Ecco! Questa batteria donerà il doppio dell’autonomia ai vostri device

In questi giorni, la start-up SolidEnergy System ha annunciato che la sua batteria innovativa, con capienza doppia a parità di dimensioni e senza problema di usura, sarebbe in procinto di essere commercializzata tra pochi mesi. Ecco di cosa si tratta.

Ecco! Questa batteria donerà il doppio dell’autonomia ai vostri device

Tutta la tecnologia moderna, dagli smartphone ai droni passando per le auto e l’IoT (domotica compresa) senza dimenticare i portatili, è afflitta sempre dallo stesso problema: la scarsa autonomia offerta dalle attuali batterie agli ioni di litio. La soluzione, però, sarebbe decisamente dietro l’angolo visto che SolidEnergy Systems sarebbe già pronta a commercializzare le prime batterie con capienza doppia a parità di dimensione.

SolidEnergy Systems è una start-up fondata nel 2012, da una costola del prestigioso MIT (Massachussets Insitute of Technology), per occuparsi di studiare una soluzione energeticamente valida in grado di alimentare le tecnologie dell’oggi e del domani. Nel 2015, dopo anni di studio, si iniziò ad ipotizzare un coinvolgimento di quest’azienda nel “Project Ara”, lo smartphone modulare secondo Google. Di lì a poco, venne mostrato il primo prototipo funzionante di batteria per iPhone.

Nello specifico la batteria, destinata ad un iPhone 6, era poco più grande della metà di quella ufficiale anche se, rispetto a quest’ultima, aveva un bel po’ di capienza energetica in più (2000 contro 1800 mAh). Va da sé che, a parità di dimensioni, la batteria in questione avrebbe avuto il doppio della capienza.

I risultati in questione erano stati ottenuti con astuti espedienti. Nelle batterie, l’anodo – solitamente fatto in grafite – era stato realizzato in sottilissimo litio-metallo, un materiale definito ad alta energia in quanto in grado di attirare ed ospitare più ioni. Questo, come pre-annunciato poc’anzi, porterebbe ad una capacità energetica superiore.

Il bello di quest’innovativa soluzione, però, è che non si ferma qui: anche all’elettrolita si è messo mano e se n’è realizzato uno ibrido – con parte solida sul litio – ed una parte liquida di separazione che, alla fin della fiera, risulta essere più sicuro: questo, per parte sua, porta ad una maggiore durata della batteria che, quindi, può esser sottoposta ad un più elevato numero di cicli di ricarica. Senza decadere nelle prestazioni.

Dulcis in fundo, per produrre batterie di questo genere non sarebbe necessario operare alcun cambiamento nelle catene di produzione che risulterebbero idonee già allo stato attuale.

Ebbene, in questi giorni, la medesima società è tornata a far parlare di sé sostenendo di esser pronta a commercializzare le sue batterie. A Novembre del 2016 verranno distribuite quelle per i droni la cui autonomia, di solito, non va molto oltre il quarto d’ora di volo. Poi, agli inizi del 2017, si passerà alla power unit per smartphone e device indossabili e, infine, nel 2018 toccherà alle auto elettriche avere la loro bella botta di autonomia: riusciranno a superare l’attuale limite dei 300 km con una ricarica? Probabile.

Considerando che, quindi, la SolidEnergy Systems è pronta a rivoluzionare l’autonomia del mondo tecnologico da qui a breve, voi come preferireste che le aziende ne integrassero le intuizioni? Realizzando batterie di pari dimensioni e capienza raddoppiata, o puntando su un minor ingombro della batteria a vantaggio della leggerezza generale del device? 

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