Apple rivoluziona il 2025: da watchOS 26 a homeOS, l’ecosistema si fa più smart e accessibile

Con watchOS 26, homeOS e un’innovativa AI vocale, Apple prepara un ecosistema più personalizzabile, intelligente e inclusivo, pronto a trasformare l’esperienza utente su più dispositivi.

Apple rivoluziona il 2025: da watchOS 26 a homeOS, l’ecosistema si fa più smart e accessibile

Apple si prepara a rivoluzionare il proprio ecosistema con una serie di novità che abbracciano accessibilità, domotica e personalizzazione dell’esperienza utente. Dall’intelligenza artificiale in grado di comprendere la voce in modo più umano, all’inedito “homeOS” per la casa smart, fino alla trasformazione del Centro di Controllo su Apple Watch con l’arrivo dei widget di terze parti, tutto lascia intuire un cambiamento profondo. In vista della WWDC 2025, la strategia della Mela sembra puntare su un ecosistema sempre più aperto, intelligente e su misura delle esigenze quotidiane.

watchOS 26: il Centro di Controllo di Apple Watch si trasforma con i widget di terze parti

Con watchOS 26 Apple introduce una rivoluzione attesa da tempo per l’esperienza d’uso di Apple Watch, trasformando il Centro di Controllo in uno spazio più flessibile e personalizzabile. Per la prima volta sarà possibile integrare widget di terze parti, consentendo agli utenti di accedere rapidamente a funzioni e informazioni di app esterne direttamente dall’interfaccia principale dell’orologio. Questa novità permetterà di arricchire le funzionalità quotidiane con comandi rapidi personalizzati, come il monitoraggio dell’idratazione o il controllo di dispositivi smart, senza dover aprire le singole app.

La gestione della disposizione dei widget sarà resa semplice e intuitiva attraverso l’app Watch su iPhone, superando così i limiti dell’attuale configurazione su Apple Watch. Si tratta di un passo importante per rendere l’Apple Watch ancora più versatile, aprendo nuove possibilità di interazione e personalizzazione che potrebbero rivoluzionare l’esperienza utente con il wearable di Apple.

Apple, il misterioso “homeOS” svela le ambizioni per la casa smart: ci sarà l’annuncio alla WWDC 2025?

Manca pochissimo alla WWDC 2025, e tra i rumors più insistenti di queste ore c’è quello che riguarda il possibile ritorno di Apple nel settore della domotica con un nuovo dispositivo smart e un sistema operativo inedito, chiamato probabilmente “homeOS“. Un’indiscrezione, questa, corroborata da una serie di mosse legali ben studiate: secondo MacRumors, infatti, Apple avrebbe utilizzato una società schermo chiamata “Home Operations Suite LLC” per registrare il marchio “homeOS” in vari Paesi tra cui Liechtenstein, Stati Uniti, Argentina e Perù. Le prime tracce di questo marchio risalgono all’ottobre 2024, e da allora si sono intensificate, alimentando le voci su un progetto che sembrerebbe ormai maturo. Del resto, l’utilizzo di società di comodo è una pratica consolidata per Apple, come dimostrato dal caso “visionOS”, registrato pochi giorni prima della presentazione di Vision Pro.

Anche in quel caso, l’annuncio arrivò alla WWDC. Quello che emerge dai vari indizi raccolti è un quadro piuttosto chiaro: Apple si sta preparando a lanciare un nuovo hub domestico con schermo, una sorta di HomePod potenziato e integrato con display, da installare su base o a parete. Questo dispositivo dovrebbe offrire un’interfaccia evoluta per la gestione degli accessori HomeKit, funzioni di comunicazione inter-room, videochiamate via FaceTime e, forse, capacità di sorveglianza grazie a una videocamera progettata in casa. In sostanza, un competitor diretto per dispositivi come Amazon Echo Show o il Nest Hub Max di Google. Il progetto non è più solo un’idea: nel codice di tvOS 17.4 sono già emersi riferimenti a “homeOS”, e lo stesso nome era apparso in annunci di lavoro della Mela già tempo fa.

Secondo Ming-Chi Kuo, la produzione del dispositivo inizierà nel terzo trimestre del 2025, anche se alcune funzionalità avanzate — tra cui una versione evoluta di Siri con intelligenza artificiale — potrebbero non essere pronte per il debutto. Tuttavia, la strategia di Apple sembra ripercorrere quella già vista con Vision Pro: svelare il dispositivo con largo anticipo per dare tempo agli sviluppatori di prepararsi, e poi lanciarlo sul mercato solo mesi dopo. Un’anteprima alla WWDC appare dunque sempre più probabile.

Apple allena l’AI per andare oltre le parole e rendere l’ecosistema più accessibile

Apple ha presentato un innovativo progetto di ricerca focalizzato sull’intelligenza artificiale applicata alla voce, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità del proprio ecosistema anche per chi presenta disturbi del linguaggio. Il sistema sviluppato non si limita a riconoscere le parole, ma analizza anche come vengono pronunciate, valutando aspetti come l’intelligibilità, l’affanno, la monotonia o la durezza del tono grazie a un framework chiamato Voice Quality Dimensions. Addestrando i propri modelli su voci di persone con patologie come Parkinson, SLA o paralisi cerebrale, Apple vuole creare un’AI capace di ascoltare come farebbe un medico, migliorando la comprensione anche in condizioni vocali non standard. La particolarità del progetto risiede nella capacità del sistema di spiegare i motivi alla base di ogni classificazione, offrendo così un potenziale impiego anche nel campo delle diagnosi cliniche e della logopedia.

iOS 27 raccoglierà l’eredità incompiuta: Apple rinvia due funzioni chiave a causa dei tempi di sviluppo 

Durante la WWDC 2025 ci si aspettava l’annuncio di importanti evoluzioni per le app Calendario e Salute di Apple, ma secondo quanto riportato da Mark Gurman, queste novità non arriveranno con iOS 26. I miglioramenti in questione, rinviati ufficialmente al 2026 con iOS 27, sarebbero frutto di un lavoro più profondo di riprogettazione e integrazione con l’intelligenza artificiale. In particolare, l’app Calendario potrebbe trasformarsi in uno strumento proattivo e intelligente, grazie all’acquisizione della startup MayDay Labs: l’idea è quella di un’agenda capace di apprendere abitudini e preferenze dell’utente, gestendo automaticamente impegni e appuntamenti in base alla reale disponibilità. Per quanto riguarda l’app Salute, la funzione posticipata sarebbe un sistema di coaching personalizzato basato sull’analisi dei dati sanitari, con l’obiettivo di fornire suggerimenti su misura per stile di vita e benessere fisico. Il rinvio conferma che Apple vuole puntare su soluzioni mature e affidabili, anche a costo di dilazionare il rilascio di funzioni chiave.

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