Big Tech a confronto: tra AI, design rinnovati e battaglie legali, luglio si apre all’insegna delle novità

Luglio si apre con una raffica di novità da parte di Google, Samsung e Apple, tra redesign, intelligenza artificiale applicata all’istruzione, nuove interfacce e tensioni legali che ridisegnano l’equilibrio nel mondo tech.

Big Tech a confronto: tra AI, design rinnovati e battaglie legali, luglio si apre all’insegna delle novità

Apple, Google e Samsung inaugurano il mese di luglio con una serie di aggiornamenti e innovazioni che confermano la direzione evolutiva dei tre colossi del settore. Google riorganizza l’esperienza utente con un nuovo design per Wallet e Play Store, potenzia l’istruzione con Gemini for Education e fa discutere per la rimozione dell’app Keep da Apple Watch. Samsung, invece, prepara il terreno per il lancio del Galaxy Z Fold 7 e del Galaxy A17 5G, mentre la nuova interfaccia One UI 8 si arricchisce di funzionalità intelligenti per smartphone e smartwatch. Sul fronte Apple, la pressione arriva dalle denunce di Proton contro il modello chiuso dell’App Store, riaccendendo il dibattito su concorrenza, privacy e libertà digitale. Tra sfide legali, miglioramenti grafici e strategie AI, il panorama tecnologico si fa sempre più dinamico e competitivo.

Mondo Google

Play Store si rinnova: il profilo utente ora diventa una pagina intera

Con l’avvento di Android 16 e l’adozione dello stile Material 3 Expressive, Google ha deciso di ridisegnare anche uno dei menu più centrali del Play Store: la pagina dell’account. Addio al classico pop-up compatto, sostituito da un’interfaccia a schermo intero, più moderna e ordinata. La nuova pagina permette una visualizzazione più fluida dei contenuti, grazie alla possibilità di scorrere verso il basso e accedere facilmente a funzioni aggiuntive. Gli account multipli sono ora gestiti tramite un menu a discesa, mentre l’intero layout promette maggiore coerenza con il nuovo linguaggio grafico introdotto su tutta la piattaforma. Sebbene non ancora disponibile per tutti, il cambiamento è già presente nel codice dell’ultima versione del Play Store e potrebbe essere attivato a breve.

Gemini for Education: l’IA di Google al servizio dell’apprendimento moderno

Google ha ufficialmente lanciato Gemini for Education, una nuova declinazione del suo modello Gemini 2.5 Pro pensata specificamente per il mondo scolastico. La piattaforma offre strumenti intelligenti sia per insegnanti che per studenti maggiorenni, integrandosi in modo nativo nel pacchetto Workspace for Education. Tra le novità più rilevanti figurano l’assistente Gemini in Classroom, disponibile gratuitamente per tutte le edizioni, oltre a funzionalità evolute come la creazione automatica di quiz, l’assistenza nei moduli Forms e la possibilità di generare contenuti personalizzati per la preparazione agli esami. Google ha inoltre posto l’accento sulla sicurezza: i dati degli studenti non verranno utilizzati per addestrare i modelli e sono in vigore rigide policy per proteggere gli utenti under 18. Un passo strategico che segna l’ambizione di Big G nel rivoluzionare l’educazione con strumenti avanzati e controllati.

Addio (inaspettato) al polso: Google Keep sparisce da Apple Watch tra silenzi e strategie

A sorpresa e senza alcun preavviso, Google ha deciso di eliminare l’app di Google Keep per Apple Watch, proprio nelle stesse ore in cui Calendar ha fatto il suo debutto ufficiale sulla piattaforma watchOS. Un tempismo curioso, che sembra riflettere il rapporto sempre più incerto di Google con l’ecosistema Apple. L’ultima versione dell’app per iOS (2.2025.26200) ha infatti rimosso il supporto all’orologio intelligente di Cupertino, lasciando molti utenti spiazzati: chi era abituato a consultare le proprie note o liste della spesa direttamente dal polso, dovrà ora affidarsi esclusivamente a iPhone e iPad. Un dettaglio significativo è che l’app non veniva aggiornata da anni, né graficamente né funzionalmente, segno di un disinteresse crescente da parte di Google. L’abbandono di Keep non è un caso isolato: anche YouTube Music e Google Maps su watchOS offrono un’esperienza minimale, ben lontana da quella su Wear OS. La sensazione è che Google stia razionalizzando la propria presenza su Apple Watch, mantenendo solo i servizi essenziali e tagliando quelli ritenuti marginali. La strategia resta però ambigua: da un lato, c’è la volontà di rafforzare Wear OS; dall’altro, è difficile ignorare l’enorme base di utenti iOS. In mezzo a questa incertezza, il risultato è una serie di app a metà strada, incomplete o ormai obsolete, che lasciano intuire più domande che risposte sulla direzione che Google intende realmente intraprendere.

Google Wallet cambia look: arriva Material 3 Expressive

Google Wallet si rinnova adottando il design Material 3 Expressive, portando un’interfaccia più moderna, pulita e funzionale. L’aggiornamento 25.24.772650276 introduce blocchi informativi con angoli arrotondati, nuovi iconi e un layout più minimalista. Al posto della scritta “Wallet” compare ora un’icona, mentre il pulsante “Aggiungi alla Wallet” è stato sostituito da un più discreto “+” fluttuante. Il risultato è un’app più chiara e intuitiva, in linea con gli altri servizi Google già aggiornati, come Gmail, Maps, Foto e Play Store. Un ulteriore passo verso un’esperienza utente coerente e armoniosa su tutto l’ecosistema Android.

Mondo Samsung

Galaxy Z Fold 7: nessuna certificazione IP68, confermata la protezione solo parziale

Secondo le ultime indiscrezioni, il Samsung Galaxy Z Fold 7 manterrà la certificazione IP48 del suo predecessore, rinunciando dunque a una piena protezione contro la polvere. Ciò significa che, pur essendo resistente all’acqua fino a un certo grado, il dispositivo non sarà completamente schermato da particelle solide più fini. Questo dettaglio lo distingue nettamente dal concorrente Pixel 10 Pro Fold, che dovrebbe debuttare come il primo pieghevole dotato di certificazione IP68. Un’eventuale conferma rappresenterebbe un vantaggio concreto per Google in un settore sempre più attento alla robustezza dei dispositivi, lasciando Samsung indietro su questo specifico fronte.

Samsung Galaxy A17 5G certificato: batteria confermata e prime specifiche anticipate

Il Samsung Galaxy A17 5G è stato recentemente certificato dall’autorità regolatoria finlandese SGS Fimko, rivelando dettagli importanti sulla sua batteria e alcune caratteristiche tecniche. Il dispositivo, identificato con il codice SM-A176B e relative varianti, mantiene una capacità nominale di 4.860 mAh, che sarà commercializzata come batteria da 5.000 mAh, confermando così che non ci saranno aumenti rispetto al modello precedente Galaxy A16 5G. Il caricamento rapido supportato è da 25W, con 9V e 2,77A, mentre si prevede che il telefono offrirà connettività 5G e sarà lanciato principalmente in Corea del Sud e Stati Uniti. Alcuni rumor suggeriscono che il Galaxy A17 5G potrebbe montare una fotocamera principale da 50 megapixel con stabilizzazione ottica, e potrebbe debuttare con Android 15 e la nuova interfaccia One UI 7. Queste informazioni confermano la volontà di Samsung di proporre un modello accessibile ma aggiornato, pensato per chi cerca un equilibrio tra prestazioni e prezzo.

One UI 8 Beta 3 e One UI Watch: novità intelligenti per un’esperienza più fluida e personalizzata

L’ultima beta di One UI 8 per Galaxy S25 porta principalmente correzioni di bug e maggiore stabilità, ma arricchisce anche Now Brief con funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, come promemoria per compleanni, eventi imminenti e notifiche da dispositivi smart home, rendendo l’esperienza quotidiana più personalizzata e funzionale. Parallelamente, la beta di One UI 8 Watch per Galaxy Watch 7 e Ultra introduce una schermata app ottimizzata, che mostra in cima le applicazioni più utilizzate e propone una nuova visualizzazione ad elenco, semplificando l’accesso alle app e migliorando la navigazione su smartwatch.

Mondo Apple

Proton sfida Apple: accuse di monopolio e restrizioni sull’App Store

Proton, la società svizzera famosa per il servizio di posta elettronica cifrata, ha formalmente avviato una causa antitrust contro Apple, denunciando pratiche monopolistiche e politiche restrittive nell’App Store che danneggiano la concorrenza e penalizzano i servizi incentrati sulla privacy. Secondo Proton, Apple impone commissioni elevate del 30% e obbliga gli sviluppatori a utilizzare esclusivamente il suo sistema di pagamento, limitando così la trasparenza e la possibilità di offrire prezzi più competitivi agli utenti.

Inoltre, la società denuncia un controllo eccessivo che si traduce in forme di censura e restrizioni alla libertà di espressione, con app rimosse su richiesta di regimi autoritari. Proton chiede l’apertura dell’App Store a marketplace alternativi e la possibilità di usare sistemi di pagamento esterni, rivendicando un mercato più equo e rispettoso della privacy e della concorrenza, con l’impegno di devolvere eventuali risarcimenti a organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Questa battaglia legale si inserisce in un contesto di crescente attenzione globale verso il potere dei grandi colossi digitali e le dinamiche del mercato delle app.

 

 

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