Apple scommette sul silicio proprietario: occhiali smart, Mac potenziati e server AI nel mirino del futuro

Apple sta intensificando lo sviluppo di una nuova generazione di chip altamente specializzati per alimentare i suoi futuri occhiali intelligenti, computer Mac e infrastrutture server dedicate all'intelligenza artificiale.

Apple scommette sul silicio proprietario: occhiali smart, Mac potenziati e server AI nel mirino del futuro

Il cuore pulsante dell’innovazione di Apple Inc. batte sempre più forte nel suo gruppo di progettazione di chip. Secondo fonti vicine all’azienda, citate da Bloomberg, il colosso di Cupertino è alacremente al lavoro su una nuova generazione di semiconduttori specializzati destinati a equipaggiare i dispositivi del futuro.

Tra questi spiccano i primi occhiali intelligenti a marchio Apple, Mac ancora più potenti e server dedicati all’intelligenza artificiale, a testimonianza di una strategia volta a un controllo sempre maggiore sulle tecnologie chiave.Il team responsabile del silicio, guidato dal dirigente Johny Srouji, è diventato un pilastro cruciale nella macchina di sviluppo prodotti di Apple, soprattutto dopo la storica transizione del 2020 che ha visto i processori Intel sostituiti da chip Mac “fatti in casa”.

Ora, l’orizzonte si allarga ulteriormente. Un fronte particolarmente caldo è quello degli occhiali intelligenti.1 Apple avrebbe compiuto progressi significativi nello sviluppo del chip dedicato a questo atteso dispositivo, che si preannuncia come un diretto concorrente dei popolari Ray-Ban Stories di Meta Platforms Inc. Il processore per gli occhiali Apple sarebbe basato sulla tecnologia dei chip utilizzati nell’Apple Watch, noti per la loro efficienza energetica, ma ulteriormente personalizzato per ridurne ulteriormente il consumo e ottimizzato per gestire le multiple fotocamere previste. L’obiettivo sarebbe avviare la produzione di massa di questo processore entro la fine del prossimo anno o nel 2027, con un potenziale lancio sul mercato nei successivi due anni. Come per gli altri chip di punta, la produzione sarebbe affidata al partner di lunga data Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC).

Dopo anni di esplorazione nel campo della realtà aumentata (AR) – una tecnologia che sovrappone informazioni digitali al mondo reale ma che presenta ancora sfide significative per un’adozione di massa – Apple sembra ora orientata, almeno inizialmente, verso occhiali smart non-AR. Questi dispositivi potrebbero offrire funzionalità come scattare foto, riprodurre audio, effettuare chiamate e interagire con un assistente vocale, similmente all’offerta di Meta. L’azienda starebbe lavorando su entrambe le opzioni sotto il nome in codice N401 (precedentemente N50), con il CEO Tim Cook determinato a superare Meta in questo segmento.

Si vocifera che Apple stia esplorando occhiali non-AR che utilizzano fotocamere per scansionare l’ambiente circostante e sfruttano l’IA per assistere l’utente, sebbene l’approccio definitivo sia ancora in fase di definizione e richieda un significativo potenziamento delle capacità di intelligenza artificiale interne. Sul fronte dei computer, Apple non accenna a rallentare. Sono in sviluppo diversi nuovi chip per Mac, tra cui i processori che probabilmente prenderanno il nome di M6 (Komodo) e M7 (Borneo), oltre a un chip Mac ancora più avanzato, nome in codice Sotra.

Già entro la fine di quest’anno (2025), l’azienda prevede di introdurre il processore M5 su iPad Pro e MacBook Pro.2. Parallelamente, Apple sta progettando i suoi primi processori specificamente dedicati ai server di intelligenza artificiale. Questi chip, nome in codice Baltra, avranno il compito di elaborare da remoto le richieste della piattaforma “Apple Intelligence“, fornendo informazioni ai dispositivi degli utenti. Attualmente, queste operazioni sono gestite da chip Mac di fascia alta, come l’M2 Ultra. Il progetto Baltra, il cui completamento è previsto per il 2027, potrebbe includere chip con un numero di core di elaborazione e grafici doppio, quadruplo o addirittura ottuplo rispetto all’attuale M3 Ultra, con l’obiettivo di rendere i servizi AI di Apple più veloci e potenti. 

Si riporta che l’azienda stia lavorando per integrare fotocamere negli AirPods e negli Apple Watch, trasformandoli in veri e propri strumenti potenziati dall’IA. Per questi scopi, sarebbero in sviluppo chip dedicati: “Nevis” per l’Apple Watch con fotocamera e “Glennie” per gli AirPods equipaggiati in modo simile, con un orizzonte temporale attorno al 2027.Proseguono anche gli sforzi nel campo dei modem. Dopo il lancio del chip modem C1 sull’iPhone 16e all’inizio di quest’anno, Apple pianifica un modem C2 di livello professionale per gli iPhone di fascia alta del prossimo anno e una versione C3 ancora più avanzata per l’anno successivo. Infine, tra le iniziative a più lungo termine, il gruppo di Srouji sta lavorando su un sistema di sensori e chip in grado di misurare i livelli di glucosio nel sangue in modo non invasivo, una tecnologia che potrebbe essere integrata in una futura versione dell’Apple Watch.Questi molteplici sviluppi sottolineano la ferma volontà di Apple di controllare le tecnologie fondamentali che alimentano il suo ecosistema, puntando a un futuro in cui hardware e software, progettati in simbiosi, offrano esperienze utente sempre più integrate e intelligenti. 

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