DJI Mini 2: ufficiale il nuovo drone da ripresa, per foto RAW, video 4K con zoom 4x

Alle prime luci dell'alba italiana, DJI ha dato un erede all'acclamato drone per principianti, il Mavic Mini, col successivo DJI Mini 2 che, oltre alla diversa denominazione, porta in dote corposi aggiornamenti sotto-scocca, tra cui le riprese in 4K.

DJI Mini 2: ufficiale il nuovo drone da ripresa, per foto RAW, video 4K con zoom 4x

Tenendo fede agli impegni dei giorni scorsi il brand cinese DJI, che appena un paio di settimane fa aveva presentato un’intrigante pocket camera con gimbal, ha alzato il sipario sul suo nuovo e atteso drone per fotoamatori, DJI Mini 2, erede del Mavic Mini, del quale riprende alcuni punti cardine, innovando notevolmente il resto.

Sempre pieghevole, per un agile trasporto, “per tutti” in quanto i 249 grammi di peso permettono anche di non sottoporsi all’obbligo del patentino online, il DJI Mini 2 monta motori più efficienti e potenti, in ragione dei quali può volare anche per 31 minuti, resistendo a venti oltre i 38 km/h: pur privo dei sensori per gli ostacoli, avvalendosi del sensori di visione posti sul dorso, e del GPS, può essere facilmente tenuto a una certa altezza da terra, evitando anche di salire oltremisura (altitude lock) e, anzi, settando il ritorno automatico quando desiderato.

L’integrazione della tecnologia di comunicazione “OcuSync 2.0” a doppia frequenza consente all’utente di controllarlo a 4 km di distanza, swtichando da un canale all’altro in modo automatico onde evitare le interferenze. 

Una volta in aria, DJI Mini 2 sfrutta il sensore CMOS da 1/2.3 pollici per scattare foto (anche con ritardo iniziale, ed a esposizioni diverse) a 12 megapixel, aggiungendo il ricercato formato grezzo RAW: non mancano diverse modalità panoramiche, come quella a 180° (basata su 8 foto), quella a sfera (25 foto unite insieme), e quella grandangolare 3×3 (quindi scattando 9 foto). I video ora possono essere realizzati anche in 4K@30fps con trasmissione a 100 Mbps: in questo caso, è possibile avvalersi di diverse modalità automatizzate, tra cui cerchio, boomerang, dronie, helix, rocket, mentre lo zoom, che gli permette di riprendere un soggetto senza muoversi, arriva al 4x o, accontentandosi del FullHD, al (privo di perdite di qualità) 2x (croppando dalle immagini in 4K). 

Capace ora di connettersi direttamente allo smartphone bypassando il controller, facendo riferimento all’app DJI Fly, si possono trasferire al volo le foto da condividere o, per non sprecare spazio locale con riprese non del tutto impeccabili, ritagliare direttamente nel drone le clip interessanti, per importare solo quelle. DJI Mini 2 può essere comprato ad un prezzo che oscilla tra i 459 euro del pacchetto base (drone, telecomando, 1 batteria) e i 599 euro del pacchetto “Fly More Combo” (comprensivo anche di una base di ricarica per le 3 batterie incluse, e di una borsa per il trasporto). 

Continua a leggere su Fidelity News