Sino a poco tempo fa, gli amanti del gaming informatico non avevano molte alternative: o si optava per computer fissi, espandibili ma ingombranti, o si ripiegava sui portatili ad hoc, più compatti ma non certo da peso piuma. La cinese Zotac sembra aver trovato la quadratura del cerchio con la famiglia di mini-computer Magnus che, ora, si è arricchita con le nuove serie EK ed ER.
I mini desktop EK saranno equipaggiati con processori Intel Core, di 7° generazione (Kaby Lake) e con 4 core fisici tarati ad una frequenza operativa maggiore di quella di fabbrica: per un più rapido accesso a programmi e contenuti, vi sarà anche l’intervento coadiuvante delle capienti cache Intel Optane. Discorso diverso per i sistemi ER, che monteranno le nuove CPU AMD Ryzen.
A parte questo, in entrambe le serie, sono presenti versioni delle schede grafiche GeForce GTX 1060 e GTX 1070 rielaborate in forma ultracompatta, in modo da lasciare, nello chassis del terminale (225 x 203 x 128 mm), sufficiente spazio per un sistema di dissipazione del calore ibrido, e silenzioso, basato sia su un design intelligente, che sulle medesime ventole radiale in uso presso alcuni notebook.
Sempre in relazione agli elementi comuni delle due nuove serie di miniPC da gaming Zotac, vi sono le memorie: la RAM può arrivare sino ad un massimo di 32 GB, con tipologia DDR4 e frequenza pari a 2400 MHz, mentre lo spazio fisico potrà essere affidato sia ad hard disk SSD M.2 (con interfaccia SATA 3 o NVMe) che a soluzioni da 2.5 pollici (a stato solido, o meccaniche).
Le connettività di questi miniPC prevedono l’internet cablato, grazie alla porta LAN, ed il supporto a Bluetooth 4.2 e Wi-Fi ac. L’espandibilità è molto ampia, affidata a DVI-DL, HDMI 2.0, DisplayPort 1.4 (tre), USB 3.0, e USB 3.1 (due, di 2° generazione, con velocità di trasferimento a 10 Gbps).
I miniPC da Gaming Zotac Magnus EK ed ER, animati da Windows 10, sono stati concepiti pensando al pieno supporto verso le applicazioni di realtà virtuale, e ciò fa pensare che il loro prezzo, ad oggi ancora non comunicato, non sarà certo inferiore a quello della seconda, passata, generazione di Magnus compatti, che si attestata abitualmente sopra i 1000 euro.