Come sappiamo, nel corso del 2014, Nokia ha venduto la sua divisione mobile alla Microsoft (che l’ha recentemente ridimensionata e ribattezzata “Lumia”) e si è impegnata, sino al 2016, a non ritornare nel mercato degli smartphone (ma il nuovo modello di telefono smart della casa finlandese è già pronto, il C1!).
Questo non vuol dire che la Nokia si sia liberata anche del suo patrimonio di brevetti. Di recente, Nokia – dopo aver terminato lo sviluppo delle sue mappe “Here” – le ha cedute con profitto ad alcune aziende automobilistiche (Audi, BMW, Daimler-Benz) ed ora ha ottenuto anche la concessione di un innovativo brevetto per il quale aveva inviato la richiesta proprio nel 2014 (allora si pensava di adoperarlo su un interessante prototipo di smartphone, il Nokia McLaren…poi è arrivato Elop e sappiamo com’è finita).
Il prototipo in questione si chiama “3D Touch Sensor Reader” e riguarda la possibilità di rilevare gli oggetti che si posizionano sopra il display, grande o piccolo che sia, di smartphone o tablet, ma anche accanto ad esso. La finalità non è quella di interagire con oggetti olografici, come nel fallimentare FirePhone, ma di poter controllare lo smartphone, dotato di uno schermo comunque touch, senza toccarlo: operazioni come lo zoom di alcune foto, lo scroll delle pagine web e molto altro, si potrebbero ottenere senza dover mai posizionare le dita sul display, senza dover tippare fisicamente alcun angolo del medesimo. In più la dimensione del display del nostro device potrebbe anche essere virtualmente espansa, grazie alla possibilità del medesimo schermo di rilevare anche oggetti posti ai suoi bordi o ai suoi lati.
Sempre in merito a quest’ulteriore qualità del 3D Touch Sensor Reader, va detto che – tra le altre sue qualità – figura anche quella di consentire di associare dispositivi Bluetooth (come un auricolare) con maggiore facilità. Basterebbe accludere, sull’accessorio, un codice a barre implementato con la stessa tecnologia e posizionarlo ai lati dello smartphone abilitato al 3D Sensor affinché venga rilevato come connesso e pronto all’uso.
La tecnologia, il cui brevetto è stato – come ricordato – concesso solo ora, non è stata ancora adoperata su alcun device e resta tra i tanti tesori inespressi della creatività marchiata Nokia.