DJI Mini 3 Pro: ufficiale il drone compatto e iper autonomo

Game over. Si è conclusa l'attesa del nuovo drone compatto asiatico DJI Mini 3 Pro che, nelle scorse ore, confermando i rumors dei leakers, è stato presentato con annessi i kit con i quali sarà possibile acquistarlo.

DJI Mini 3 Pro: ufficiale il drone compatto e iper autonomo

Atteso da molto tempo, nonostante i rumors delle ultime ore, a suon di unboxing e materiale di marketing trapelato (anche ad opera del leaker Jasper Ellens), il drone “per tutti” di DJI è stato al fine presentato, concretizzandosi nel DJI Mini 3 Pro, pilotabile senza patentino APR (anche se il drone stesso, a seconda del punto di decollo sulle mappe d-flight.it, si premurerà di segnalare le zone vietate al sorvolo). 

DJI Mini 3 Pro, compatto (71 x 245 x 62 mm per 249 grammi) e con un design non rivoluzionato rispetto al predecessore, è il degno alfiere della linea di piccoli droni “Mini” varata dal marchio cinese nel lontano 2019 e oggi giunta ufficialmente alla sua terza emanazione, arricchita di un pro ben giustificabile dalle specifiche tecniche. A bordo del nuovo drone, è presente un nuovo sensore CMOS con f/1.7 di apertura, dimensionato a 1/1.3 pollici, capace di scattare immagini, anche in RAW, da 48 megapixel, senza temere le condizioni di scarsa luminosità (pixel da 2.4 micrometri che catturano più luce), come pure di realizzare video che arrivano sino al 4K a 60 fps (in HDR si scende a 30 fps), con lo zoom – di tipo digitale – legato alla risoluzione della registrazione (es. sino al 4x in FullHD, che scema al 2x in 4K). 

Grazie alla possibilità di ruotare la fotocamera di 90° è possibile, senza rinunciare alla qualità del sensore, ottenere anche realizzazioni in formato verticale così adatte al mondo dei social: dall’app associata l’utente potrà modificare i profili colore, tenendo sempre ben presente che, selezionando l’opzione D-Cinelike (che permette al sensore di catturare un’ampia gamma dinamica) ci si potrà poi sbizarrire in post produzione. Chi si attendeva diverse funzioni smart non rimarrà deluso visto il poter ottimizzare le riprese in volo anche via MastershotsQuickShots (Dronie, Spirale, Ascesa, Cerchio, Boomerang, Asteroide), e Hyperlapse

Non meno importante è, in ragione della collocazione dei sensori di rilevamento degli ostacoli (ora anche con un campo visivo aumentato) sotto, davanti e dietro, l’arrivo di un rilevamento degli ostacoli di tipo tri-direzionale, che offre una visione in pratica a 180° di quel che circonda il drone. Ipso facto, il DJI Mini 3 Pro offre appoggio alla funzione “APAS 4.0” (advanced pilot assistance systems di 4a gen) che traccia il percorso di ripresa più sicuro aggirando gli ostacoli, mentre la dotazione completa delle feature (Spotlight 2.0, Point of Interest 3, ActiveTrack 4.0) “FocusTrack” farà sì che il drone possa riprendere seguendo l’utente in automatico e scansando nel contempo gli ostacoli. Ovviamente, non mancherà il sistema di trasmissione Ocusync 3 (capace di assicurare, sino a 12 km di distanza, una visuale a 1080p del tutto nitida).

Capace di volare secondo diverse modalità (es. Normale, Sportiva per chi ama i cambi repentini, o Cinematica per chi vuol eseguire filmati suggestivi ben stabilizzati e con fluide transizioni), il DJI Mini 3 Pro, in tema di autonomia, con la batteria standard, arriva a 34 minuti di volo, superati grazie alla batteria “intelligente” plus, che permette di volare per 47 minuti, pur rientrando in normative diverse, dato che il peso con la stessa aumenta. Sul versante del controllo, oltre all’opzione per il controllo via app per smartphone (che ridurrà il prezzo del drone a 739 euro), sarà disponibile anche il kit (829 euro) col telecomando DJI RC-N1 (provvisto di supporto per i device mobili) e quello (999 euro) col telecomando DJI RC, dotato di display da 5.5 pollici (per non dover montarci sopra il proprio smartphone). 

Optando per il kit “FlyMore” (+189 euro) si otterranno anche una borsa a tracolla, due set di eliche, una stazione di ricarica a due vide, con annesse due batterie standard mentre, virando sul kit “Fly More Kit Plus (+ 249 euro), si otterranno le stesse cose del primo kit con la differenza che le due batterie incluse saranno quelle maggiorate. 

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