Il Giappone, da sempre all’avanguardia nella tecnologia del benessere, ha presentato una soluzione rivoluzionaria per la cura personale: la Human Washer, una vera e propria “lavatrice umana” sviluppata da Science Co., azienda specializzata in sistemi da bagno intelligenti. Attualmente in mostra all’Expo 2025 di Osaka, questo dispositivo promette di trasformare la doccia quotidiana in un’esperienza simile a quella di una spa, combinando automazione, comfort e sostenibilità in un unico sistema futuristico.
La Human Washer rappresenta un esempio perfetto di come la tecnologia possa reinventare le abitudini quotidiane, con l’obiettivo di offrire relax e igiene in modo più semplice ed efficiente. Il dispositivo si presenta come una vasca dal design elegante, coperta da una cupola trasparente che avvolge l’utente in un ambiente chiuso e silenzioso. Una volta che la persona si sdraia all’interno, la porta si sigilla automaticamente e uno schermo integrato inizia a proiettare immagini rilassanti: onde del mare, tramonti o paesaggi naturali, accompagnati da suoni ambientali. Questi elementi creano un effetto immersivo, contribuendo a trasformare il bagno quotidiano in un momento di vero relax.
Durante il ciclo, che dura in media cinque minuti, la macchina riempie automaticamente la vasca con acqua e sapone tiepidi e avvia un lavaggio completo del corpo, senza che l’utente debba muovere un dito. La temperatura dell’acqua viene mantenuta costante a circa 38 °C, ideale per favorire il rilassamento, mentre la fase di risciacquo abbassa leggermente la temperatura per garantire una sensazione di freschezza e benessere.
Un aspetto fondamentale della Human Washer è la sua attenzione alla sostenibilità. Il sistema è progettato per filtrare e riutilizzare parte dell’acqua impiegata, riducendo notevolmente gli sprechi rispetto a una doccia tradizionale. Inoltre, piccoli altoparlanti integrati diffondono suoni naturali sincronizzati con le immagini proiettate, completando l’esperienza multisensoriale e rendendo il bagno non solo un momento di pulizia, ma anche di rigenerazione mentale e fisica.
Oltre al comfort e all’aspetto ecologico, il dispositivo punta anche a migliorare l’accessibilità. Persone con mobilità ridotta o con difficoltà a muoversi possono godere di un’esperienza di lavaggio completa senza alcuno sforzo, mentre chi ha poco tempo a disposizione può comunque beneficiare di un momento di relax e cura personale. La Human Washer si ispira alla tradizione giapponese dell’ofuro, il bagno rituale di fine giornata, reinterpretandola in chiave moderna e tecnologica.
Secondo Yasuaki Aoyama, presidente di Science Co., l’idea del progetto trae origine da un prototipo storico presentato negli anni ’70 a Osaka, ma mai entrato in produzione. Oggi, grazie ai progressi nella sensoristica e nell’automazione, il concetto è finalmente realtà. All’Expo, oltre mille visitatori hanno già provato la macchina, dimostrando grande interesse e curiosità per il futuro commerciale del prodotto. Sebbene non siano ancora stati comunicati prezzo e data di lancio, Science Co. ha confermato che una versione destinata al mercato domestico sarà presentata dopo la fine dell’esposizione, con l’obiettivo di portare la tecnologia e il benessere giapponese nelle case di tutto il mondo.