Uno dei provvedimenti presi dal Governo per arginare la diffusione del Coronavirus è il divieto assoluto di spostamenti salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute e situazioni di necessità particolari. In questo drammatico scenario, in ogni caso, le autorità hanno invitato tutte le aziende ed attività produttive compatibili con il “lavoro da casa” ad avviare il cosiddetto “smart working” e “telelavoro”.
Stando a casa, inoltre, i cittadini tendono a fruire maggiormente del web, oltre che per le sopra citate questioni lavorative, anche per attività didattiche – ad esempio lezioni online e interrogazioni in conferenza video – e ludiche, primo fra tutti la fruizione di contenuti video in streaming offerti dalle varie piattaforme.
E’ proprio in questo contesto di particolare emergenza che ritorna alla ribalta una delle problematiche con cui l’Italia deve ancora fare i conti: il digital divide o divario digitale.
Coronavirus: aumento della domanda di banda fino al 300%
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, in Italia la domanda di banda è letteralmente esplosa: stando ai dati pubblicati da agendadigitale.eu, il traffico sulla rete Open Fiber è aumentato tra il 40 e il 300%, con particolare riferimento alla banda in upload, giustificabile proprio con le suddette attività di smart working e didattica a distanza (invio di file e progetti ai datori di lavori e committenti, invio di dispense agli studenti o upload di video tutorial su blog e canali youtube).
In situazioni così gravi è chiaro quanto sia importante aggiornare il Paese al fine di ridurre o eliminare del tutto il digital divide e permettere a tutti i cittadini, anche quelli residenti nelle zone rurali e meno urbanizzate, la fruizione di una connessione in fibra ottica ad alta velocità, fondamentale per sostenere attività di smart working o semplicemente lo streaming di contenuti video in alta qualità, senza interruzioni o fastidiosi lag e buffering.
Si stima che entro il 2020, con l’attuale piano di sviluppo per la banda ultralarga, il 45,4% dei cittadini potrà accedere ad una connessione con velocità superiore a 100 Mbps, mentre tale dato sale al 96% se consideriamo la rete in banda larga fino a 30Mbps. Nel 2021 tali dati dovrebbero raggiungere rispettivamente il 53,2% ed il 99,7%.
Vodafone a sostegno di famiglie e imprese
Proseguono, intanto, i lavori per il potenziamento dell’infrastruttura di rete, a cui si aggiunge anche il massimo impegno di Vodafone per sostenere le aziende e le famiglie non solo in questo momento così delicato ma anche in previsione del post-emergenza. Infatti, in collaborazione con Cisco Italia, è stato elaborato un piano triennale per lo sviluppo di un sistema di servizi avanzati per la promozione della digitalizzazione delle piccole e medie imprese ma anche di grandi realtà attraverso il rafforzamento delle comunicazioni di rete, dei sistemi cloud, dei sistemi di sicurezza e delle tecnologie di rete.
Fra le varie iniziative per le famiglie, grazie all’adesione all’iniziativa Solidarietà Digitale, Vodafone ha rimosso – in modo del tutto automatico – le soglie di traffico per un mese per tutte le sim (private e aziendali).