Apple si prepara a una delle sue WWDC più significative degli ultimi anni. Sebbene molti si aspettassero una valanga di novità legate all’intelligenza artificiale, l’azienda di Cupertino ha deciso di puntare i riflettori su qualcosa di più tangibile e strategico: il design. Con un nuovo linguaggio visivo chiamato Solarium, Apple non solo ripensa l’interfaccia di iOS, iPadOS e macOS, ma estende la sua visione estetica e funzionale anche a watchOS, tvOS e persino visionOS. Un cambiamento che, nella filosofia della Mela, rappresenta più di un semplice restyling: è il passo decisivo verso una piattaforma software finalmente coerente, moderna e armonizzata.
Solarium: il nuovo volto dell’ecosistema Apple
La prima grande novità riguarda proprio la nuova interfaccia Solarium, ispirata alle stanze di vetro piene di luce naturale. Questo stile prende in prestito elementi da visionOS – il sistema operativo di Apple Vision Pro – fondendo estetica minimalista e funzionalità tridimensionali. Il risultato è un’esperienza visiva più moderna, con effetti traslucidi e animazioni fluide, che attraversa ogni dispositivo dell’ecosistema Apple.
Rispetto a quanto avvenuto con iOS 7 nel 2013, questa revisione ha un impatto ancora più pervasivo: non si limita ai soli iPhone, ma ridefinisce l’interazione su Mac, iPad, Apple Watch, Apple TV e persino Vision Pro, adattando il linguaggio grafico alle peculiarità di ogni schermo e contesto d’uso.
Apple Intelligence si apre agli sviluppatori
Sebbene l’intelligenza artificiale non sarà la protagonista assoluta della WWDC, Apple ha comunque in serbo una mossa rilevante: aprirà i suoi modelli linguistici proprietari agli sviluppatori. Questo significa che chi crea app per i dispositivi Apple potrà sfruttare la potenza dell’AI generativa di Cupertino direttamente all’interno delle proprie soluzioni, portando così innovazione nell’App Store senza dover ricorrere a tecnologie di terze parti. La strategia punta sulla qualità e sull’integrazione profonda nel sistema, con funzioni intelligenti che spaziano dal risparmio energetico automatico al monitoraggio della salute, passando per una nuova alleanza tecnica con Google Gemini, che arricchirà Siri di nuove competenze e comprensione linguistica.
Apple potrebbe non avere il miglior modello di AI in assoluto, ma si candida a diventare la piattaforma con l’ecosistema più ricco e coerente di applicazioni basate su intelligenza artificiale.
In arrivo un nuovo dispositivo smart con personalità AI
La terza novità arriva direttamente dal laboratorio dei futuri prodotti hardware. Apple starebbe lavorando a un display smart per la casa (nome in codice J595), dotato di una personalità AI e di un braccio robotico che gli consente di muoversi autonomamente sulla scrivania. Il dispositivo ricorda una sorta di “assistente da tavolo” ispirato alla domotica più evoluta, capace di interagire con l’utente in modo naturale e dinamico.
Una versione più semplice di questo prodotto, priva di braccio robotico e conosciuta internamente come J490, sarebbe in fase avanzata ma ha subito ritardi a causa di difficoltà nello sviluppo di Siri. Il lancio del modello base potrebbe avvenire entro la fine del 2025, mentre la variante avanzata, più interattiva, è prevista per l’anno successivo.