CES 2021: DELL annuncia notebook, all-in-one, display e monitor/lavagne smart

Anche il famoso brand americano DELL non si è sottratto alla sfida e, in vista del CES 2021, ha già anticipato il suo intero assortimento hardware professionale, comprensivo anche di lavagne e display smart, oltre che di computer salvaspazio e di vari laptop.

CES 2021: DELL annuncia notebook, all-in-one, display e monitor/lavagne smart

In vista dell’imminente versione digitale del CES 2021, l’americana DELL ha già schierato l’assortimento hardware previsto per la produttività: nello stand digitale del brand di Michael DELL troveranno posto portatili, sistemi modulari All-in-One (AIO), ma anche tanti display, con soluzioni accomunate da un notevole boost prestazionale ma anche da una certa attenzione ai consumi energetici, e all’ambiente in generale.

Primo alfiere del nuovo corso, in versione Windows 10 (Home/Pro) o Linux (Ubuntu 20.04 LTS), è il notebook DELL Precision 3560 (Gennaio): realizzato in carbonio e bioplastica di riciclo, lo chassis (358 x 232 x 23.8mm, per 1.59 kg) del terminale propone un display TN da 15.6 pollici, che va dalla risoluzione HD (touch, 200 nits, 45% sRGB) al 4K (no-touch, 100% sRGB, 400 nits), gestito da una GPU integrata Intel Xe, in alternativa alla quale si può scegliere quella dedicata fornita da Nvidia (Quadro T500), col cuore pulsante sempre rappresentato da processori Intel (i5/i7) di 11a generazione, e ampie possibilità di scelta anche per la RAM (DDR4, espandibile sino a 64 GB) e lo storage SSD M.2 NVMe (PCIe 3.0 o 4.0, sino a 2 TB). Presenti le connettività Wi-Fi ax/6 e Bluetooth 5.1, oltre all’opzione per l’LTE-Advanced, il Precision 3560 varia l’ammontare (42/64 WHr) della batteria, secondo l’allestimento che, a discrezione, può anche prevedere lo scanner per le impronte digitali. Di default, sono previste varie porte, tra cui due USB Type-A, altrettante Type-C Thunderbolt 4, una HDMI 2.0, e un lettore di schedine microSD. 

Disponibili quasi tutti anche in versione 2-in-1, non mancano i nuovi portatili della serie Latitude, sempre con processori Intel di ultima generazione a 10 nanometri. I DELL Latitude 5000 (Gennaio), per la prima volta privi del trackpoint simil Lenovo, montano processori Tiger Lake, con GPU Xe o UHD: lo storage SSD M.2 NVM2 qui si ferma a 1 TB massimi (ancora con interfaccia PCIe 3.0 o 4.0) mentre la RAM (DDR4) limita il suo picco a second del modello. La variante 5320 (305.70 x 207.50 x 16.96 mm 1,32 g), corredata da un 13.3” (anche 2-in-1, a 1.2 kg) IPS o VA, non va oltre i 32 GB massimi, mentre 64 ne toccano al modello 5420 (321.35 x 212.10 x 19.30 mm, per 1.4 kg), con un 14” IPS HD o FullHD IPS, ed al 5520 (357.80 x 233.30 x 19.87 mm, per 1.59 kg), provvisto di un 15.6” touch o meno, IPS o VA, dall’HD al 4K. Confermate le connettività del Precision, come pure le scelte lato software, affidata la sicurezza al sensore biometrico mimetizzato nel pulsante d’accensione, la batteria della 5000 Series Latitude arriva a 42 Whr (3 celle), mentre le connettività, con HDMI 2.0, e lettore di schedine, prevedono anche USB 3.2 Type A (in genere una, ma due nel 5520), e una coppia di Type-C abilitate al Thunderbolt 4. Simili nelle impostazioni sono i più prestanti Latitude 7000 (Gennaio), con display VA touch o meno, FullHD da 13.3” (7320, 306.5 x 16.96 x 202.81 mm, per 1.4 o 1.17 kg nel 2-in-1 con tastiera in stie Surface Pro), o anche 4K da 14” (742, 321.35 x 17.27 x 211.68 mm per 1.44 o 1.3 kg nel 2-in-1) e 15.6” (7520, 357.70 x 17.5 x 232.67 mm, per 1.62 kg). Ad animarli sono sempre i processori Intel di 11a generazione (anche vPro), con la GPU integrata solo Xe: la RAM (LPDDR4 4266) può essere settata sino a 32 GB (16 nel 7320 detachable), mentre lo storage SSD M.2 NVMe da 1 TB massimo prevede solo l’interfaccia PCIe 3.0. In compenso, la batteria ha anche l’opzione a 4 celle, da 63 Whr, ed abbondano le porte USB, con due Type-C e delle full size Type-A (due nel più grande 7520).

Una buona autonomia, grazie alle batterie da 40 o 60 Whr, e alle ottimizzazioni AI del tool DELL Optimizer (impiegabile anche per regolare la ricarica sulla base dell’uso, per mantenere in background le app più adoperate, scegliere la connessione migliore settando la banda secondo le attività, o per stabilizzare il volume della voce), tocca anche al Latitude 9420 (Marzo), con display panoramico (16:10) e privo di cornici (Infinity Edge) da 14” QHD+ (touch, sRGB al 100%, nella variante convertibile) o FullHD+ (no-touch, con sRGB 100% e 500 nits, nel modello tradizionale, 310.59 x 8.23 x 215.18 mm per 1.33 kg), sempre animato dai processori Intel di 11a gen (anche vPro), con max 32 GB di RAM (LPDDR4 4266) e 1 TB di SSD M.2 NVMe PCIe 3.0, lasciando la grafica alla GPU integrata Intel Xe. Di routine le connettività senza fili, Wi-Fi 6, 4G opzionale, e Bluetooth 5.1, e le porte I/O (tra cui il lettore di schede microSD, la HDMI 2.0, una USB 3.2 di 1a gen, e due Type-C Thunderbolt 4 con Display Port e ricarica Power Delivery). 

Dulcis in fundo, per quel che concerne i computer, i salvaspazio (19.70 x 96.10 x 256.20 mm, per 0.65 kg) AIO OptiPlex 3090 e 7090 Ultra (Gennaio), modulari persino nel software (Linux Ubuntu o Windows 10 Home / Pro / Pro Education / IoT Enterprise 2019): nello specifico si tratta di kit hardware, collegati a display Dell Professional, Serie E, Collaboration, UltraSharp, Collaboration, al cui interno si trovano processori di 11a gen Intel, con GPU integrata (Xe o Iris), RAM (LPDDR4 3200) da 4 a 64 GB e storage da 64 GB (eMMC) a 2 TB (HDD a 5.400 rpm o SSD (M.2 NVMe PCIe 3.0), oltre ai modem per le connettività Bluetooth 5.0/Wi-Fi 5, ed alle interfacce per le porte anche USB Type-C Thunderbolt 4 con uscita DP.

Tra i monitor (prima metà del 2021), l’UltraSharp U2422H con display IPS (178°) FulHD da 23.8 pollici, si fa apprezzare innanzitutto per la qualità visiva (100% sulla scala cromatica sRGB, 85% per quella DCI-P3), l’attenuazione nell’emissione della luce blu (in ComfortView Plus mode), le comode porte frontali (es. la USB per ricariche a 15W o scambio dati SuperSpeed da 10 Gbps), e le strette cornici (InfinityEdge) che ne favoriscono l’uso accostato ad altri monitor. La versatilità è senza dubbio la peculiarità della variante UltraSharp U2422HE che, oltre a supportare la carica sino a 90W via Type-C ed a montare una RJ45, può gestire i contenuti anche di 2 computer (sorgenti) in contemporanea (via feature PBP e PIP), che condividano lo stesso set di mouse e tastiera. Discorso analogo per l’UltraSharp con display QHD da 27 pollici (95% su DCI-P3 e 100% su sRGB) che, nella variante U2722D, presenta piccole cornici e 15W di ricarica, e nel modello U2722DE porta in dote un Hub con anche l’Ethernet e la carica a 90W. Coup de théâtre è stato il modello UltraSharp U3821DW con IPS da 37.5” risoluto in WQHD+, curvato a 2300R, e calibrato in fabbrica (per raggiungere il 95% su DCI-P3). 

Adatti ai meeting online, come pure a gestire in contemporanea più sorgenti, i Video Conferencing Monitor (Febbraio) da 24, 27 e 34 pollici, FullHD o QHD, montano webcam da 5 megapixel con infrarossi per l’autenticazione Hello. Quasi delle lavagne digitali, in ragione delle diagonali, 55 e 65”, del supporto a 20 tocchi in contemporanea, e all’uso di penne a doppia punta, sono gli Interactive Touch Monitor (Marzo), risoluti in 4K e dotati anche di una coppia di speaker stereo da 20W

Continua a leggere su Fidelity News