Netflix è arrivato in Italia da appena 5 giorni, il 22 Ottobre (2015), e già ha scatenato una significativa catena di eventi. Innanzitutto PopCorn Time ha ammainato la bandiera, sotto le pressioni delle Majors, ed il suo erede legale “Butter” – pur avanzato tecnologicamente – non sembra destinato a un grande futuro (come il Napster legale) e, ancor più importante, gli altri contender legali dello streaming online hanno iniziato a sentire…il fiato sul collo.
Sky, infatti, ha varato un piano che potremmo tranquillamente definire “anti Netflix”. In sostanza, il grande network di Rupert Murdoch offre, per 30 giorni, la possibilità di provare gratuitamente il pacchetto “Intrattenimento” di SkyOnline (https://www.skyonline.it/) in modo da potersi gustare un bel po’ di serie tv (le nuove annate di The Walking Dead, Gomorra, Grey’s Anatomy, House of Cards e le nuove serie Aquarius e The Last Panthers) e show televisivi (Masterchef, X Factor e Italia’s Got Talent s).
Al termine del periodo di prova, il pacchetto “Intrattenimento” costerà – al pari del pacchetto Cinema (8 canali, 600 film on demand, 10 nuovi film a settimana) e Calcio (Serie A quasi tutta in esclusiva, Serie B e coppa Uefa) – 9,99 euro al mese. Sempre, naturalmente, con la possibilità di comprare singoli eventi, e con l’opportunità di noleggiare a 39,99 euro (49,99 con 1 mese di Cinema e Intrattenimento) il Set Top Box di Sky per fruire tali pacchetti sul più comodo schermo della TV di casa.
La promozione testé illustrata, come intuibile, è decisamente concepita per contrastare Netflix anche se, in un’intervista, l’amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia ha sostenuto di non temere affatto l’arrivo di Netflix in Italia ed anzi di apprezzarne l’entrata in scena con promozioni così aggressive perché ciò farà senz’altro bene alla concorrenza e, quindi, in ultima sintesi, al consumatore finale.
In particolare, Zappia ha sostenuto come Netflix non sia poi tutta quest’innovazione di cui si sta parlando ultimamente: Sky, infatti, è già presente nel panorama italiano e offre – con Sky Online e Sky Go – contenuti ben più numerosi (750 film e diverse novità) a ben 2 milioni e 800 mila famiglie “tecnologiche”.
Tutto vero, non si discute, tuttavia è pur vero che il motivo di tanto clamore attorno a Netflix non sta tanto nel bouquet di contenuti (per altro interessanti) che si espanderà sicuramente strada facendo quanto, più che altro, nella tecnologia con la quale offre i propri contenuti alla sua utenza: l’interfaccia di Netflix è intuitiva e bene organizzata, lo streaming è sempre fluido da qualsiasi device ed offre qualità (dall’HD al 4K) che i contender possono solo sognarsi (almeno per ora).
Oltretutto, se vogliamo essere pignoli, Netflix è anche dannatamente conveniente (specie nel caso di un’utenza familiare con più streaming contemporanei) e l’unico vero soggetto che poteva competerci – per offerta ed innovazione della proposta – è ormai bell’e fritto (PopCorn Time).