Apple rivoluziona design e tecnologia: addio pulsanti, sfida UE e iPhone 17 con audio e display migliorati

Apple punta a un futuro senza pulsanti fisici con il Project Bongo, mentre si prepara a sfidare le nuove regole UE sull’interoperabilità e introduce miglioramenti significativi su iPhone 17, dal suono potenziato al display a 120 Hz.

Apple rivoluziona design e tecnologia: addio pulsanti, sfida UE e iPhone 17 con audio e display migliorati

Apple torna a guardare con rinnovato interesse al futuro dei pulsanti, puntando a eliminare quelli fisici per adottare tasti aptici con feedback tattile, un progetto che coinvolge iPhone, iPad e Apple Watch e che potrebbe segnare una rivoluzione nel design dei dispositivi. Parallelamente, l’azienda è al centro di un confronto con l’Unione Europea sull’interoperabilità dei suoi sistemi, mentre si preparano novità per i prossimi iPhone 17 e 17 Air, che porteranno miglioramenti hardware e display più fluidi ma con scelte mirate a differenziare la gamma. Questi sviluppi mostrano come Apple continui a bilanciare innovazione tecnologica e strategia di mercato in vista dei prossimi anni.

Tasti del futuro: Apple riprende il progetto per eliminare i pulsanti fisici

Apple torna a scommettere sui tasti aptici e rispolvera il cosiddetto “Project Bongo“, iniziativa interna legata allo sviluppo di pulsanti capacitivi con feedback tattile, che potrebbe rivoluzionare l’esperienza d’uso su iPhone, iPad e Apple Watch. Dopo aver temporaneamente accantonato l’idea nei modelli recenti – come iPhone 15 e iPhone 16 – la casa di Cupertino sembra decisa a superare definitivamente la tradizione dei pulsanti meccanici, puntando a un design uniforme, minimalista e sempre più orientato al futuro. L’obiettivo è ambizioso: creare un dispositivo completamente privo di interruzioni fisiche, avvicinandosi al concetto di “monolite tecnologico” fatto solo di vetro e metallo. Tuttavia, il principale ostacolo resta la piena affidabilità del sistema.

Apple vuole evitare qualsiasi rischio che comprometta l’usabilità quotidiana, dato che il malfunzionamento di un tasto virtuale può incidere pesantemente sull’esperienza dell’utente. Secondo le indiscrezioni dell’insider Instant Digital, i test ora non si limitano solo agli iPhone, ma coinvolgono anche iPad e Apple Watch, segno che l’azienda sta preparando un ecosistema coerente per l’introduzione di questa tecnologia. Non è previsto un debutto nel 2025, ma il traguardo potrebbe coincidere con il modello del ventennale dell’iPhone, previsto per il 2027: un dispositivo che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, priva di pulsanti, porte e compromessi visivi.

Apple e interoperabilità forzata: scontro aperto con Bruxelles sulla tutela degli utenti

Il braccio di ferro tra Apple e l’Unione Europea si inasprisce con l’ultimo ricorso presentato dall’azienda di Cupertino contro i nuovi obblighi imposti dal Digital Markets Act. Al centro del contendere ci sono le richieste di maggiore interoperabilità tra iOS e dispositivi di terze parti, che includono l’obbligo di garantire il pieno supporto a smartwatch esterni per la gestione di notifiche e messaggi, l’apertura a tecnologie alternative ad AirDrop e AirPlay, e una semplificazione radicale dell’associazione con accessori come cuffie e visori VR.

Apple, da parte sua, non contesta solo i costi e le complessità tecniche di questi adeguamenti, ma lancia un monito ben più profondo: secondo la Mela, aprire i suoi ecosistemi potrebbe compromettere la sicurezza e la privacy degli utenti, esponendo dati sensibili a soggetti esterni. Per questo motivo, l’azienda ha deciso di ricorrere formalmente, sostenendo che le nuove regole europee rischiano di snaturare l’esperienza d’uso distintiva per cui i suoi prodotti sono riconosciuti in tutto il mondo. Il caso solleva una questione di fondo: fino a che punto l’innovazione può convivere con la regolamentazione, senza sacrificare qualità e sicurezza? La risposta potrebbe arrivare già alla prossima WWDC, quando iOS 19 sarà annunciato, forse con una veste più aperta… e meno “Apple-like”.

Design al servizio del suono: iPhone 17 Pro punta su una capsula auricolare più grande

Apple sarebbe pronta a introdurre una modifica strategica nel design dei futuri iPhone 17 Pro e Pro Max: secondo il noto leaker @duanrui1205, i due modelli potrebbero essere equipaggiati con una capsula auricolare più ampia, posizionata nella parte superiore del display. Un cambiamento apparentemente minimo, ma che promette di migliorare in modo sensibile la qualità audio durante le chiamate vocali, videochiamate e nella riproduzione multimediale in modalità stereo, sfruttando la capsula anche come secondo canale audio. Questa novità sarebbe possibile grazie alla riduzione delle dimensioni del modulo Face ID, ottenuta presumibilmente tramite l’adozione di nuove tecnologie come la metalens, che ha anche permesso di ridurre l’ingombro della Dynamic Island.

Si tratta di un’evoluzione che non sarà visibile nei modelli standard, i quali manterranno le proporzioni attuali e introdurranno solo la frequenza di aggiornamento a 120 Hz. Intanto, si moltiplicano le anticipazioni sulla scheda tecnica dei prossimi Pro, tra cui spiccano 12 GB di RAM, una fotocamera anteriore da 24 MP e un set di ottimizzazioni hardware pensate per sfruttare al meglio le nuove funzioni basate su Apple Intelligence.

iPhone 17 e 17 Air: schermi fluidi ma con qualche rinuncia, Apple resta fedele alla sua strategia

L’arrivo di display a 120 Hz sugli iPhone 17 e 17 Air rappresenta una svolta attesa da tempo dagli utenti, ma non si tratterà del tanto desiderato ProMotion. Secondo indiscrezioni, Apple adotterà per i modelli base un pannello LTPS con refresh rate fisso, abbandonando l’idea del refresh adattivo riservato alla gamma Pro. Il risultato sarà un’esperienza visiva più fluida, ideale per scorrere pagine o visualizzare contenuti animati, ma al prezzo di consumi energetici più elevati e dell’impossibilità di integrare funzioni come l’always-on display.

Questa scelta, se validata, conferma la volontà di Apple di mantenere una netta separazione tra la fascia mainstream e quella premium, offrendo sì un aggiornamento significativo per i modelli standard, ma senza annullare le differenze che giustificano il posizionamento più alto degli iPhone Pro. In un mercato sempre più competitivo, dove anche i dispositivi di fascia media Android vantano display a 120Hz, Apple sembra aver trovato una soluzione di compromesso che le consente di restare al passo pur conservando i propri margini e la strategia di differenziazione.

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