Coppia 2.0: in arrivo i partner robot, e le spose virtuali

Sempre più, la tecnologia si sta insinuando nel modo in cui le persone gestiscono le proprie relazioni di coppia: un domani, addirittura, sarà possibile avere un partner robotico, o in forma di rappresentazione virtuale/ologramma.

Coppia 2.0: in arrivo i partner robot, e le spose virtuali

Secondo alcuni studi contemporanei, su tre uomini, uno rimane solo a vita, a causa di difficoltà nel relazionarsi con l’altro sesso. Di fronte a un’evidente domanda del mercato, l’hi-tech si è attivato, proponendo relazioni nelle quali il partner potrà essere un robot, un’immagine virtuale, o una riproduzione olografica

La prima notizia, in tal senso, è stata diffusa dal “Guardian”, secondo il quale, dopo la già evolutissima RealDoll, dell’omonima azienda, il segmento di quelle che una volta erano le bambole gonfiabili conoscerà presto una nuova evoluzione, Harmony, un sex robot realizzato dalla californiana Abyss Creations, fondata dall’imprenditore Matt McMullen. L’uomo, intervistato dalla testata britannica, ha spiegato che Harmony, ad oggi, ha già diverse capacità: assume espressioni particolari, alzando le ciglia e sorridendo, parla, racconta le barzellette, o fa citazioni colte.

Ovviamente, fa sesso, in ogni modo che il suo proprietario possa concepire, e desiderare: il tutto, condotto con iniziativa, imparando – grazie al machine learning – quel che piace a chi l’ha comprata. Solo una cosa manca: la capacità di camminare ma, spiega Matt, è un qualcosa cui si provvederà in futuro. La sua azienda ha in programma di produrre – per il primo anno – 1000 esemplari di Harmony, a 15 mila dollari cadauno, ritarando prezzo e quantità a seconda dell’incontro che si verificherà tra domanda e offerta. 

Alle critiche di chi, sul quotidiano, sosteneva che, con Harmony, passasse il messaggio – erroneo – secondo cui “la donna si può comprare come un oggetto“, mister McMullen ha risposto che Harmony si propone solo di dare un po’ di felicità a quelle persone che non riescono a trovare la persona giusta, attraverso un’illusione della compagnia. 

Non solo robot. In Giappone, un altro episodio conferma la nuova evoluzione che stanno prendendo i rapporti personali nei quali, un giorno, si potrà sposare un partner virtuale. A intraprendere per prima questa strada è stata un’azienda giapponese di videogame che ha realizzato “Niitzuma LovelyxCation”, un simulatore di storie d’amore: nel videogame in questione, l’utente dovrà scegliere tra 3 potenziali fidanzate (Nono Naruse, bionda, Yuki Isurugi, bruna, e Aiko Kurihara, castana), tutte “disegnate” in stile anime, e potrà corteggiarle, al fine di giungere al felice esito rappresentato dal matrimonio

Quest’ultimo si svolgerà nella realtà, il 30 Giugno in una località ignota di Tokyo, e prevederà che gli sposi indossino – oltre allo smoking – un visore per la realtà virtuale, che consentirà loro di vedere, ed impalmare, la propria bella anima gemella virtuale. 

Qualcosa di simile è già stato realizzato, ma in miniatura, sul finire dello scorso anno, quando un’altra azienda giapponese creò il Gatebox, un cilindro all’interno del quale l’utente poteva visualizzare l’ologramma di una partner virtuale, pronta ad accoglierlo al suo ritorno a casa, e con la quale messaggiare durante il tran tran quotidiano. 

Continua a leggere su Fidelity News