Molto si è scritto sulla necessità, o il desiderio, di imparare una o più lingue straniere. Oltre ad arricchire il proprio patrimonio di conoscenze, tale attività stimola notevolmente il nostro cervello e lo mantiene in salute, riducendo addirittura la probabilità di incorrere in un ictus.
Conoscere le lingue è un prerequisito spesso necessario per trovare lavoro ma permette anche di interagire con persone di culture diverse. È proprio quest’ultimo aspetto che, troppo spesso, viene trascurato nel momento in cui si inizia ad apprendere una nuova lingua. Il linguaggio è, per sua natura, finalizzato alla comunicazione; non ha senso imparare una lingua da soli, memorizzando magari lunghe liste di parole nuove svincolate da un contesto.
Basta vedere come i bambini apprendono la propria lingua madre per rendersi conto di tutto ciò: impariamo prima di tutto le parole, e le frasi, che ci servono per interagire con gli altri e per soddisfare i nostri bisogni. È la motivazione, la necessità di comunicare che facilita i nostri progressi nell’apprendimento. Per fare questo, è necessario “immergersi” nella nuova lingua, ascoltando e interagendo il più possibile con le persone che la parlano.
Ovviamente questo non è sempre possibile, anche se la diffusione dei podcast e dei social network ha reso più accessibili gli scambi linguistici. Alcuni ricercatori dell’Università di Cornell hanno fatto di più: lo scorso maggio hanno presentato, nel corso di una conferenza tenutasi in California, un nuovo software/gioco di ruolo volto all’apprendimento delle lingue straniere, “Crystallize” (Cornell University. “Wnt to learn a new language? Get a partner and play this video game”. ScienceDaily, 27 June 2016).
Attualmente il software è disponibile solo per il giapponese, ma presto l’apprendimento verrà esteso anche a molte altre lingue. Esso è strutturato come un gioco di ruolo; questo permette di rendere più efficace l’apprendimento poiché, sostengono i ricercatori, il divertimento e la sfida accrescono la motivazione e l’impegno. Ogni giocatore, attraverso il proprio avatar, deve interagire con i vari personaggi presenti nel contesto virtuale. Inizialmente, proprio come accade nella vita reale, ogni giocatore ascolta le frasi pronunciate dagli avatar in determinate situazioni (ad esempio, due amici che si incontrano e si salutano). Questa fase di ascolto è fondamentale non solo per apprendere nuove parole, ma soprattutto per capire quando si usano. Queste possono essere annotate nel software ed essere utilizzate in seguito. La finalità del gioco, infatti, è il raggiungimento di specifici obiettivi (farsi degli amici, trovare lavoro…) che permettono di guadagnare punti e di salire di livello.
Come in molti giochi simili, ogni giocatore viene incentivato a interagire con altri giocatori che stanno apprendendo la stessa lingua per aiutarsi a vicenda; i ricercatori, a tal proposito, hanno dimostrato che i giocatori che collaborano per raggiungere obiettivi comuni non solo si divertono di più, ma acquisiscono maggiori competenze in ambito linguistico. Questo perché non ha senso apprendere una lingua in modo fine a se stesso; ciò che la rende viva è la sua capacità di favorire la comunicazione.