Era il 2015 quanto il chipmaker americano Intel presentò (salvo poi abbandonare il progetto) il Compute Stick, un dongle che – connesso ad un normale monitor o display – lo avrebbe trasformato in un miniPC: anche Asus, nello stesso periodo, allestì un device simile, battezzato Asus VivoStick PC TS10 che, proprio nelle scorse ore, ha ricevuto un upgrade tecnico e funzionale, tramite la variante B174D.
Asus VivoStick PC TS10-B174D conserva la forma originaria di una comune pennetta USB (139 x 36 x 16,5 mm, per 75 grammi) con diverse porte in dotazione, tra cui due USB (una 3.0 ed una 2.0), una HDMI 1.4b per la connessione al display, una microUSB per l’alimentazione (a 10 watt), un combo jack da 3.5 mm.
Sulla scheda madre interna, il dongle Asus – in grado di supportare il Bluetooth 4.1 ed il Wi-Fi ac – innesta ancora il poco energivoro (18W) processore Atom x5-Z8350, un quadcore (da 144 a 1.92 GHz in TurboBoost, senza però alcun hyperthreading) della generazione Cherry Trail con architettura Airmont che, visto lo spazio a disposizione, fa affidamento su una scheda grafica integrata.
Confermato il segmento sicurezza, grazie alla presenza del chip crittografico Trusted Platform Module, a migliorare, nel nuovo stick, sono le dotazioni mnemoniche, raddoppiate: la RAM (LPDDR3) passa da 2 a 4 GB, mentre lo storage (eMMC) abbandona i precedenti 32 GB per abbracciare i nuovi 64 GB.
Anche il software del dongle Asus VivoStick PC TS10-B174D ha ricevuto un cambiamento nient’affatto marginale, con Windows 10 Home sostituito da Windows 10 Pro, con conseguente supporto all’inserimento del computer in un Dominio aziendale (via Active Directory) ed una più facile aggiornabilità e supporto del sistema da parte dell’amministratore del parco macchine (Microsoft Update for Business).
Destinato inizialmente al mercato giapponese, l’Asus VivoStick PC TS10-B174D non ha ancora un prezzo ufficiale, sebbene si ipotizzi un pricing non troppo lontano da quello al quale esordì il suo antesignano (in Italia sui 179 euro).