Da Anker un intero set di nuovi auricolari wireless di alta qualità

Abbandonando per un attimo il core business dei power bank, la cinese Anker conferma la sua timida presenza nel mondo dei wearable dedicati all'ascolto musicale, con un nutrito assortimento di nuovi accessori, cablati e non, per gli amanti del suono premium.

Da Anker un intero set di nuovi auricolari wireless di alta qualità

La cinese Anker, ormai smarcatasi decisamente dal mondo dei powerbank e degli accessori di piccolo cabotaggio, guarda in alto e punta a incrementare il livello tecnologico della sua offerta con un corposo allestimento di auricolari smart, per tutti i gusti e le disponibilità. 

Il primo prodotto del nuovo assortimento Anker è rappresentato dagli auricolari in-ear Soundcore Spirit 2 (sui 50 euro), comodi da indossare grazie ad un triangolino di ancoraggio nel padiglione auricolare, impermeabili IP68 e immuni al sudore (SweatGuard). Particolarmente attenti ai bassi, attenzionati con driver di tipo sovradimensionale, ma anche con le ottimizzazioni BassUp ed un doppio equalizzatore, possono essere connessi a due device in contemporanea e, in quanto muniti di cavo (da una capsula all’altra), garantiscono 14 ore d’autonomia.

Sempre compatibili con lo standard Type-C sono anche i Soundcore Spirit X2 (intorno ai 120 euro), sempre IP68 (con SweatGuard) e di facile vestibilità grazie all’archetto d’ancoraggio. L’attenzione ai bassi è confermata, ponendo dietro i driver da 12 mm un tubo acustico (per il Turbo Bass). L’autonomia scende a 9 ore, con 1.5 aggiuntiva dopo una decina di minuti di riposo nella custodia, capace di portare l’operatività a complessive 36 ore

Rispetto al modello precedente, provvisto di un sistema di riduzione del rumore ambientale, le gemme auricolari true wireless Soundcore Spirit Dot 2 (pressappoco 79.99 dollari), comode in quanto con struttura flessibile, mettono in campo una modalità trasparente che consente di non isolarsi da quel che accade intorno. Sempre focalizzate sui bassi potenti, garantiscono 5.5 ore di riproduzione musicale, con 1 ora extra dopo 10 minuti di giacenza nell’astuccio protettivo, grazie al quale l’autonomia si sostanzia in 16 ore totali.

Di grand’impatto sono senza dubbio i simil AirPods Life Note, confermati come compatibili con l’USB Type-C: oltre al design ricercato, i nuovi auricolari puntano anche su un suono cristallino, tanto in emissione (driver in grafene) quanto in ricezione, grazie alla presenza di 4 microfoni utili anche per la cancellazione del rumore. Autonomi, grazie all’apposito alloggio, per un insieme di 40 ore, ne guadagnano una in più in seguito ad una fast charge da 10 minuti.

All’interno della famiglia Liberty, l’influenza Apple domina ancora alla grande, con tre nuovi modelli, divisi per fasce d’importanza. Le basiche Liberty 2 (99.99 dollari) implementano un Bluetooth 5.0 con codec aptX e vantano un’autonomia di 8 ore, con 4 cicli ci ricarica assicurati (32 ore totali) dalla custodia. Quest’ultima, nelle praticamente uguali Liberty Air 2 (sempre 99.99 dollari), accreditate di 7 ore di autonomia (ma di 28 ore complessive via pochette di ricarica), si arricchisce della ricarica wireless su piattaforme Qi.

Liberty 2 Pro, infine, sono il modello extralusso, con tutte le frequenze fedelmente riprodotte (medi delicati, bassi corposi, alti acuti), grazie a inediti driver coassiali degni dei professionisti del settore vincitori dei Grammy: indicati nelle telefonate, grazie ai 4 microfoni per la cancellazione del rumore di Qualcomm, forniscono una risposta sonora personalizzata dalla tecnologia HearID per la scansione del padiglione auricolare. Con 8 ore di autonomia, saranno prezzati a 149 dollari.

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