le risposte dell’organismo all’entità dello sforzo ottenuto, e di programmare mirate sessioni di respirazione. Lato software, la feature “Fitbit oggi” offre un quadro statistico quotidiano, e permette la connessione alla community onde condividere progressi ed ottenere spunti e motivazioni.
Il collegamento del Fitbit Charge 3 con il computer è realizzato mediante il Wi-Fi, mentre con oltre 200 smartphone il pairing viene ottenuto tramite il Bluetooth 4.0 LE: una volta messo al centro di un più vasto ecosistema, può ricevere le notifiche delle app e (tramite una vibrazione) anche quelle delle chiamate ricevute. Non mancano quelle per i messaggi e la messaggistica istantanea, con la facoltà di applicarvi (in futuro) delle risposte rapide solo nel caso di device Androidiani, e gli avvisi dal calendario.
L’azienda assicura che il Fitbit 3 ha una discreta memoria locale, la cui saturazione dipende dalla frequenza di campionamento dei dati rilevati: nel caso dei totali quotidiani, è possibile stoccare i dati dell’ultimo mese, mentre nel caso di quelli rilevati minuto per minuto, la capienza è sufficiente per una settimana. Anche la batteria costituisce un valore aggiunto del Fitbit Charge 3.0: realizzata con polimeri di litio, si ricarica in pressappoco 2 ore e, a partire da quel momento, assicura un’operatività media di 7 giorni, anche in ragione della retroilluminazione adattiva (alla luce ambientale) del mini-display.
I cinturini del Fitbit Charge 3 sono sportivi o classici, in materiale plastico scuro e flessibile (29.99 euro), in tessuto poliestere (39.99), o pelle (69.99 euro), ma sempre con fibbia in alluminio: le spedizioni avverranno in 6 od 8 settimane, con la variante base (4 combinazioni cromatiche) programmata per l’inizio di Ottobre a 149.99 euro, e la Special Edition, caratterizzata dalla presenza di un modulo NFC idoneo a supportare i pagamenti contactless via Fitbit Pay, prevista per Novembre 169.99 euro.