Secondo quanto riferisce il giornalista Mark Gurman di Bloomberg, Apple ha ufficialmente confermato un rinvio che molti temevano: l’uscita del nuovo assistente digitale Siri potenziato dall’intelligenza artificiale slitta nuovamente e, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda, l’aggiornamento non arriverà prima del prossimo anno. Si tratta di una battuta d’arresto significativa per il colosso di Cupertino, che aveva promesso una Siri capace di comprendere meglio il contesto personale degli utenti e di agire in modo più preciso e proattivo all’interno delle app.
Annunciata per la prima volta durante il Worldwide Developers Conference (WWDC) dello scorso giugno, la nuova versione di Siri era attesa inizialmente per la primavera del 2025, integrata nell’aggiornamento iOS 18.4 previsto per aprile. Tuttavia, le difficoltà incontrate dai team interni di Apple, alle prese con problematiche ingegneristiche e con criticità a livello dirigenziale, hanno costretto l’azienda a rivedere i piani. Ora il debutto di queste innovazioni è rimandato a data da destinarsi, sebbene la promessa resti quella di un lancio entro il prossimo anno.
Il cuore di questo aggiornamento ruota attorno a due funzionalità chiave: Personal Context e App Intents. La prima consentirà a Siri di attingere in modo intelligente ai dati personali dell’utente per fornire risposte più pertinenti e suggerimenti personalizzati. La seconda, invece, permetterà un controllo avanzato e dettagliato delle applicazioni attraverso comandi vocali, migliorando l’integrazione tra le varie piattaforme del sistema operativo Apple. L’obiettivo dichiarato è quello di offrire un assistente virtuale che non solo risponda a semplici domande, ma che sappia anticipare esigenze e automatizzare compiti complessi.
Nonostante queste nuove funzionalità non siano ancora disponibili per il pubblico, Apple ha comunque iniziato a pubblicizzarle attraverso spot televisivi, creando un inevitabile senso di attesa tra gli utenti. Nel frattempo, piccoli miglioramenti sono già stati introdotti con iOS 18, tra cui l’integrazione con ChatGPT di OpenAI e una modalità testuale denominata Type to Siri, che consente di interagire con l’assistente senza l’uso della voce. Parallelamente, Apple sta lavorando a una revisione ancora più ambiziosa di Siri, pensata per rivoluzionare l’esperienza d’uso con conversazioni naturali e continue.
Tuttavia, anche questo progetto sembra aver subito uno slittamento: previsto inizialmente per il 2026, ora si parla del 2027 come possibile data di rilascio. Questa situazione rischia di penalizzare Apple in un settore altamente competitivo. Amazon, ad esempio, si prepara a lanciare Alexa+, una versione avanzata del proprio assistente virtuale, già a partire da questo mese. Se Cupertino non riuscirà a recuperare terreno, la distanza tecnologica tra i due giganti potrebbe ampliarsi, con conseguenze dirette sulla percezione degli utenti e sulla leadership di mercato.