Apple si prepara a lanciare una versione più accessibile del suo visore per realtà mista, l’Apple Vision, che potrebbe vedere la luce nel 2025. Tuttavia, secondo recenti indiscrezioni riportate da DigiTimes, uno dei compromessi chiave per ridurre il prezzo del dispositivo sarà una risoluzione dello schermo significativamente inferiore rispetto al Vision Pro originale. Gli schermi del modello più economico potrebbero avere meno della metà della risoluzione di quello attuale, un dettaglio che solleva domande sull’esperienza utente e sul reale valore di questa versione “abbordabile”.
Attualmente, il Vision Pro utilizza uno schermo micro-OLED con una densità di pixel di 3.386 ppi e una risoluzione 4K. Questi schermi rappresentano una delle tecnologie più avanzate disponibili sul mercato, ma sono anche uno dei fattori principali che hanno portato il prezzo dell’attuale modello a un livello proibitivo, pari a 3.499 dollari. Per rendere il prodotto più accessibile, Apple starebbe considerando di equipaggiare il futuro modello con schermi a 1.500 ppi, riducendo drasticamente la qualità visiva rispetto al Vision Pro. Questa decisione sarebbe stata presa per abbattere i costi di produzione.
Secondo i rapporti, ogni schermo del Vision Pro attuale costa ad Apple circa 228 dollari, una cifra significativa quando moltiplicata per il numero di unità necessarie per la produzione di massa. Utilizzando schermi a più bassa risoluzione, si prevede che il costo possa essere dimezzato, rendendo il visore più accessibile per una fascia più ampia di consumatori.
Oltre alla riduzione della risoluzione, i nuovi schermi del Vision “conveniente” potrebbero utilizzare una tecnologia diversa rispetto a quella impiegata nel Vision Pro. Gli schermi forniti da Japan Display Inc. (JDI) utilizzerebbero una tecnologia OLED con substrato in vetro, conosciuta come GCS (Glass Core Substrate), a differenza della tecnologia OLED-on-Silicon (OLEDOS) impiegata nel Vision Pro. Questa differenza tecnologica potrebbe contribuire ulteriormente a ridurre i costi, ma potrebbe anche influenzare la qualità complessiva dell’esperienza visiva, rendendo il dispositivo meno competitivo rispetto ai modelli premium.
Nonostante gli sforzi di Apple per abbassare il prezzo, gli analisti del settore prevedono che il visore “conveniente” non sarà comunque alla portata di tutti. Si stima infatti che il prezzo possa essere ancora superiore a quello dell’iPhone 16 Pro Max, che già si attesta su livelli elevati. Anche se Apple potrebbe utilizzare componenti meno costosi, come un chip per iPhone al posto di uno derivato dal MacBook, il prezzo complessivo del dispositivo rimarrà probabilmente fuori dalla fascia di accessibilità di molti utenti. In questo contesto, il Vision “conveniente” rischia di non essere così popolare come sperato. La scelta tra un iPhone, ormai diventato un dispositivo di uso quotidiano indispensabile per molti, e un visore per realtà mista potrebbe portare la maggior parte degli utenti a preferire il telefono, che ha un uso più versatile e pratico. Il mercato dei visori per realtà mista rimane ancora di nicchia e non ha raggiunto una diffusione di massa tale da giustificare un acquisto su larga scala, soprattutto se i prezzi rimangono elevati.