Computer indossabili? Viene creata la nuova pelle magnetica

Un'università araba si è applicata nello studio di una pelle biocompatibile. Si tratta di uno strato sottile e flessibile, ma soprattutto magnetico, pensato per fornire un notevole aiuto anche ai disabili.

Computer indossabili? Viene creata la nuova pelle magnetica

La rivista Advanced Materials Technologies dall’università araba Re Abdullah (Kaust) descrive fin nei minimi dettagli l’ultima avanguardia tecnologica: la pelle biocompatibile.

Si parla di un’invenzione che ha le potenzialità per reinventare il nostro modo di approcciarci alle nuove tecnologie: tra le altre cose, infatti, potrebbe concorrere allo sviluppo di nuovi computer “indossabili“, rendendone molto più agevole l’utilizzo anche per i disabili.

Si tratta di uno strato di tessuto che, una volta applicato su una superficie, è in grado di conferire a quest’ultima proprietà di tipo magnetico.

 Adbullah Almansouri, uno degli autori della ricerca, in merito a questa novità, tiene a sottolineare come: “La pelle artificiale è un’estensione dei nostri sensi e capacità La sfida è renderla impercettibile e comoda da indossare, oltre che resistente e duratura, visto che ha bisogno di dispositivi elettronici elastici, batterie, antenne, sensori, cavi.

In questo caso – prosegue – abbiamo deciso di rimuovere tutte queste componenti dalla pelle stessa per collocarle in un posto comodo e vicino, per esempio all’interno de gli occhiali o nascoste in un tessuto”. In questo modo, si è riusciti ad ottenere con facilità una pelle sottile ed elastica con proprietà magnetiche. Esistono tante diverse forme e colori, e imparare ad utilizzarla, secondo i ricercatori, è molto semplice.

Ma dove trova applicazione questa particolare tecnologia?

I modi di utilizzarla sono i più disparati: si può decidere, infatti, di utilizzarla allo scopo di monitorare i movimenti fisiologici, o per operare un controllo remoto dei gesti. Tra le diverse applicazioni, però, spicca la possibilità di fornire assistenza alle persone con disabilità qualora sentissero la necessità di compiere un’attività, anche banale come accendere la luce, da lontano.

Si tratta di una potenzialità a 360 gradi: sarà infatti possibile, grazie a quest’invenzione, creare mani o guanti magnetici: le une per la realtà virtuale, gli altri al fine di essere usati in ambienti sterili, senza bisogno di contatto.

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