Arriva la pillola che può essere controllata con lo smartphone

È stato inventato un prototipo di pillola che può essere controllato da smartphone tramite la connessione bBluetooth. Ecco tutti i dettagli sul funzionamento della stessa.

Arriva la pillola che può essere controllata con lo smartphone

Sarebbe molto utile per i medici poter controllare il paziente dall’interno e rilasciare i farmaci in base ai dati raccolti. La soluzione a ciò potrebbe essere una pillola ingeribile che resta per molto tempo nello stomaco. Qui entrerebbero in gioco i sensori e la medicina digitale, e la pillola potrebbe essere controllata tramite smartphone.

Il prototipo è stato creato da un gruppo del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e del Brigham and Women’s Hospital di Boston che fino ad oggi hanno effettuato dei test sugli animali, ma in futuro potrebbero portare la soluzione agli esseri umani.

Com’è fatta la pillola controllata dal telefono

La pillola è costruita mediante il processo di stampa in 3D e consente di facilitare il monitoraggio di pazienti allergici, immunodepressi o in chemioterapia. Il dispositivo è composto da diversi strati che si alternano con altri strati di materiale rigido e polimeri resistenti, in modo da riuscire a resistere a lungo anche in condizioni di acidità, come succede nello stomaco dell’essere umano.

La pillola è alimentata da una batteria composta da ossido di argento e, una volta che essa è ingerita, lo strato esterno di scioglie lasciando intatto il contenuto: un piccolo dispositivo a forma di Y che può restare intatto nello stomaco per un mese. 

Uno dei due “rami” contiene dei medicinali che possono essere rilasciati graduatamente tramite un collegamento Bluetooth con lo smartphone. Inoltre, la pillola può raccogliere informazioni sull’apparato digerente, e inviarle al telefono. “Il nostro sistema – spiega il ricercatore italiano Giovanni Traverso, coautore del paper – potrebbe fornire un metodo di monitoraggio e trattamento a circuito chiuso, in cui un segnale guida il rilascio di un farmaco o l’impostazione del dosaggio del medicinale”. 

Sono stati sviluppati anche alcuni sensori che consentono di misurare i parametri vitali del corpo e il dispositivo riesce anche a rilevare se si stanno presentando dei problemi di salute. Nel caso di pazienti immunodepressi, ad esempio, o ad alto rischio di infezione, il dispositivo rileva l’infezione e automaticamente invia la giusta dose di antibiotico. 

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