L’intelligenza artificiale continua a plasmare il panorama tecnologico globale, spingendo aziende come Microsoft, Apple e Meta a ridefinire le esperienze utente sulle rispettive piattaforme. Le ultime novità in tal senso riguardano da un lato la democratizzazione dell’accesso a Copilot Vision su Microsoft Edge, ora disponibile gratuitamente per tutti, e dall’altro una mossa strategica di Meta che decide di escludere Apple Intelligence dalle sue app iOS più popolari. Due direzioni opposte che riflettono approcci diversi alla diffusione dell’AI: inclusiva e trasparente nel caso di Microsoft, più selettiva e competitiva da parte di Meta.
Microsoft democratizza Copilot Vision: Edge diventa più intelligente (e gratuito)
Con una mossa tanto ambiziosa quanto inclusiva, Microsoft ha deciso di rendere gratuita per tutti gli utenti di Edge la funzione Copilot Vision, finora riservata agli abbonati Copilot Pro. Si tratta di una funzionalità AI estremamente avanzata, capace di interpretare i contenuti visivi presenti nelle pagine web, offrendo spiegazioni, suggerimenti e risposte in tempo reale.
Il funzionamento è semplice e potente: basta attivare Copilot su Edge, cliccare sull’icona del microfono e lasciare che l’intelligenza artificiale analizzi quanto visibile nella finestra attiva. Che si tratti di una pagina prodotto su Amazon, un hotel su Tripadvisor o una voce di Wikipedia, Copilot Vision è in grado di contestualizzare e spiegare ciò che l’utente sta guardando, anche attraverso comandi vocali. L’obiettivo? Trasformare la navigazione in un’esperienza assistita, personalizzata e intuitiva.
Per il momento, la funzione è ottimizzata su una selezione di siti web e non funziona su contenuti coperti da paywall o con dati sensibili. Microsoft ha inoltre precisato che l’uso di Copilot Vision è del tutto opzionale: l’utente deve attivarlo manualmente e nessun dato (vocale o testuale) viene archiviato o utilizzato per l’addestramento dei modelli. L’espansione su Edge arriva dopo il rilascio di Copilot Vision anche su mobile e sulla versione nativa per Windows, già disponibile per i membri Insider. Anche Google ha compiuto una mossa simile nelle stesse ore, rendendo gratuita la condivisione dello schermo per Gemini Live.
Meta blocca Apple Intelligence nelle sue app iOS: una scelta strategica
In netta contrapposizione con l’apertura di Microsoft, Meta ha invece deciso di limitare l’uso delle funzioni AI introdotte da Apple con iOS 18 all’interno delle proprie applicazioni iOS: Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp. Apple Intelligence permette agli utenti di generare emoji personalizzate (Genmoji), usare strumenti di scrittura assistita e molto altro, ma queste opzioni sono completamente assenti dalle app Meta. La decisione non è tecnica ma strategica: Meta preferisce puntare su Meta AI, il proprio assistente integrato, che offre capacità simili ma in un ecosistema chiuso e controllato.
A oggi, Meta AI non è ancora all’altezza di Apple Intelligence nei campi di testo, dove non riesce a correggere o riscrivere contenuti in tempo reale. Tuttavia, Meta sembra determinata a evitare che Apple intacchi la sua esperienza utente, anche a costo di limitare le possibilità a chi usa iPhone o iPad. A rafforzare le tensioni tra le due aziende, anche l’indiscrezione secondo cui Apple avrebbe rifiutato di integrare il modello Llama di Meta per divergenze legate alla privacy. Una scelta che sottolinea quanto sia diventata strategica – e contesa – l’intelligenza artificiale nel panorama mobile.